Qualcosa in Arabia Saudita sta cambiando e con molta velocità in questi giorni. La prova in due episodi che sembrano evidenziare la volontà del re di portare il suo Paese su una strada di maggiore modernità, apertura all'Occidente in particolare sui diritti civili e delle donne.
Primo episodio: una ragazza, una modella ha passeggiata e si è fatta riprendere in minigonna e pancia scoperta, oltre ai capelli al vento, in alcuni dei siti più venerati dall'islam ortodosso. Il video era finito sui social e aveva fatto il giro del mondo. Una chiara provocazione che ha portato qualche giorno fa al fermo della giovane da parte della polizia religiosa. La giovane però è stata rilasciata dopo un giorno sull'onda delle pressioni femminili all'interno del regno stesso e delle donne molte attive sui social le quali da tempo spingono per una maggiore liberalizzazione dei costumi e per l'abolizioni di molte restrizioni. Ad esempio ora le ragazze saranno autorizzate a svolgere attività sportiva nella scuola pubblica ed entrare nelle classi di educazione fisica. La polizia religiosa inoltre avrà meno poteri, ma per ora resta il divieto per le donne di guidare. Sembra che, oltre alle pressioni internazionali, del mondo femminili più avanzato in seno alla stessa Arabia, questa svolta sia frutto dell'impegno del principe designato Mohammed bin Salman convinto che per salvarsi anche come potenza regionale ed essere fedele alleato dell'Occidente e con lo stesso aumentaregli scambi commerciali, il suo Paese non possa più ignorare il rispetto dei diritti civili.
Ecco com'è andata
Il racconto di Al Jazeera
Ma proprio su questa scorta si può inquadrare anche un altro fatto
Secondo episodio: l'arresto, ordinato dal re, del principe Saud bin Abdelaziz bin Musaid Al Saud. La sua colpa: in un video sarebbe stato ripreso mentre picchiava alcune persone: secondo il resoconto della Bbc che riporta un altro tweet di Al-Ikhbariya, il decreto reale è stato emesso per vietare l'ingiustizia, il dispotismo, le molestie e i danni, e altro non sarebbe che un'applicazione della rigida regola della sharia" . Anche questa decisione sembra rientrare nel tentativo di dimostrare che la legge è uguale per tutti e ancor più che non si è più disposti a tollerare i soprusi dei potenti e in particolare dei membri della famiglia reale e che ogni crimine in questo senso, compresa la corruzione, sarà represso velocemente e con decisione.
La vicenda ricostruita dalla Bbc
Approfondimenti
I diritti umani in Arabia Saudita
Primo episodio: una ragazza, una modella ha passeggiata e si è fatta riprendere in minigonna e pancia scoperta, oltre ai capelli al vento, in alcuni dei siti più venerati dall'islam ortodosso. Il video era finito sui social e aveva fatto il giro del mondo. Una chiara provocazione che ha portato qualche giorno fa al fermo della giovane da parte della polizia religiosa. La giovane però è stata rilasciata dopo un giorno sull'onda delle pressioni femminili all'interno del regno stesso e delle donne molte attive sui social le quali da tempo spingono per una maggiore liberalizzazione dei costumi e per l'abolizioni di molte restrizioni. Ad esempio ora le ragazze saranno autorizzate a svolgere attività sportiva nella scuola pubblica ed entrare nelle classi di educazione fisica. La polizia religiosa inoltre avrà meno poteri, ma per ora resta il divieto per le donne di guidare. Sembra che, oltre alle pressioni internazionali, del mondo femminili più avanzato in seno alla stessa Arabia, questa svolta sia frutto dell'impegno del principe designato Mohammed bin Salman convinto che per salvarsi anche come potenza regionale ed essere fedele alleato dell'Occidente e con lo stesso aumentaregli scambi commerciali, il suo Paese non possa più ignorare il rispetto dei diritti civili.
Ecco com'è andata
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Ma proprio su questa scorta si può inquadrare anche un altro fatto
Secondo episodio: l'arresto, ordinato dal re, del principe Saud bin Abdelaziz bin Musaid Al Saud. La sua colpa: in un video sarebbe stato ripreso mentre picchiava alcune persone: secondo il resoconto della Bbc che riporta un altro tweet di Al-Ikhbariya, il decreto reale è stato emesso per vietare l'ingiustizia, il dispotismo, le molestie e i danni, e altro non sarebbe che un'applicazione della rigida regola della sharia" . Anche questa decisione sembra rientrare nel tentativo di dimostrare che la legge è uguale per tutti e ancor più che non si è più disposti a tollerare i soprusi dei potenti e in particolare dei membri della famiglia reale e che ogni crimine in questo senso, compresa la corruzione, sarà represso velocemente e con decisione.
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