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Il sabato del villaggio (globale) - 15 luglio 2017

Leggere per capire un po' meglio il villaggio del mondo e quello vicino a noi. Questa settimana parliamo dei guai sempre più profondi in cui precipita Trump dopo le rivelazioni delle rapporti del figlio con esponenti russi. Poi parliamo di Cina e del suo debito, delle guerre in Medio Oriente, la presunta trasparenza dei mercati, di migranti, razzismi e convenienze varie e poi un salto in mondi-modi futuri





Trumpiana

Trump abbandona l'accordo sul clima, il prezzo lo pagano le sue città

Quell'intesa con Putin...

La crescita sarà ancora debole. E l'agenda populista di Trump che fine farà?

Gli affari di Ivanka. E le sue parole restano parole

Russiagate, gli ultimi sviluppi ricostruiti in un video

Donald jr, dalla Russia con amore

Ombre cinesi

Il problema del debito cinese

Guerre

Una guida per orientarsi nel "who is who" siriano

Presa Mosul, rispuntano le torture e gli abusi. Stavolta sui miliziani Isis


Finanze nostre

Secondo il Fondo monetario la trasparenza paga: sui mercati ci si scambiano più dati

Diversamente razzisti e autonomisti

Della serie: aiutiamoli a casa loro

La secessione? Ora il Nord è trascinato in un finto referendum sull'autonomia?

Diversamente accoglienti

I migranti non muoiono solo in mare ma anche alle frontiere. E pochi lo sanno


Futuri

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  Photo by  Abhinav Bhardwaj  on  Unsplash Rieccomi… felice di rivedervi. Grazie per aver letto Umberto’s Substack! Iscriviti gratuitamente per ricevere nuovi post e supportare il mio lavoro. Iscritto Dove eravamo rimasti? (Per usare una famosa frase conseguente a un enorme errore giudiziario consumato in Italia negli anni 80). Eravamo rimasti alla rielezione di Donald Trump alla Casa Bianca, E alle previsioni sui ciò che sarebbe succo. Ebbene, abbiamo sbagliato tutti. Sbagliato a pensare che sarebbe stata una presidenza simile al Trump 1, magari temperata dalla esperienza e dall’età del soggetto. Sbagliato a pensare che, grazie al suffragio pesante conseguito, sarebbe stata un’America più salda, un po’ più chiusa in se stessa, impegnata a ripartire dai suoi valori, più conservatrice anche rispetto alle ere Bush e perfino Reagan- Sbagliato a pensare che, con una presidenza annunciata come energica e meno “ideologica” (così sarebbe parso opportuno convergere visto che...