Sempre dal vertice dei super-ricchi, dell'1% del pianeta, però arrivano studi interessanti, che li condivida o meno, ma comunque interessanti e non da trasciurare in una distcussione sul domani dell'occupazione.
Così è interessante anche questo studio realizzato dal Wef in collaborazione con The Boston Consulting Group. Secondo Steve LeVine
"... Quasi 1 milione di americani vedrà le loro occupazioni svanire completamente entro il 2026 e dovrà addestrarsi per un cambiamento di carriera relativo o probabilmente non troverà lavoro ugualmente retribuito, secondo un rapporto del World Economic Forum e Boston Consulting.
In tutto, circa 1,4 milioni di americani perderanno il loro posto di lavoro nel cambiamento tecnologico nei prossimi otto anni, tra cui il 70% il cui tipo di lavoro sparirà. Senza nuove competenze, secondo il rapporto, 575.000 di loro - 41% - avranno o minuscole o nessuna possibilità di trovare altri lavori. Le donne possono essere colpite in modo sproporzionato".Ecco un grafico relativo rielaborato da Axios
Leggi qui
Guardando al mercato del lavoro, possiamo vedere dove si sono sviluppati i problemi. La disoccupazione giovanile ha iniziato a salire vertiginosamente fino al 24% nel 2013. Oggi, quasi un giovane su cinque in Europa è ancora in cerca di lavoro.
Inoltre in questa situazione i più giovani sono maggiormente esposti alle crisi finanziarie, la disoccupazione/sottoccupazione spinge i soggetti ai margini verso il lato della povertà, subiscono una minore protezione sociale. E ciò comporta anche una crescente esasperazione.
L'ascesa della cosiddetta economia "gig", e l'aumento dei contratti temporanei, hanno esacerbato il problema e ulteriormente ridotto la stabilità del lavoro, in particolare per i giovani. Purtroppo, poiché i giovani hanno perso un lavoro o sono riusciti a trovare solo il lavoro part-time, sono rimasti senza una sufficiente rete di sicurezza.
Commenti
Posta un commento