Jared Kushner con Ivanka |
La domanda sarà anche scomoda, ma è più che inquietante. Eppure attorno a questa domanda - e soprattutto alle possibili risposte - che si gioca non poco il futuro di Donald Trump. Il suo strettissimo collaboratore Jared Kushner, senior advisor nonché marito di Ivanka Trump a sua volta collaboratrice di punta del padre - sarebbe "sotto attenzione" da parte dell'Fbi che cerca di capire se e come la Russia ha influenzato le elezioni del novembre scorso.
A fare il nome di Kushner è stato il Washington Post che avverte bene come il genero di Trump non è indagato e non è accusato di alcunché di sbagliato ma è al centro delle attenzioni investigative. In particolare l'interesse dell'Fbi e del procuratore speciale Mueller si concentra su una serie di incontri ai primi di dicembre far lo stesso Kushner e l'ambasciatore russo Kislyak, colloqui a cui avrebbe preso parte anche Michael Flynn, l'ex consigliere per la sicurezza nazionale costretto alla dimissioni dopo aver negato di aver incontrato sempre i russi, parlando di questioni delicate come l'Ucraina. Flynn, al proposito, ha appena rifiutato di rispondere alla commissione del senato, ma sarà chiamato a deporre davanti all'analogo organismo della Camera. In altri colloqui Kushner e Flynn avrebbero incontrato anche altri alti personaggi russi come i vertice della banca destinataria delle sanzioni per il sostegno alle operazioni in Crimea. Ma i contatti con uomini del Cremlino risalirebbero anche a prima del voto, addirittura ad aprile.
Se per dicembre dallo staff di Trump si sottolinea che i contatti del transition team sono usuali, perché quegli incontri di aprile? Per discutere di cosa, per chiedere cosa? Ecco alcune delle domande che il procuratore speciale avanzerà anche se la principale sarà un'altra? Per chi agiva Kushner e in particolare Trump sapeva di questi contatti?
In early December, Kushner met in New York with the Russian ambassador to the United States, Sergey Kislyak, and he later sent a deputy to meet with Kislyak. Flynn was also present at the early-December meeting, and later that month, Flynn held a call with Kislyak to discuss U.S.-imposed sanctions against Russia. Flynn initially mischaracterized the conversation, even to Vice President Pence — ultimately prompting his ouster from the White House.
Kushner also met in December with Sergey Gorkov, the head of Vnesheconombank, which has been the subject of U.S. sanctions following Russia’s annexation of Crimea and its support of separatists in eastern Ukraine. (Washington Post)
Il nuovo consigliere per la sicurezza nazionale H.R. McMaster ha rifiutato qualsiasi commento ribadendo che non sarebbe preoccupato di un canale di comunicazione segreto con la Russia mentre Kushner da parte sua non ricorderebbe quegli incontri.
In response to the Reuters report, Kushner’s attorney, Jamie Gorelick, said Kushner did not remember any calls with Kislyak between April and November. “Mr Kushner participated in thousands of calls in this time period. He has no recollection of the calls as described. We have asked [Reuters] for the dates of such alleged calls so we may look into it and respond, but we have not received such information.” (The Guardian)
Secondo il New York Times i russi puntavano proprio su Flynn per influenzare Trump. Perché i russi avevano così fiducia nell'ex generale? perché avrebbe potuto premere su Trump? E quest'ultimo sapeva?
Intanto la Casa Bianca si prepara per una risposta più aggressiva all'ondata di rivelazioni, allestendo una war room, preparando un'agenda per un tour di Trump fra i suoi sostenitori e spiegare loro la "verità" sull'indagine e ingaggiando anche gli ex collaboratori più determinati della campagna elettorale.
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