Passa ai contenuti principali

France 2017, il vecchio più vecchio


Ragionamenti a urne appena chiuse e a spoglio in corso. Emmanuel Macron con una freddezza che supera la glacialità parla già da presidente, Marine le Pen nell'ansia di pescare voti al di là del suo elettorato si appella al paese, a chi è stufo, a chi vuole cambiare comunque e lo dice con passione e consumata oratoria.

Macron nell'atteggiamento da manager europeo tradisce la sua convinzione che alla fine le élite sapranno governare i voti e spingerli verso di lui, élite di destra o di sinistra poco importa per la stessa ammissione del candidato, la le Pen con bravura oratoria  scopre la missione populista cercando di toccare i tasti del nuovo e del nazionalismo contro la vecchia politica  colpevole di tutto e proponendo un'alternativa convinta. 
In realtà lui, sotto la forma della giovane età, svela nella confusione lessicale il suo essere espressione di un'antica tecnocrazia premiante sull'articolazione delle idee e a favore della conservazione dei poteri. Lei, dal canto suo, ha rivestito con la formula del nuovismo alternativo la tradizionale ideologia fascista di prevaricazione razzista, sessista e di classe che alla fine finisce per assicurare la conservazione dei poteri ne più ne meno di quanto fa il suo avversario.
La conseguenza è che la disperazione della crisi francese porterà all'ennesima delusione sulla capacità dei due candidati presidente di incidere con forza sulla realtà per cambiarla rompendo gli schemi di potere capitalista europei alla base delle scelte liberiste all'origine della crisi stessa e della sua gestione negli ultimi anni. Ad aggravare il tutto ci penseranno le elezioni legislative di giugno che  saranno articolate attorno alle alleanze baronali locali, chiosa definitiva di un potere intangibile che consegnerà il presidente designato nelle mani dei poteri e dei sistemi che sia Macron che la Le Pen, seppur in modo diverso, sostenevano di voler battere e superare. 

Commenti

Post popolari in questo blog

Il Sabato Del Villaggio Globale - 3 giugno 2023

  🌍Clima & Ambiente🌴 👉  INC2 Parigi. La guerra della plastica.  UN lays out blueprint to reduce plastic waste 80% by 2040 | Reuters Plastic recycling in focus as treaty talks get underway in Paris | Reuters Paris to ban single-use plastic at 2024 Games | Reuters 👉 Energie rinnovabili .  The world is finally spending more on solar than oil production | MIT Technology Review 👉 Acciaio verde.   How green steel made with electricity could clean up a dirty industry | MIT Technology Review

Il Sabato Del Villaggio Globale - 5 giugno 2021

  In Bielorussia la democrazia ha il volto di donna - VoxEurop Front Page Il mondo ha finito le scorte  Global Shortages During Coronavirus Reveal Failings of Just in Time Manufacturing - The New York Times Economy & Pandemic  Cosa manca al super budget di Biden: la forte espansione della crescita  Here's One Thing Missing from President Biden's Budget: Booming Growth - The New York Times Il futuro dell'ufficio? Ibrido. Forse  How Employers Can Build a Successful Hybrid Workplace Il lavoro da casa resterà  Working from home is here to stay, reports NBER | World Economic Forum Come risolvere il paradosso disoccupati e posti di lavoro scoperti  7 chief economists: how to solve the labour market paradox | World Economic Forum Pandemic & Pandemic I primi giorni della pandemia nelle mail di Fauci  Tony Fauci’s emails from April 2020 released under FOIA - Washington Post Se la fuga del virus dal laboratorio cinese fosse vera, si prepara un terremoto politico If the Wuhan

Il Sabato Del Villaggio Globale - 10 giugno 2023

  💣Guerra & dintorni 👉   Senza limiti. La distruzione parziale o meno, della diga di Kakhovka con il suo strascico di morti, devastazione e crimine anche ambientale, segna l'ennesimo salto di qualità, in negativo, nella disgraziata guerra d'invasione scatenata dalla Russia contro l'Ucraina. Una riprova, seppure ve ne fosse bisogno, che Putin pare intenzionato a non fermarsi davanti a nulla soprattutto ora che, lo si avverte anche da quest'ultimo evento, è messo all'angolo dalle sconfitte, dall'isolamento internazionale - dal mondo che conta comunque, perché sul piano numerico fra Cina, India, in parte Brasile che fanno la parte del leone, metà della popolazione terrestre è arruolata dai governi al suo fianco - e dalle montanti critiche nonché attacchi partigiani al proprio interno.