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Ah l'Europa! Ah l'Italia!

Difficile pensare che da lunedì 6 luglio 2015 tutto rimanga come prima: non sarà così la Grecia, che si ritroverà con i problemi e le povertà indotte come prima, non sarà così l'Europa che si riunirà con leader (nella foto il presidente del parlamento europeo Martin Schultz)
ma non statisti, il suo sogno di solidarietà e unione sempre più infranto, con le sue incapacità di gestire crisi profonde e di dialogare con i suoi cittadini. Non sarà così l'Italia

che scoprirà il suo primo ministro ormai prono davanti alla Merkel e agli altri Stati come Berlusconi lo fu con Bush, con le sue rassicurazioni sempre meno credibili, con i suoi richiami vacui a una crescita e a un lavoro che ancora non ci sono, con le sue "riforme" che sono piuttosto "controriforme" dettate da lobby e concepite da burocrazie sempre più incomprensibili, davanti a un Paese che vorrebbe vivere di privilegi, raccomandazioni, bilanci nazionali e locali presi dagli anni della allegra Dc e dell'accondiscendente Pci.

Leggete il mio pezzo  sui rischi per l'Italia su La Provincia di oggi Trascina Link

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