Guardare la"Storia siamo noi" sul secolo dei giovani, i figli del boom e sentirsi parte di tutto questo. Ricordare l'era felice della spensieratezza, del mondo uscito dalla guerra e voglioso di crescere libero e potente, delle opportunità offerte a piene mani e - dopo le lotte - senza discriminazioni. E interrogarsi sul perché qualcuno ha deciso che quel mondo andava "terminato", forse per la volontà di controllare tutto e tutti con l'arma finale più insidiosa: la precarietà, la crisi, l'egoismo, lo scambio denaro-merce, denaro-denaro.
The Umberto Montin Post
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