Nella intricata e appassionante saga delle connessioni Trump-Russia per sconfiggere con mezzi illeciti - denigrazione, spionaggio, violazione delle mail, costruzione di situazioni o frasi fasulle - Hillary Clinton, mancava il versante nero, il particolare prettamente criminale capace se dovesse assumere una sua forma precisa, una svolta drammatica all'intera vicenda e alle indagini del procuratore speciale nonché di Fbi e Cia.
A svelare questo nuovo sviluppo è un giornale non certo progressista e tantomeno nemico preconcetto di Donald Trump come il Wall Street Journal il quale ha pubblicato due esplosivi report di Peter W. Smith in cui vengono raccontati tentativi dell'uomo di acquisire dai russi le mail della Clinton.
Qui l'articolo di ThinkProgress sulla vicenda
Smith non è un uomo qualsiasi per i repubblicani e per il team della famiglia Trump: Smith è sempre stato molto vicino a Newt Gingrich, già speaker del Congresso, uomo della destra religiosa e personaggio chiave della campagna di Trump, a Michael Flynn (nominato consigliere per la Sicurezza nazionale e poi rimosso dallo stesso trump per i suoi rapporti con Mosca) e al sito dell'ultradestra Breitbart di Steve Bannon, poi diventato - fino alla rimozione - capo della strategia della Casa Bianca. Smith è sempre stato un nemico giurato dei Clinton e delle cause democratiche al punto di aver avuto un ruolo coperto negli anni 90 nel Troopergate affair in cui quattro ufficiali addetti alla sicurezza dell'allora governatore dell'Arkansas Bill Clinton rivelarono di essere stati incaricati da lui di reperirgli donne a fini sessuali.
Probabilmente Smith è a conoscenza di molti dettagli e particolari sul Russiagate, ma nè il procuratore Mueller nè Cia o Fbi potranno interrogarlo: l'uomo infatti è morto 10 giorni dopo aver parlato con un reporter del Wall Street Journal e quest'ultimo ha detto che le cause del decesso dell'uomo - che aveva 81 anni - sono sconosciuti. Inutili sono stati anche i tentativi del giornalista di saperne di più dalla famiglia.
A svelare questo nuovo sviluppo è un giornale non certo progressista e tantomeno nemico preconcetto di Donald Trump come il Wall Street Journal il quale ha pubblicato due esplosivi report di Peter W. Smith in cui vengono raccontati tentativi dell'uomo di acquisire dai russi le mail della Clinton.
Qui l'articolo di ThinkProgress sulla vicenda
Smith non è un uomo qualsiasi per i repubblicani e per il team della famiglia Trump: Smith è sempre stato molto vicino a Newt Gingrich, già speaker del Congresso, uomo della destra religiosa e personaggio chiave della campagna di Trump, a Michael Flynn (nominato consigliere per la Sicurezza nazionale e poi rimosso dallo stesso trump per i suoi rapporti con Mosca) e al sito dell'ultradestra Breitbart di Steve Bannon, poi diventato - fino alla rimozione - capo della strategia della Casa Bianca. Smith è sempre stato un nemico giurato dei Clinton e delle cause democratiche al punto di aver avuto un ruolo coperto negli anni 90 nel Troopergate affair in cui quattro ufficiali addetti alla sicurezza dell'allora governatore dell'Arkansas Bill Clinton rivelarono di essere stati incaricati da lui di reperirgli donne a fini sessuali.
Probabilmente Smith è a conoscenza di molti dettagli e particolari sul Russiagate, ma nè il procuratore Mueller nè Cia o Fbi potranno interrogarlo: l'uomo infatti è morto 10 giorni dopo aver parlato con un reporter del Wall Street Journal e quest'ultimo ha detto che le cause del decesso dell'uomo - che aveva 81 anni - sono sconosciuti. Inutili sono stati anche i tentativi del giornalista di saperne di più dalla famiglia.
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