30 marzo - 34esimo giorno. Non ci crede quasi nessuno. Anche se pubblicamente in Turchi, i negoziatori ucraini - e i turchi - preferiscono accentuare i passi avanti. Sebbene Mosca alla fine non confermi, sostenendo anzi che non è cambiato nulla.
La Russia, soprattutto per le perdite ingenti e i problemi di logistica, starebbe ripiegando da alcune posizioni, gli ucraini hanno ripreso il controllo di alcune città soprattutto nella regione di Kiev, parte dei reparti russi particolarmente colpiti hanno trovato rifugio e cure in Bielorussia. Sarà vero? Prevale lo scetticismo, in particolare dall'Occidente, nel dettaglio sulla volontà russa di allentare gli attacchi, volontà ribadita da un impegno a ridurre draticamente gli attacchi su Kiev. Russia-Ukraine Peace Talks Signal Progress, but No End to War Is in Sight - The New York Times Mosca nega i dubbi, conferma, poi cambia ancora idea. Anche se è possibile e credibile che rinuncerà per ora a tentare di prendere la capitale al fine di spostare più mezzi e più truppe - le migliori - verso il Donbass e su Mariupol giudicati gli obbiettivi strategici principali e necessari di questa fase del conflitto. Dopo si vedrà. Peace Talks May Be Little More Than Russian Tactics, Analysts Say - The New York Times . Per il momento, comunque, non molto varia sul terreno: ancora attacchi d'artiglieria e missilistici sulla capitale e attenzione sempre più concentrata sul sud-est.👉👉👉Intanto nella costante opera di disinformazione/controinformazione/mistificazione etc oggi la palma della migliore notizia/fake spetta 🕵 all'intelligence americana secondo la quale Putin, dopo essere stato male informato o informato dai suoi 007 con abbondanti errori della facilità di una invasione dell'Ucraina, ora sarebbe ancora tenuto distante dalla verità di come sta andando - o piuttosto non andando - la sua operazione speciale. A mettere in opera il "gioco" il cerchio magico dei suoi consiglieri. Vero oppure no? MahUkraine-Russia War News and Analysis: Live Updates - The New York Times
Dietro la trattativa. Le contraddizioni e i cambi di opinione continui, veri e presunti, della Russia sui vari tavoli dove si tenta di avviare una trattativa per trovare una via d'uscita diplomatica, rivelano in fondo il vero obbiettivo di Putin: far diventare Russia quella parte dell'Ucraina che occupa il sud-est del Pasese, Donbass, Mariupol e Odessa, ovvero impianti siderurgici, giacimenti fossili di materie prime, accesso al mare, infrastrutture. Lo farà grazie alla popolazione russofona che però non è tutta filo-Mosca. Anzi. Così per non correre rischi Putin fa deportare gran parte dei residenti rimasti e un po' alla volta li sostituirà con russi fedeli ed entusiasti, entusiasti soprattutto dei sostanziosi aiuti di Mosca. Poi scatterà il referendum che dirà sì all'annessione. A quel punto l'Ucraina sarà divisa in due o meglio, secondo Mosca, la nuova frontiera sarà spostata verso Nord. E i territori ex Ucraini non saranno più argomento sul tavolo diplomatico dove resterà la neutralità di Kiev, forse la sua adesione alla Ue e una parte di smilitarizzazione e naturalmente niente Nato. Così per non correre rischi di future rivendicazioni ucraine. Che ci saranno, alimenteranno la guerriglia. Se ne parlerà fra 20 anni o più in là ancora. Comunque dopo Putin, quando sarà. Ukraine says Russia forcibly relocates thousands from Mariupol over the border - The Washington Post
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