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Fuga robotica per la libertà

Esperti di robot ma soprattutto esseri umani. I quali sanno che nella violenza dell'uomo, nelle sue guerre,, con le sue guerre a estinguersi non sono droni, ma uomini, donne e bambini di pelle  e cuore. Da queste premesse probabilmente nasce una storia straordinaria di un gruppo di adolescenti
che partiti dal Burundi per partecipare a una gara internazionale di robotica a Washington alla fine hanno scelto: sono spairit nel nulla, abbandonando il Paese dilaniato dalla guerra civile, sacrificando affetti e amici, lasciando una vita che pure aveva dato a loro l'opportunità di affacciarsi sul mondo di domani ma che, probabilmente, quel futuro non glielo avrebbe permesso di vivere, appunto. Così, finite le prove, sono scomparsi, un paio in Canada attraverso conoscenti e amici, gli altri probabilmente rimasti negli Usa ma coperti e protetti.
A raccontare questa storia incredibile è The  Washington Post 

Un'esperienza unica quella dei ragazzi giunti das tutto il mondo per darsi "battaglia" attorno all'uso e all'invenzione più originale di robot, una competizione, il First Global Challenge, che è stata l'esempio di come i giovani le cui nazioni magari sono divise da odi e guerre, sono stati capaci di lavorare fianco e a fianco e di stabilire delle alleanze in nome della collaborazione e dello scambio cultural-scientifico. Leggere qui

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