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Visualizzazione dei post da 2017

Campagna d'Africa

Si torna in Africa, con i soldati. Non sarà una missione "combat", come assicura il capo di Stato maggiore Claudio Graziano, ma non è poi detto che cambi una volta " boot on the ground". Voglia di neocolonialismo? Forse no anche se agli occhi di alcune popolazioni e soprattutto per la propaganda jihadista potrebbe essere una chiave di lettura calata sul tavolo per e regolare i conti con l'Italia e liberarsi da qualche controllo di poco.

Il sabato del villaggio (globale) - 30 dicembre 2017

Il 2018. Cosa sarà "IN" e cosa "OUT" Tassando Come Trump e molti repubblicani si arricchiranno con la riforma fiscale In tre grafici ecco come la riforma fiscale aumenta le disuguaglianze Perché tagliando le tasse alle aziende non aumenteranno i salari American Sc(d)ream I tweet di Trump destabilizzano il mondo Democrazia e fatti nell'era Trump Se anche Clooney ora critica Hillary Clinton  Economie Il Pil non basta più a misurare il benessere di un Paese. lo dice il Fmi I lavoratori anziani sono la soluzione all'invecchiamento Questo può essere il momento della verità per i Bitcoin Come la Disney si è preso gli asset di Murdoch senza spendere East Wind Che cosa vuole veramente Putin Trend Il più grande assassino mondiale? Le malattie provocate dall'uomo I 10 articoli del 2017  più popolari dell'Economist Quando i nomi riflettono l'evoluzione della società. Il caso francese Le sorprendenti relazioni

Non far finta di essere sani

L'aspettativa di vita si alza sempre più, si vive ( e meglio) più a lungo grazie all'evoluzione, alle condizioni della nostra vita e soprattutto ai successi della medicina. Però tutto questo ha un prezzo, spesso molto alto. per le tasche dei governi e ora, con maggiore frequenza, per quelle dei cittadini.

Il sabato del villaggio (globale) - 23 dicembre 2017

Gli zecchini di Pinocchio. O di Trump. La Grande Riforma

La riforma fiscale annunciata da Trump come il più grande taglio di tutti i tempi è arrivata al traguardo. Anche se con alcune, non trascurabili modifiche rispetto al testo originale, modifiche introdotte per moderare l'impatto di una legge che aiuta soprattutto i super ricchi e per ottenere il voto decisivo dei senatori repubblicani riluttanti, Marco Rubio su tutti.

Ue, Secret Service

Yanis Varoufakis e la moglie Cosa accadde nel 2015 sull'asse Bruxelles-Atene? Sappiamo le diverse versioni ufficiali, le ricostruzioni di parte, il racconto che ne fece Yanis Varoufakis, allora ministro delle Finanze del governo Tsipras pronto alla sfida con i "falchi" del Nord e tedeschi in particolare, consapevole che un cedimento avrebbe rappresentato un dramma

Da Zio Sam a Zio Bill (tax)

Il più grande taglio fiscale di tutti i tempi, secondo il presidente Donald Trump. Ma è veramente così? La battaglia fra economisti, analisti e esperti terzi o politici democratici o repubblicani sta divampando in pieno.

Il sabato del villaggio (globale) - 16 dicembre 2017

Tratto da La Stampa

Grosso guaio (per Trump) in Alabama

Roy Moore Un guaio grosso, un segnale preoccupante dopo un paio di settimane in cui Trump aveva incassato il via libera alla controversa riforma fiscale e il verdetto della Corte Suprema sulla legittimità del suo ultimo Muslim Ban.

Quei salari della non-ripresa

Facile parlare di ripresa e di consumi da rilanciare grazie anche alla magica congiunzione con un accenno di inflazione. Ma poi bisogna fare i conti reali, con quanto la gente si ritrova nelle tasche e con i soldi che servono per affrontare la vita di tutti i gironi.

Il sabato del villaggio (globale) - 9 dicembre 2017

La Gerusalemme imprigionata Gerusalemme capitale: perché e le conseguenze Gerusalemme capitale: il grande errore Gerusalemme capitale: non è diplomazia Gerusalemme capitale: il grosso rischio di Trump Gerusalemme capitale: cosa c'è dietro la scelta Guerre e Vite I migranti arriveranno ancora. Cosa servirà a loro La miglior difesa? Scappare. Lo dice un ex capo dei Seals Gli aiuti umanitari nello Yemen arrivano troppo tardi Usa, in alcune zone l'aspettativa di vita è più bassa del Nord Corea Fare economie Brexit o no, tramonta la cool Britannia. E aumentano i poveri Quando il sommerso fa concorrenza al Pil Se perfino l'Fmi è preoccupato della disuguaglianza Fuorisacco La pasta è made in Italy, il grano no I social non sanno se siamo felici. Perché Anche i robot buoni possono essere pericolosi Sentirsi nomadi

Trump si è fermato a Gerusalemme

La decisione di portare l'ambasciata Usa a Gerusalemme potrebbe essere l'ultimo e definitivo errore di Donald Trump in Medio Oriente. In pratica non c'è alcuno al mondo  che sostenga la scelta, paventandone la pericolosità - oltre alla pratica inutilità se non la volontà di compiacere le frange più estreme d'Israele e quindi blandire quei voti che possono servire per tirare avanti negli Usa - per la rottura degli equilibri sempre più precari che restavano nella zona.

Il sabato del villaggio (globale) - 2 dicembre 2017

Leggere per capire un po' meglio il villaggio del mondo e quello vicino a noi. Stavolta Trump è veramente nei guai nonostante la riforma fiscale quasi approvata. Poi si parla di fascismi che tornano, tanti comportamenti dietro le molestie sessuali. Ma si parla anche di Yemen, di conti italiani che non tornano, di bitcoin, di tendenze e psicologie di massa. Buona lettura!

Capitan Flynn

E adesso per Donald Trump potrebbero arrivare i guai. Quelli veri. Non quelli evocati da presunte fake news, come lui ha sempre etichettato le informazioni e le inchieste della libera stampa sul Russiagate.

The taxe's shadows

AGGIORNAMENTO Il Senato, nella notte, ha approvato la riforma fiscale con 51 sì e 49 no. Solo il repubblicano Bob Corker ha votato contro. Donald Trump si gioca molto, se non tutto, sulla sua riforma fiscale. ma la strada è tutt'altro in discesa nonostante il presidente presenti il suo piano come il più favorevole ai ricchi e alla classe media, ovvero al suo elettorato e a quello che vorrebbe ingraziarsi.

Giochi d'Arabia

I l giro di vite a uso interno e internazionale. Ma rischia di scoperchiare un verminaio che potrebbe travolgere o compromettere anche i tentativi di riforme avviati con pugno di ferro dal principe ereditario Mohamed bin Salman, meglio conosciuto ormai con l'acronimo MBS.

Il sabato del villaggio (globale) - 25 novembre 2017

Leggere per capire un po' meglio il villaggio del mondo e quello vicino a noi. Stavolta si parla di molestie sessuali, di bitcoin, dei fronti caldi in Asia, di affari mondiali, del futuro di internet e del commercio futuro.

Russian Connection

Trump sapeva o no dei contatti o addirittura delle influenze russe sulla sua campagna elettorale? Domanda difficile, scomoda che però gli investigatori del procuratore speciale Robert Mueller stanno cominciando a fare alle persone giuste. Ovvero a uomini chiave dell'organizzazione della campagna presidenziale. Come si scava Trump però non sembra -o non vuole - mostrarsi molto preoccupato. Continua a far finta di ignorare quanto sta facendo il procuratore speciale e abbandona la prudenza anche nel mostrare la sua simpatia per Putin come ha fatto durante il suo ultimo vertice in Asia. Al punto da ammettere di crederli quanto il presidente russo, infastidito dalle indagini e dalla battaglia politica negli Usa, assicura che non ha interferito nella campagna presidenziale americana. Però... però le agenzie di intelligence non sono dello stesso avviso della Casa Bianca e se Trump preferisce puntare il dito sugli ex capi, sono proprio questi ultimi ad accusarlo. Ma anche questa os

L'ultima fake? Un videogame

Dicono i dati più recenti che almeno 30 Stati al mondo usano le fake news come armi per controllare  e indirizzare la politica interna e per condizionare quella estera con Paesi amici o meglio ancora avversari.

Il sabato del villaggio (globale) - 18 novembre 2017

Leggere per capire un po' meglio il villaggio del mondo e quello vicino a noi. Qui si parla  di molestie sessuali, di tasse e riforma fiscale di Trump, di sogni americani e di tutto ciò che può influenzare l'economia. Buona lettura

TUM Post News - Dai paradisi fiscali al lavoro

Sul numero de The Umberto Montin Post  le questioni aperte dell'inizio della pubblicazione dei Paradise Papers e l'incursione in un mondo  nascosto e costellato di illegalità grandi e piccole. Un mondo  soprattutto di grandi ricchezze sottratte a Stati, alle loro tassazioni ma  in particolare alla possibilità di ridurre le disuguaglianze, di ristabilire regole di sana concorrenza (chi evade e cela i patrimoni alla fine ha un vantaggio su chi non fa lo stesso o non ha le uguali possibilità e paga le imposte alla comunità) e consentire di rafforzare, anziché tagliare, le risorse per le politiche sociali e a tutela dei più deboli.

Il sabato del villaggio (globale) - 11 novembre 2017

Leggere per capire un po' meglio il villaggio del mondo e quello vicino a noi. Qui si parla di un anno di Trump fra ideologie, gaffe, passi avanti e soprattutto insietro, soldi e ancora soldi. Ma anche di idee che non hanno più patria, di disuguaglianze ed equilibri mondiali, di robot lavoratori e altro

La Corta Marcia di Trump

Cina e Donald Trump. la grande ritirata. Dell'americano che, di fronte al nuovo imperatore Xi Jinping, incoronato quasi al pari di Mao dall'ultimo congresso, è apparso piccolo, inferiore, invischiato in un mondo che non conosce e non ama.

Da Panama al Paradise. Ricchi e più ricchi

Capitali senza frontiere e le ricchezze dell'un per cento. La professoressa Brooke Harrington, docente della Copenhagen Business-School e autrice del libro "Capital without Borders: Wealth Managers and the One Percent" ha spiegato come l'industria delle società offshore   «rende il povero più povero e aumenta la diseguaglianza».

Mani Al Pulite - Games of Throne part II

Il principe ereditario Mohammed bin Salman Undici ordini di arresto, domiciliari o meno. L'accusa infamante: corruzione. Ovvero aver anteposto i propri interessi a quelli statali, anzi aver curato i primi ai danni dei secondi. Cose "normali" in Occidente, in Italia soprattutto viste le inchieste degli ultimi decenni. Ma anche gli altri Paesi europei non si tirano indietro.

Il sabato del villaggio (globale) - sabato 4 novembre 2017

Leggere per capire un po' meglio il villaggio del mondo e quello vicino a noi. Trump comincia a intravedere i problemi del Russiagate mentre la trama con Mosca spunta fuori. Ma l'America ha anche altro a cui pensare tra cui il terrorismo islamico. E poi i guai dell'automazione, le pensioni peggiori al mondo e altro... Buona lettura

Dalla Russia con paura

Trump e Manafort Russiagate, la svolta. Forse. E alla Casa Bianca sono preoccupati, nonostante le smentite. Il procuratore speciale Robert Mueller ha accusato (e disposto l’arresto anche se poi si sono consegnati) l'ex capo della campagna di Donald Trump, Paul Manafort e altri due ex funzionari - il braccio destro e collaboratore di Manafort Rick Gates e George Papadopoulos, ex consigliere di politica estera per il neo presidente - di cospirazione contro gli Usa, riciclaggio ed evasione fiscale oltre ad altri 9 capi di imputazione. In sostanza sotto la lente di Mueller sono finite operazioni d’affari che però, anche se per ora non viene detto, dovrebbero portare a contatti e scambi con uomini d'affari russi e personaggi legati a Putin: un punto dal quale partire per ipotizzare la decisiva influenza di Mosca sulla campagna elettorale americana.

Il sabato del villaggio (globale) - 28 ottobre 2017

Le scelte di  Trump, il nuovo zar russo e i nuovi "mandarini" cinesi, un po' di economia e il classico fuorisacco con clima, sesso, lotta contro il cancro

Trump e i misteri del Niger

Quattro soldati americani morti, ammazzati da estremisti islamici, in Niger. Anzi tre, poi dopo due giorni anche il corpo del quarto, quel La David Johnson protagonista della gaffe di Trump - l'ennesima - che ha ribattuto ai genitori del militare sostenendo che il militare "sapeva cosa aveva firmato", un po' come dire sapeva che rischiava. E nulla più.

Il sabato del villaggio (globale) - 21 ottobre 2017

Leggere per capire un po' meglio il villaggio del mondo e quello vicino a noi. Fra i soliti guai e le incapacità di Trump, le economie e chi le studia, guerre e tensioni fra Asia e Medio Oriente, la Cina che uscirà dal Congresso del Partito comunista, il clima trascurato e molto altro

Raqqa non è la fine. Ma l'inizio

Qualcuno parla di una nuova guerra che sta scoppiando in Medio Oriente. Ancora una volta, una guerra per il petrolio . Ma più che una guerra finita, si può tranquillamente parlare di guerre, tante guerre in fieri. E come accade da secoli in Medio Oriente le guerre sono solo i prodromi di rivolgimenti, di ridisegni, di rivoluzioni o restaurazioni di Stati o di popoli.

Lo sciò di Persia

Una parata dei Pasdaran iraniani Come un bulldozer Donald Trump va avanti nel processo di decostruzione delle scelte delle decisioni dell'era Obama. Anche se i risultati non sono sempre, anzi quasi mai, quelli voluti e ricercati. Fatti i conti con le sconfitte dei mesi precedenti, il presidente usa ora ha scelto un'altra strategia, evidentemente costruita ed elaborata con i suo generali consiglieri e dall'ala più morbida dei suoi collaboratori.

Il sabato del villaggio (globale) - 14 ottobre 2017

Leggere per capire un po' meglio il villaggio del mondo e quello vicino a noi.  Per esempio dove e quanto male fa all'America Trump, ma anche i trucchi delle elezioni, la crisi catalana e il voto austriaco e molto altro... Buona lettura

Crema catalana

Indipendenza. Anzi no. Anzi sì, ma non molto. Regna la confusione più grande sull'asse Barcellona Madrid e il presidente della Generalitat sembra aver perso la sicurezza e il coraggio che l'aveva spinto a un passo dalla secessione dalla Spagna.

Exitcool Britannia

La Gran Bretagna non piace più. O almeno molto meno. Cool Britannia è un ricordo ormai, confinato negli anni 80 ma anche a due anni fa prima che il referendum dicesse sì all'uscita dalla Ue.

Tum Post News: la quiete prima della tempesta

"La quiete prima della tempesta". Ha usato queste parole Donald Trump per lanciare un avvertimento a Nord Corea e all'Iran. Fox News non vuole lasciare dubbi nell'interpretazione di queste parole,

Tum Post News: Il trionfo di Wall Street

Wall Street sta ottenendo da Trump tutto quanto poteva desiderare, e senza troppe preoccupazioni di conseguenze, ricadute e prospettive. Come se la crisi del 2007-2008 non avesse insegnato nulla. Ne parla il Washington Post qui sul Ma anche tanto altro: su come viene sabotato l'Obamacare, sul razzismo per un avelina tv in Italia, su genitori che ritirano i proprii figli dal catechismo per paura dei migranti, sulle liti a sinistra in Italia e... tanto altro su T.U.M. - The Umberto Montin Post

Il sabato del villaggio (globale) - 7 ottobre 2017

Leggere per capire un po' meglio il villaggio del mondo e quello vicino a noi.  Si parte - asorpresa - con il ritorno di Blade Runner , poi si vira sull'America trumpiana, passando per terrorismi, indipendentismi, altruismi e cinismi, europeismi, mondo arabo, disuguaglianze e altri mondi ideali Buona lettura!

Spara che ti passa

"Ne parleremo un'altra volta". In questo modo il presidente Donald Trump ha spostato - o cercato di spostare - il dibattito dalla strage di Las Vegas provocata da un signor Nessuno iper-armato grazie alla legislazione e alla tradizione americana a una più innocua e arrendevole constatazione che nella società ci sono individui pazzi e incontrollabili. Una circostanza che provoca qualcosa come 30 mila morti all'anno.

Tum Post, le news

Trump, secondo l'anticipazione del Washington Post si appresta a disdettare l'intesa sul nucleare raggiunta con l'Iran nel 2014 e firmata da Obama. Questo e altro, dal miele tossico, alle perquisizioni nella sede di Parigi di Vivendi , nuovo atto dello scontro con  Mediaset dopo il tentativo di scalata. Ma anche molto altro ancora su Qui il sito

Avanti, da soli

Il voto della Catalogna sta mandando in crisi un'Europa che si stava cullando nel contenimento dei populismo e nella prospettiva della diarchia stabilizzatrice Merkel-Macron. Ma è la Spagna a finire sull'orlo del precipizio di una situazione che non è mai stata gestita politicamente e che il debole Rajoy pensava di domare solo sul versante militare. E così facendo ha posto le basi per la sua fine politica e rigettato Bruxelles sulla Dunkerque da dove si stava tirando fuori dopo l'uragano Brexit. Si è votato nel Kurdistan iracheno e oltre il 90 per cento ha detto sì all'indipendenza e alla nascita della nazione curda. Ma la secessione possibile che agita di più, almeno l'Europa, è quella catalana con una sfida che ormai ha passato abbondantemente il limite della rivendicazione nell'ambito delle autonomie, anche molto ampie come quelle concesse dalla Spagna.

Il sabato del villaggio (globale) - 30 settembre 2017

Leggere per capire un po' meglio il villaggio del mondo e quello vicino a noi. Si parla di Trump e delle divisioni che provoca, delle democrazie dirette e di quelle che si spaccano, dei salari che si possono aumentare aiutando l'economia e del mondo ancora poco "open", di curdi e maoisti, ma anche di vini, futuro, cervelli di donne e  twitter. Buona lettura

Per chi suona la tassa

Tagliare le tasse, il sogno di ogni politico, ad ogni angolo delle Terra. Un sogno e anche un incubo quando il taglio non è possibile e non si riesce ad effettuarlo. Promessa e disillusione per un politico vanno di pari passo e uguali sono le possibilità che ognuna si realizzi.

Obamacare forever?

Entro lunedì prossimo il Senato deve riuscire ad abrogare l'Obamacare (Aca, Affordable Care Act) altrimenti non lo potrà più fare. E potrebbe essere la peggiore sconfitta subita finora nella non esaltante carriera presidenziale di Donald Trump.

A tiro di missile

I missili - anche nel giorno in cui Kim Jong un ha detto che l'uso degli aerei al confine "è una dichiarazione di guerra degli Usa" - ormai sono il must di questa stagione di politica internazionale, il guanto di sfida lanciato all'America di Trump (e ai suoi alleati). Prima la Corea del Nord, ora l'Iran che risponde in questo modo, esibendo la sua forza, alle intenzioni - dichiarate anche in sede Onu - di arrivare a rompere lo storico accordo sul nucleare firmato dagli Usa di Obama nel 2015.

Il sabato del villaggio (globale) - 23 settembre 2017

Leggere per capire un po' meglio il villaggio del mondo e quello vicino a noi. A cominciare dal mistero-affare-illusione bitcoin, poi la riforma fiscale di Trump, Isis, Brexit, Germania e perfino la guerra del Vietnam per finire sulla qualità dell'aria a Parigi. E sotto Parigi. Buona lettura

Harvey e Kim, Maria e Donald

  Questione di uragani, di disastri attesi, annunciati e, purtroppo, concretizzati. Washington e Pyongyang sono drammaticamente sulla rotta di collisione. A parole, per ora, senza contare le prove missilistiche  del piccolo dittatore nordcoreano e le muscolari esercitazioni  di Usa, Corea del Sud e Giappone.