Passa ai contenuti principali

Quando i ricchi ridono


Ha bisogno urgente di risultati. Veri o sulla carta purché si possano definire risultati o promesse mantenute. Messi da parte a causa dei pasticci i vari Muslims Ban, la riforma dell'Obamacare (che seppure in modo controverso e accidentato oltre che costoso ha esteso una certa copertura sanitaria a 14 milioni di americani che sono sempre un possibile bacino di voti locali per i vari candidati repubblicani), il Muro
sul confine messicano (che, come prevedibile costa troppo anche per le casse Usa - 1,4 mld di dollari quest'anno, quasi il doppio nel 2018 -  e i cui vantaggi sono tutti da accertare, se ne sono), le minacce di guerra (perché dopo gli avvertimenti, qualche bombardamento qua e là, le flotte mosse sulla carta più che sui teatri di possibile conflitto), cosa resta a un governante che vuole rassicurare il suo popolo sulla bontà dell'elezione? La risposta è facile a tutte le latitudini: le tasse, o meglio il taglio delle medesime.

Così Trump ha lanciato la Madre di tutti i Tagli delle Tasse. In principal modo, secondo quanto aveva avuto modo di anticipare il segretario al Tesoro Steven Mnuchin si parte dalla drastica riduzione della tassazione sugli utili delle imprese, dal 35 al 15% meno perfino dell'Irlanda (!&%) o della Gran Bretagna (20%), nove punti in meno dell'Ires italiana.
Per il momento sono uscite le linee guida che prevedono oltre al taglio al corporate, anche una sorta di scudo fiscale all'italiana, un 10% di prelievo una tantum per chi riporta in America profitti raggiunti all'estero, un tesoretto che varrebbe qualcosa come 2.600 mld di dollari. Una misura la cui efficacia è tutta da dimostrare: i colossi dell'hi-tech infatti, o della farmaceutica infatti riescono già adesso a pagare meno tasse di quelle legate alle aliquote in vigore, grazie a incentivi e agevolazioni varie. Per cui è tutto da vedere quanto apprezzeranno questa possibilità. 
Chi non apprezza di sicuro il taglio dal 35 al 15% potrebbe essere il Congresso il cui ufficio studi e quello della Fed parlano di almeno 2 mila mld in meno per il bilancio federale nei prossimi dieci anni solo per la riduzione della tassazione corporate. 


Nel complesso, secondo il Tax  Policy Center, si rischia un buco in 10 anni di 7.200 mld. Sì perché nel piano, ancora abbastanza indistinto si prevede anche l'eliminazione della tassa di successione (che agevola il 10% più ricco della nazione), 

"The plan is still a boon for the rich, however. Trump would repeal the estate tax, which is levied on the inheritances of the wealthy. The richest 10 percent of taxpayers are projected to pay 90 percent of estate taxes this year " (Max Ehrenfreund , The Washington Post)

il raddoppio della detrazione standard per le coppie sposate (ma questa misura potrebbe incentivare molti ad approfittare solo di questa misura evitando le denuncia dei redditi, redditi che quindi non sarebbero più noti e tassabili dal governo. In compenso dovrebbero però sparire quasi tutte le detrazioni - eccezion fatta per la casa, la pensione e la beneficienza - comprese quelle delle tasse locali e statali, una mossa questa che ricadrebbe sui governatori e i sindaci della grandi città (guarda caso spesso sul fronte opposto a Trump).


Tutto questo avrebbe vantaggi quantomeno incerti sul rientro dei capitali maturati altrove e sul ritorno in investimenti e consumi interni che secondo Trump dovrebbero proiettare la crescita attorno al 6% del Pil in un anno, laddove una crescita della metà è già vista come un miracolo difficile da raggiungere. E anche la misura che non riguarda solo le aziende, un taglio della tassazione sulle persone fisiche - anche se Mnuchin non garantisce riduzioni per la classe media - con la riduzione a tre - da sette - aliquote con la massima che dal 39 dovrebbe scendere al 35%. Le altre due sarebbero il 10 e il 25%. Ma è ancora mistero il montante su cui verrebbero applicate. Un'altra proposta che ricorda quelle del centrodestra berlusconiano negli anni a cavallo del Duemila, ma mai attuata per la sua... inapplicabilità stante le condizioni del bilancio italiano e l'indimostrabilità dei suoi effetti positivi. Mentre quelli negativi sono subito palesi.






Commenti

Post popolari in questo blog

Il Sabato Del Villaggio Globale - 3 giugno 2023

  🌍Clima & Ambiente🌴 👉  INC2 Parigi. La guerra della plastica.  UN lays out blueprint to reduce plastic waste 80% by 2040 | Reuters Plastic recycling in focus as treaty talks get underway in Paris | Reuters Paris to ban single-use plastic at 2024 Games | Reuters 👉 Energie rinnovabili .  The world is finally spending more on solar than oil production | MIT Technology Review 👉 Acciaio verde.   How green steel made with electricity could clean up a dirty industry | MIT Technology Review

Il Sabato Del Villaggio Globale - 5 giugno 2021

  In Bielorussia la democrazia ha il volto di donna - VoxEurop Front Page Il mondo ha finito le scorte  Global Shortages During Coronavirus Reveal Failings of Just in Time Manufacturing - The New York Times Economy & Pandemic  Cosa manca al super budget di Biden: la forte espansione della crescita  Here's One Thing Missing from President Biden's Budget: Booming Growth - The New York Times Il futuro dell'ufficio? Ibrido. Forse  How Employers Can Build a Successful Hybrid Workplace Il lavoro da casa resterà  Working from home is here to stay, reports NBER | World Economic Forum Come risolvere il paradosso disoccupati e posti di lavoro scoperti  7 chief economists: how to solve the labour market paradox | World Economic Forum Pandemic & Pandemic I primi giorni della pandemia nelle mail di Fauci  Tony Fauci’s emails from April 2020 released under FOIA - Washington Post Se la fuga del virus dal laboratorio cinese fosse vera, si prepara un terremoto politico If the Wuhan

Il Sabato Del Villaggio Globale - 10 giugno 2023

  💣Guerra & dintorni 👉   Senza limiti. La distruzione parziale o meno, della diga di Kakhovka con il suo strascico di morti, devastazione e crimine anche ambientale, segna l'ennesimo salto di qualità, in negativo, nella disgraziata guerra d'invasione scatenata dalla Russia contro l'Ucraina. Una riprova, seppure ve ne fosse bisogno, che Putin pare intenzionato a non fermarsi davanti a nulla soprattutto ora che, lo si avverte anche da quest'ultimo evento, è messo all'angolo dalle sconfitte, dall'isolamento internazionale - dal mondo che conta comunque, perché sul piano numerico fra Cina, India, in parte Brasile che fanno la parte del leone, metà della popolazione terrestre è arruolata dai governi al suo fianco - e dalle montanti critiche nonché attacchi partigiani al proprio interno.