Passa ai contenuti principali

Il vincitore lascia... e ritorna

Altro che stare sulle scatole ai "falchi" di Bruxelles, altro che dilettante della politica: Yanis Varoufakis ha piazzato un colpo che i suo avversari non si aspettavano. Se ne va, ma da vincitore. Ufficialmente per fare una mano a un possibile negoziato, in realtà per mettere ancora più in imbarazzo e difficoltà i suoi nemici (anche interni),

 togliere loro un'arma non indifferente e soprattutto dimostrare che sarà ancora lui a lungo (magari come consigliere di Tsipras, a dettare i tempi della "battaglia" contro l'Europa dell'austerità. Lo farà da vincente, da leader del popolo della sinistra e non solo quella greca, da esponente su cui non graverà l'onere di scelte difficili e... da futuro leader in un'Europa che - chi lo sa magari dopo una vittoria di Podemos in Spagna a novembre? - vuole veramente svoltare verso altre politiche che non siano quelle liberiste e fallimentari degli anni recenti.

Commenti

Post popolari in questo blog

WEF Davos 2019 - Giorno 1

Al via Il World Economic Forum di Davos, senza gli Stati Uniti e con l'ombra sovranista che incombe in particolare sul Vecchio Continente mentre nel contempo sembra attenuarsi la concezione globalista che è il topic dello stesso Wef.

Quale pace?

Bisogna intendersi sulle parole e sulla propaganda. Troppa quest'ultima nei due anni di guerra a Gaza. In ogni caso il piano Trump è approssimativo, aperto a mille interpretazioni. E arriva tardi

Il declino trumpiano

  Photo by  Abhinav Bhardwaj  on  Unsplash Rieccomi… felice di rivedervi. Grazie per aver letto Umberto’s Substack! Iscriviti gratuitamente per ricevere nuovi post e supportare il mio lavoro. Iscritto Dove eravamo rimasti? (Per usare una famosa frase conseguente a un enorme errore giudiziario consumato in Italia negli anni 80). Eravamo rimasti alla rielezione di Donald Trump alla Casa Bianca, E alle previsioni sui ciò che sarebbe succo. Ebbene, abbiamo sbagliato tutti. Sbagliato a pensare che sarebbe stata una presidenza simile al Trump 1, magari temperata dalla esperienza e dall’età del soggetto. Sbagliato a pensare che, grazie al suffragio pesante conseguito, sarebbe stata un’America più salda, un po’ più chiusa in se stessa, impegnata a ripartire dai suoi valori, più conservatrice anche rispetto alle ere Bush e perfino Reagan- Sbagliato a pensare che, con una presidenza annunciata come energica e meno “ideologica” (così sarebbe parso opportuno convergere visto che...