Altro che stare sulle scatole ai "falchi" di Bruxelles, altro che dilettante della politica: Yanis Varoufakis ha piazzato un colpo che i suo avversari non si aspettavano. Se ne va, ma da vincitore. Ufficialmente per fare una mano a un possibile negoziato, in realtà per mettere ancora più in imbarazzo e difficoltà i suoi nemici (anche interni),
togliere loro un'arma non indifferente e soprattutto dimostrare che sarà ancora lui a lungo (magari come consigliere di Tsipras, a dettare i tempi della "battaglia" contro l'Europa dell'austerità. Lo farà da vincente, da leader del popolo della sinistra e non solo quella greca, da esponente su cui non graverà l'onere di scelte difficili e... da futuro leader in un'Europa che - chi lo sa magari dopo una vittoria di Podemos in Spagna a novembre? - vuole veramente svoltare verso altre politiche che non siano quelle liberiste e fallimentari degli anni recenti.
togliere loro un'arma non indifferente e soprattutto dimostrare che sarà ancora lui a lungo (magari come consigliere di Tsipras, a dettare i tempi della "battaglia" contro l'Europa dell'austerità. Lo farà da vincente, da leader del popolo della sinistra e non solo quella greca, da esponente su cui non graverà l'onere di scelte difficili e... da futuro leader in un'Europa che - chi lo sa magari dopo una vittoria di Podemos in Spagna a novembre? - vuole veramente svoltare verso altre politiche che non siano quelle liberiste e fallimentari degli anni recenti.
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