Sembra inevitabile di questi tempi e i segnali ci sono tutti, come al solito: Natale è qui, cominciate a pensare ai regali. La tendenza degli ultimi anni, anche sulla spinta della crisi, è di cominciare a promuovere le festività già... a ottobre. Pochi segnali, molti indizi che nel giro di qualche settimana, appena varcate le colonne d'Ercole di novembre, si trasformano i interi reparti dei supermercati in autentiche fiere di colori e musiche zuccherose C'è chi protesta ma le possibilità di sottrarsi al rito sono poche, scarse. Molto. Il meccanismo commercial-religioso si è messo in moto: come si fa a non pensare a un regalino sotto l'albero, volete per caso negare un giocattolo a un bimbo e magari a uno scialle etnico delle botteghe equo-solidali (così ci si mette in pace la coscienza)? Assolutamente no e i poche reprobi sono quasi esclusi dal consesso umano. E' inutile, la battaglia sembra già persa sotto le ondate multicolori delle città. Ma, da laico, una domanda