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Il sabato del villaggio (globale) - 26 agosto 2017


Leggere per capire un po' meglio il villaggio del mondo e quello vicino a noi. Questa settimana parliamo ancora dei suprematisti, dei fascismi e dei razzismi che aleggiano dentro e attorno alla Casa Bianca e nel mondo. Ma anche dei problemi di Trump, dei muri che si alzano nel mondo e i loro costi, dei conti americani e di quanto pagano i lavoratori, di finanza e segreti, di diplomazie, di ambiente inquinamento mondiale, della cara università italiana e di un po' di curiosità dal mondo.
Buona lettura

La Casa Suprematista

La malattia profonda nel ritorno del nazionalismo bianco

Il premier svedese avverte: non ridete del pericolo fascista

I neonazisti smascherano la debolezza di Internet

Come Bannon ha perso il controllo del trumpismo

Il pericolo nazista potrebbe essere stato sopravvalutato

Trump sta rivitalizzando le piazze Usa


Trumpiana

Non scordare il Russiagate e la possibile incriminazione di Trump

2020, i possibili slogan di Trump per la rielezione

Trump non vuole il marchio della sconfitta in Afghanistan

Kelly comanda la Casa Bianca ma non Trump

Minima Muralia

I conti del muro di Trump

La nuova barriera d'Israele

Economie

Il declino del manifatturiero americano non c'entra con il NAFTA

Badare a ciò che fanno gli americani, non a quel che dice la Fed

Dove i lavoratori pagano più o meno tasse


Secrets

The Wolf of Wall Street e le app criptate

Diplomacy

Le piccole mosse per riavvicinare Qatar e Arabia


Ambienti

La mappa mondiale dell'inquinamento nelle città del mondo

Le emissioni non cresceranno con Trump. Ma non caleranno

ItaList

Università più cara. E per sempre meno studenti


Fuorisacco

Il futuro del lavoro è nei freelance?

L'Iran apre la più grande biblioteca al mondo

La trigonometria? Roba da babilonesi

Il ristorante segreto ed esclusivo di Disneyland

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Il declino trumpiano

  Photo by  Abhinav Bhardwaj  on  Unsplash Rieccomi… felice di rivedervi. Grazie per aver letto Umberto’s Substack! Iscriviti gratuitamente per ricevere nuovi post e supportare il mio lavoro. Iscritto Dove eravamo rimasti? (Per usare una famosa frase conseguente a un enorme errore giudiziario consumato in Italia negli anni 80). Eravamo rimasti alla rielezione di Donald Trump alla Casa Bianca, E alle previsioni sui ciò che sarebbe succo. Ebbene, abbiamo sbagliato tutti. Sbagliato a pensare che sarebbe stata una presidenza simile al Trump 1, magari temperata dalla esperienza e dall’età del soggetto. Sbagliato a pensare che, grazie al suffragio pesante conseguito, sarebbe stata un’America più salda, un po’ più chiusa in se stessa, impegnata a ripartire dai suoi valori, più conservatrice anche rispetto alle ere Bush e perfino Reagan- Sbagliato a pensare che, con una presidenza annunciata come energica e meno “ideologica” (così sarebbe parso opportuno convergere visto che...