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Visualizzazione dei post da giugno, 2017

Cesare's wife and dirty games

Negli Stati Uniti, ai vertici della politica, non c'è solo il presidente Donald Trump ad essere finito sotto la lente dell'Fbi. I federali infatti stanno scavando addirittura in casa del senatore Bernie Sanders, il leader dell'estrema sinistra democratica e beniamino dei giovani per aver saputo contrastare - e quasi a insidiare - l'ascesa di Hillary Clinton verso la candidatura Dem per la Casa Bianca.

True lies

Una vita di bugie e la bugia diventa vita, elemento di vita e di esistenza. Sembra questo, a sei mesi dall'insediamento, la cifra politica di Donald Trump. Così connaturata all'interno del suo essere ancora imprenditore  e tutt'altro che rappresentante del popolo, di tutto il popolo, dal risultare per un verso difficile scindere i due personaggi e dall'altro  fin troppo facile, a fronte di un accorto e rigoroso lavoro d'indagine e verifica, scoprire laddove l'uomo mente o mistifica la realtà.

Sotto la banca il contribuente crepa

Non facciamoci ingannare dalla cortina di fumo mediatica. La realtà è che con le due banche venete da porre in liquidazione siamo sullo stesso livello della Grecia di tre anni fa, salvo che la corsa al ritiro dei depositi si è diluita negli ultimi anni e non si è concentrata in pochi giorni. Fra Mps, Banca Etruria, Marche, Chieti, Ferrara, Popolare di Vicenza e Veneto Banca se ne è andato qualcosa come 65 miliardi di depositi. E fra il 2012 e il 2015 le due venete hanno distrutto più di 11 mld  di valore, la prima lasciando nella disperazione 118 mila azionisti e arrivando a 1,6 mld di perdite, di perdite, mentre la seconda ha azzerato le azioni di 90 mila risparmiatori accumulando un passivo di poco meno di 2 mld.

Il sabato del villaggio (globale) - 24 giugno 2017

Leggere per capire un po' meglio il villaggio del mondo e quello vicino a noi. Questa settimana parliamo  della notizia più devastante della settimana: la rivelazione che Obama e la Cia avevano scoperto le trame di Putin. Poi lo scontro sulla controriforma sanitaria, la resistenza a Trump e altre storie dagli Usa. ma si parla anche Pil, inflazione e l'economia italiana che non va. Poi la Brexit, gli algoritmi e i geroglifici e il museo dei fallimenti Buona lettura

Malasanità modello Usa

L'ultimo appello, l'ultima possibilità sono riservati ai Repubblicani dissidenti o dubbiosi. moderati o preoccupati solo delle conseguenze sul loro collegio elettorale, sono gli uomini e le donne che possono affondare il controriforma sanitaria targata Trump. E quanto sia importante salvare l'Obamacare lo dimostra la discesa in campo, appunto con un appello ai dubbiosi, proprio dell'ex presidente

Quelli che i migranti...

In Parlamento ci si picchia sullo ius soli per questioni di bassa bottega e incertissime capacità di comprensione addirittura della parola straniero. Intanto vediamo qui  come ci si regola in Europa e nel mondo e scopriamo che siamo in ritardo - tanto per cambiare - culturale e legislativo salvo dopo accorgersi che "siamo invasi dagli stranieri" (frase tipica della destra): ma se lo fossimo veramente non sarebbe il caso di disciplinare un po' la materia in particolare per i più giovani, autentica risorsa del futuro in un Paese come l'Italia che invecchia vista d'occhio?

il sabato del villaggio (globale) - 17 giugno 2017

Leggere per capire un po' meglio il villaggio del mondo e quello vicino a noi. Questa settimana parliamo  di Trump sotto accusa della nuova sanità Usa che avanza, del peso dei privati in America, del Qatar ma anche di Hezbollah, del futuro dietro l'angolo, del tabacco e di altro Buona lettura

Uno sparo nel buio della democrazia

Potrebbe essere un punto di svolta radicale per la politica americana al tempo di Trump. E se anche la maggior parte si aspettasse che un momento simile sarebbe giunto con un attacco terroristico dell'Isis a qualche obbiettivo americano nel mondo o addirittura in "casa, la Storia si è incaricata di scegliere un viatico diverso.

La mossa del cavallo debole

La voce gira, uno degli avvocati di Trump, di fronte a una domanda,  ha detto che il presidente ha l'autorità per rimuovere il procuratore indipendente Robert Mueller nominato per  indagare sulle relazioni tra membri dell'amministrazione e la Russia, ovvero sulle influenze che può avere avuto questo Paese sulla campagna elettorale che ha contrapposto Trump a Hillary Clinton finendo per sostenere il primo contro la seconda.

Il sabato del villaggio (globale) - 10 giugno 2017

Leggere per capire un po' meglio il villaggio del mondo e quello vicino a noi. Questa settimana parliamo dell'ex capo dell'Fbi Comey e di Trump sempre più nei guai, della vittoriosa sconfitta di Corbyn, di Medio Oriente, di Hong Kong e frontiere

Voglia di Mayexit

Il pasticcio è fatto, Theresa May è riuscita nella peggior performance elettorale che un leader può compiere, soprattutto se è sicuro di stravincere e annichilire l'opposizione  al punto da chiamare gli elettori in anticipo alle urne Ecco il patatrac conservatore nel grafico de The Guardian

Russiagate, il giorno più lungo

James B. Comey, l'ex direttore dell'Fbi,  davanti alla commissione intelligence del Senato sul Russiagate. Potrebbero essere ore, giorni durissimi per il presidente Trump perché si alimenterà a dismisura quel fiume di sospetti che ha portato all'indagine sulle intrusioni degli hacker nella campagna presidenziale, al fine di danneggiare Hillary Clinton e aiutando così il suo avversario. E soprattutto, stando alle anticipazioni, Trump dovrà difendersi dall'accusa di aver chiesto d'insabbiare l'indagine. Un chiaro caso di ostruzione alla giustizia, uno dei fondamenti per chiedere l'impechment. Ecco alcune delle frasi di Comey... E i punti chiave della deposizione  

May win or not May win

Ci siamo, giovedì Gran Bretagna al voto, forse uno dei più difficili della sua storia recente. Non solo per l'incertezza sul risultato quale appare dagli ultimi sondaggi, ma dalla complessità del passaggio che il Paese si troverà ad affrontare nei prossimi mesi e anni per gestire la trattativa di uscita dalla UE.

Arabia-Qatar: lite in famiglia

E' dall'11 settembre che il tema dei rapporti tra il radicalismo islamico e le petromonarchie tiene banco, un intreccio di prove e sospetti, di alleanze negate eppure provate sul campo, di ambiguità e segreti. Ma adesso si potrebbe essere a una svolta. A scampo di equivoci la vicenda andrà vista nei suoi sviluppi e analizzata nei dettagli oltre che osservata

London? No, Kobane Calling

  In principio fu Parigi, poi ancora Parigi e Nizza. E Bruxelles, e Londra, e Manchester e ancora Londra. E.... All'appello mancano tanti episodi "minori", tante altre stragi perdute nella cronaca. E il passato remoto, New York 11 settembre 2001, e Madrid, e Londra e... E mancano Kabul, Baghdad, il Pakistan, le Filippine, l'Egitto, Aleppo. E le mille e mille paure quotidiane, gli allarmi sventati e quelli finti, gli espulsi e i nascosti vicino. Prima era Al Qaeda ora è Isis. Domani non si sa.

Il sabato del villaggio (globale) - 3 giugno 2017

Leggere per capire un po' meglio il villaggio del mondo e quello vicino a noi. Questa settimana parliamo sempre di America, di Trump soprattutto dopo l'addio al protocollo di Parigi sulla riduzione delle emissioni, ma anche di globalizzazione, politica estera e impeachement. Poi dei primi problemi e progetti di Macron, il voto inglese e molto altro

Trump, (e)missione pericolosa

L'uscita dell'America dal patto di Parigi sul clima potrebbe non essere una brutta notizia per il resto del mondo. Mentre la potrebbe essere per i lavoratori delle miniere di carbone    di Kentucky, Illinois e Indiana ma anche del Montana e Wyoming. Un paradosso...

Clima, tira una brutta aria

Trump ritira l'adesione americana al trattato di Parigi sul clima. La decisione, attesa, è stata rivendicata dal presidente come conferma della parola data gli elettori e determinata dal fatto che gli obiettivi di riduzione delle emissioni fissati  "non sono realistici per gli Stati Uniti", favorendo invece Paesi come la Cina. Le decisione però avrebbe diviso  la West Wing tra  il segretario di Stato Rex Tillerson, contrario a uno strappo così forte con l'Europa ma anche con la Cina, e dall'altra il numero uno dell'Epa (l'agenzia ambientale federale) Scott Pruitt, noto per essere un "falco" a causa delle posizioni di estremo scetticismo sulla lotta ai cambiamenti climatici. Tutto questo avviene mentre torna la Via della Seta, ( la nuova Via della Seta )  proprio mentre Trump, oltre alla decisione sul patto di Parigi, riscopre l'America nazionalista e autosufficiente e  arriva al punto di rottura proprio sul commercio con la Vecchia

Trump sui carboni ardenti

Questo articolo risale a due mesi fa e spiega come, perché e su quali calcoli si basa la scelta di Trump di privilegiare ancora le fonti energetiche fossili. Ma i calcoli potrebbero essere molto sbagliati nel momento in cui l'America vuole ritirarsi dell'accordo di Parigi.  Da qualsiasi parte la si giri, Donald Trump è un uomo e un presidente in difficoltà, alle prese con grandi difficoltà. Per di più dopo la sonora sconfitta sulla controriforma dell'Obamacare si trova con un partito diviso e pronto a scatenargli la guerriglia parlamentare