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Visualizzazione dei post da novembre, 2015

Se l'Isis è una tigre di carta

Dibattiti, parlamentari e non, scontri verbali nelle piazze - reali e mediatiche - ma alla fine la ricetta nessuno è riuscito a cacciarla fuori. O quasi nessuno: Vladimir Putin lo sa come fermare l'Isis o come va di moda chiamare adesso quella comunità terroristico-estremista musulmana, ovvero Daesh. Putin sa che bisogna sbaragliare le truppe nere, con quali mezzi è facile intuirlo, la Cecenia insegna.

Nulla di nuovo sul fronte occidentale. Per ora

Vertici, riunioni d'emergenza di servizi segreti, capi militari, ambasciatori e compagnia cantante. Ma la realtà è che la prima risposta della Francia, prevedibile ma cieca, è stata quella di calcare la mano con i raid aerei nella parte di Siria occupata dall'Isis. Bombe su bombe, missili a devastare Raqqa, la roccaforte del nascente califfato, dove con tutta probabilità i capi dell'Isis nonc'erano già più. Sarebbe incredibile che se ne fossero stati lì dopo quanto accaduto.

Parigi brucia ancora - Prime riflessioni

Ore 23. Parigi brucia, come in gennaio, come per Charlie Hebdo. 60, senza dubbio ancora più vittime. Cento ostaggi nella sala concerti di Bataclan. E i terroristi che hanno colpito in quattro punti, ma forse anche in sei, gridavano Allah è grande mentre sparavano. Solo nei pressi di un bar colpito in rue de Charonne

Ma, arriva Natale?

Sembra inevitabile di questi tempi e i segnali ci sono tutti, come al solito: Natale è qui, cominciate a pensare ai regali. La tendenza degli ultimi anni, anche sulla spinta della crisi, è di cominciare a promuovere le festività già... a ottobre. Pochi segnali, molti indizi che nel giro di qualche settimana, appena varcate le colonne d'Ercole di novembre, si trasformano i interi reparti dei supermercati in autentiche fiere di colori e musiche zuccherose C'è chi protesta  ma le possibilità di sottrarsi al rito sono poche, scarse. Molto. Il meccanismo commercial-religioso si è messo in moto: come si fa a non pensare a un regalino sotto l'albero, volete per caso negare un giocattolo a un bimbo e magari a uno scialle etnico delle botteghe equo-solidali (così ci si mette in pace la coscienza)? Assolutamente no e i poche reprobi sono quasi esclusi dal consesso umano. E' inutile, la battaglia sembra già persa sotto le ondate multicolori delle città. Ma, da laico, una domanda

La generazione delle occasioni perdute

La Rottama-generazione si è persa per strada e il suo leader pure. Forse. Il dubitativo ci vuole perché l'uomo sembra perseguire un suo disegno di potere e di destrutturazione della sinistra che è preso di peso dal bagaglio malconcio della destra.

Le retorica del successo

L'Expo è stato un successo: il mantra ormai corre per giornali e tv e sembra quasi che lo si ripeta all’infinito solo per convincersi che ciò è stato.Una cosa però tutti o quasi i commentatori  dimenticano si sottolineare nella chiosa che riporta quanto il presidente del Consiglio in primis e tutti gli altri vanno ripetendo, guarda caso, fin dal giorno dopo l’apertura: qual è il metro di giudizio per valutare se l’Expo è stato o meno un successo. Vediamoli alcuni dei punti.