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A Parigi si vota anche con il kalashnikov


Il voto francese si macchia di sangue. Del sangue di un poliziotto mentre altri due sono in gravi condizioni.
Tutto si è compiuto  attorno alle 20,53 di giovedì 20 aprile: un uomo arriva in auto - forse con un complice - sui Champs Elysees all'altezza della brasserie Fouquet's e davanti ai magazzini Marks&Spencer e spara con un kalashnikov contro un furgone pieno di poliziotti: tre cadono, gli altri reagiscono e colpiscono a morte l'uomo.
La zona è sigillata in mezzo al panico delle persone che escono dai locali pubblici: centinaia di poliziotti, gendarmi e i dei corpi speciali Raid piombano nel quartiere più famosa della capitale francese. Chiuse le stazioni della metropolitana della zona.
L'uomo sarebbe stato identificato e si tratterebbe di un elemento conosciuto in quanto vicino all'islam radicale. La sua abitazione nell'est della capitale, nel dipartimento della Seine-et-Marne, è stata sottoposta a perquisizione e si cerca un altro uomo che  potrebbe essere un complice, giunto in treno dal Belgio.

Ore 23,40. L'Isis ha rivendicato l'attentato, mentre a Parigi non si esclude che con l'attentatore rimasto ucciso vi fosse un complice che adesso potrebbe essere in fuga

ORE 23.51. Fillon e Marine Le Pen hanno sospeso la campagna elettorale annullando gli appuntamenti di domani. Probabilmente lo faranno anche gli altri candidati. 

Ore 23,53. La polizia di fatta sta svuotando gli Champs Elysees, migliaia di persone evacuate dai locali. 

Ore 0,04. Anche una passante ferita nell'attentato agli Champs Elysees. Sembra che si tratti di una turista, non sarebbe grave.

Ore 0,13. Gli inquirenti della sezione antiterrorismo della Brigade Criminelle mettono in relazione l'attentato con l'operazione che ha portato nei giorni scorsi a due arresti a Marsiglia. 

Ore 0,35. Diverse perquisizioni sarebbero in corso nella banlieue a est della capitale, dove sembra abitasse l'attentatore - la sua identità non è stata confermata - , ma sarebbero molte altre le abitazioni e relativi abitanti sottoposti a controlli everifiche

I precedenti

L'attacco al Bataclan

Nizza

A pochi giorni dal voto

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  Photo by  Abhinav Bhardwaj  on  Unsplash Rieccomi… felice di rivedervi. Grazie per aver letto Umberto’s Substack! Iscriviti gratuitamente per ricevere nuovi post e supportare il mio lavoro. Iscritto Dove eravamo rimasti? (Per usare una famosa frase conseguente a un enorme errore giudiziario consumato in Italia negli anni 80). Eravamo rimasti alla rielezione di Donald Trump alla Casa Bianca, E alle previsioni sui ciò che sarebbe succo. Ebbene, abbiamo sbagliato tutti. Sbagliato a pensare che sarebbe stata una presidenza simile al Trump 1, magari temperata dalla esperienza e dall’età del soggetto. Sbagliato a pensare che, grazie al suffragio pesante conseguito, sarebbe stata un’America più salda, un po’ più chiusa in se stessa, impegnata a ripartire dai suoi valori, più conservatrice anche rispetto alle ere Bush e perfino Reagan- Sbagliato a pensare che, con una presidenza annunciata come energica e meno “ideologica” (così sarebbe parso opportuno convergere visto che...