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Il sabato del villaggio (globale) - 5 agosto 2017



Leggere per capire un po' meglio il villaggio del mondo e quello vicino a noi. Questa settimana parliamo di America e  delle sue economia, muri, guerre,  scuola, uomini di Trump e suoi avversari. Ma anche dei problemi che emergono un anno dopo il sì alla Brexit, di Medio Oriente, del Fezzan, della Cina e dei mondi che ci aspettano con tanti robot e  previsioni al computer. Infine un omaggio a un personaggio straordinario che se ne è andato e ai diritti che ha chi si abbronza. Buona estate e buona lettura!


Trumpland

La vera opposizione negli States

Un super duro anti immigrati alla corte di Trump

Muro anti migranti. San Diego lo contesta anche perché è antiecologico

Nonostante gli stop l'abolizione dell'Obamacare fa passi avanti

E se l'economia Usa aiutasse soprattutto i cacciatori di teste?

Il pesticida che provoca danni cerebrali nei bimbi e "protetto" dall'Epa trumpiana

La scuola privata troppo costosa per la classe media Usa

Trovare un po' di pace dopo la guerra



Brex-in problems

Brexit, gli effetti che non si vedono ma fanno molto male a chi lavora

I lavoratori Ue non danneggiano i salari britannici

Le 5 libertà che i negoziatori della Brexit non devono dimenticare


Arabie

La crisi del Qatar non è come le altre

Afriche

Come il Fezzan è la nuova frontiera dell'Europa

Orienti

Tante Cine e tante differenze


Futuri

Come un computer prevede se una start up avrà successo

I robot parlano tra loro e noi non li capiamo

Quando i robot faranno il vostro lavoro

Un cambio della dieta può salvare tanti animali dall'estinzione

Fuorisacco

I diritti del bagnante

Il dottor Pasquano e lo spirito isolano

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Il declino trumpiano

  Photo by  Abhinav Bhardwaj  on  Unsplash Rieccomi… felice di rivedervi. Grazie per aver letto Umberto’s Substack! Iscriviti gratuitamente per ricevere nuovi post e supportare il mio lavoro. Iscritto Dove eravamo rimasti? (Per usare una famosa frase conseguente a un enorme errore giudiziario consumato in Italia negli anni 80). Eravamo rimasti alla rielezione di Donald Trump alla Casa Bianca, E alle previsioni sui ciò che sarebbe succo. Ebbene, abbiamo sbagliato tutti. Sbagliato a pensare che sarebbe stata una presidenza simile al Trump 1, magari temperata dalla esperienza e dall’età del soggetto. Sbagliato a pensare che, grazie al suffragio pesante conseguito, sarebbe stata un’America più salda, un po’ più chiusa in se stessa, impegnata a ripartire dai suoi valori, più conservatrice anche rispetto alle ere Bush e perfino Reagan- Sbagliato a pensare che, con una presidenza annunciata come energica e meno “ideologica” (così sarebbe parso opportuno convergere visto che...