Passa ai contenuti principali

Verità d'Egitto


Se sulla vicenda scende in campo un media internazionale e di alta qualità come il New York Times vuol dire che sulla vicenda della morte di Giulio Regeni resta ancora molto da scoprire. E le novità potrebbero essere molto imbarazzanti, per non dire di peggio,
per un governo che in pieno agosto, con estremo cinismo e con l'obbiettivo di accattivarsi il generale Haftar (fido alleato di Al Sisi) e coinvolgerlo nella strategia anti migranti del ministro Minniti, ha deciso di reinviare al Cairo l'ambasciatore richiamato per costringere le autorità egiziane a chiarire le circostanze della morte violenta del ricercatore.
Secondo le fonti del Nyt l'amministrazione Obama ebbe le prove esplosive che a uccidere il ricercatore italiano furono elementi dei servizi segreti egiziani. Questo dissero e trasmisero al premier di allora, Matteo Renzi, anche se depurarono il rapporto dai possibili elementi per risalire alle fonti, che sarebbero state indispensabili per arrivare alla fine di questa storia.

Le rivelazioni del New York Times

Il Corriere della sera

L'inchiesta di Repubblica

http://theumbertomontinpost.blogspot.it/2016/03/regeni-affaire-la-beffa.html?q=regeni

http://theumbertomontinpost.blogspot.it/2016/04/regeni-4-mesi-un-secolo-dopo.html?q=regeni

Commenti

Post popolari in questo blog

WEF Davos 2019 - Giorno 1

Al via Il World Economic Forum di Davos, senza gli Stati Uniti e con l'ombra sovranista che incombe in particolare sul Vecchio Continente mentre nel contempo sembra attenuarsi la concezione globalista che è il topic dello stesso Wef.

Quale pace?

Bisogna intendersi sulle parole e sulla propaganda. Troppa quest'ultima nei due anni di guerra a Gaza. In ogni caso il piano Trump è approssimativo, aperto a mille interpretazioni. E arriva tardi

Il declino trumpiano

  Photo by  Abhinav Bhardwaj  on  Unsplash Rieccomi… felice di rivedervi. Grazie per aver letto Umberto’s Substack! Iscriviti gratuitamente per ricevere nuovi post e supportare il mio lavoro. Iscritto Dove eravamo rimasti? (Per usare una famosa frase conseguente a un enorme errore giudiziario consumato in Italia negli anni 80). Eravamo rimasti alla rielezione di Donald Trump alla Casa Bianca, E alle previsioni sui ciò che sarebbe succo. Ebbene, abbiamo sbagliato tutti. Sbagliato a pensare che sarebbe stata una presidenza simile al Trump 1, magari temperata dalla esperienza e dall’età del soggetto. Sbagliato a pensare che, grazie al suffragio pesante conseguito, sarebbe stata un’America più salda, un po’ più chiusa in se stessa, impegnata a ripartire dai suoi valori, più conservatrice anche rispetto alle ere Bush e perfino Reagan- Sbagliato a pensare che, con una presidenza annunciata come energica e meno “ideologica” (così sarebbe parso opportuno convergere visto che...