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Arabia-Qatar: lite in famiglia

E' dall'11 settembre che il tema dei rapporti tra il radicalismo islamico e le petromonarchie tiene banco, un intreccio di prove e sospetti, di alleanze negate eppure provate sul campo, di ambiguità e segreti. Ma adesso si potrebbe essere a una svolta. A scampo di equivoci la vicenda andrà vista nei suoi sviluppi e analizzata nei dettagli oltre che osservata
nella sua trasposizione effettiva.
Ma che Arabia Saudita, Bahrein, Emirati Arabi ed Egitto taglino i loro rapporti con il Qatar per l'appoggio e i finanziamenti concreti che questo minuscolo stato della penisola arabica dà allo jihadismo resta un fatto importante, di estremo rilievo per il Medio Oriente e per il mondo intero, un fatto comunque destinato a cambiare e alterare i rapporti di forza nell'alleanza di fatto che c'è sempre stata tra le petromonarchie in senso positivo ma forse anche negativo.

Leggi qui Bloomberg

La crisi, per ora, è profonda e grave: interrotti gli accordi diplomatici, Etihad ed Emirates fermano i voli, il rischio di una guerra locale - ma in Medio Oriente non può mai essere tale - è dietro l'angolo.

La cartina è tratta da Limes

Del resto è da anni che i rapporti non sono dei migliori, anche perché Riyad accusa i vicini per i suoi rapporti commerciali con la potenza concorrente nell'area, l'Iran. L'escalation in ogni caso è legata alla visita di Trump e alla nuova politica americana volta nell'area soprattutto contro Teheran, accusato di sostenere il terrorismo anche se, paradossalmente, proprio l'Iran è in prima linea a combattere, anche con il contributo diretto e massiccio del pasdaran, contro l'Isis. In questa chiave non può preoccupare l'area la fornitura di 130 miliardi di armi Usa all'Arabia (ma anche il sostegno aperto alle forze armate egiziane, da sempre dipendenti da quelle americane) e la possibilità che un incidente faccia divampare l'area dopo già si paga la guerra in Siria, l'offensiva (e ora la ritirata) del Califfato nero, lo scontro sunniti-sciiti nello Yemen, il mai pacificato del tutto Iraq e, naturalmente, la questione palestinese.  Senza dimenticare l'incidenza del petrolio negli equilibri mondiali. Anche se per gli esperti, per ora, si assiste solo a manovre speculative che a veri e proprie ricadute sul prezzo del greggio.
L'andamento del petrolio su Bloomberg: in rosso la reazione dopo l'interruzione delle relazioni

Approfondimenti

Leggi qui Bloomberg




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