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The Wall Drama


Alla fine il presidente USA Donald Trump non è andato oltre lo show, la drammatizzazione di un caso centrale nella sua campagna elettorale. Nel suo discorso tv non ha annunciato il ricorso alla emergenza nazionale per costruire il muro al confine con il Messico. Ha detto che vi è un’emergenza umanitaria e di sicurezza, ha cercato di toccare le corde sensibili di chi è colpito dai destini del poveri che arrivano da sud, m a ha parlato al cuore dei suoi elettori soprattutto puntando sulla droga che passa per il confine, sul sangue delle vittime, ha sottolineato che più che chiudere fuori altri, un muro significa difendere chi si ama dentro. 
Nel complesso Trump ha cercato di alzare il tono della crisi, di salvaguardare il suo elettorato e cercare di scaricare le colpe dello shutdown sui Democratici che subito dopo il suo discorso, sempre in tv hanno replicato accusando il presidente di creare lui la crisi bloccando gli uffici pubblici.




Trump è davvero pronto a dichiarare lo stato d'emergenza al confine con il Messico per superare il no della Camera ai 5,7 mld necessari  alla costruzione di un'ulteriore parte della barriera anti migranti?
Secondo molti analisti e commentatori poteva essere questa la conclusione del braccio di ferro
che per ora ora costringe a casa da quasi tre settimane almeno 800 mila dipendenti delle agenzie federali a causa del blocco dei finanziamenti del budget: la Camera, ora in mano ai Dem infatti ha detto sì agli stanziamenti ma non ai soldi per il Muro di Trump.
Il punto di svolta poteva giungere nella notte in Europa - tre del mattino, le nove di sera negli Usa, ora del discorso tv del presidente (qui la diretta), - ma per altri opinionisti (il Washington Post, ad esempio) difficilmente sarebbe arrivato a una misura così estrema - e per nulla motivata sul piano reale - che potrebbe ritorcersi contro lo stesso presidente, più di quanto sta pagando in termini di popolarità e credibilità in conseguenza dello shutdown. 


Interpretando alcune dichiarazioni del vice Pence rese alla emittente Nbc Trump vorrebbe creare il caso, restando fermo nella sua convinzione che al confine vi è una crisi di sicurezza e umanitaria, ma vorrebbe sostenere il rafforzamento della barriera insieme a una serie di misure assistenziali, sanitari e tecnologiche per chi controlla il confine stesso e per chi vi è arrivato per cercare di superarlo. Un modo per non arrivare a un misura non facile - e potenzialmente pericoloso, come abbiamo detto, per lo stesso Trump - e per non rompere del tutto con il Congresso, visto che da uan sfida così aperta Trump avrebbe, in prospettiva e per i prossimi due anni di permanenza nella Studio Ovale, anche qui più da perdere. 
Dal canto loro anche i Dem rischiano sullo shutdown e per questo la speaker Nancy Pelosi - che parlerà con la collega del Senato Chuck Shumer sempre in tv dopo l'intervento  del presidente - hanno previsto una serie di leggi per consentire la riapertura di alcune agenzie.
"Pelosi has planned a new series of votes on a piecemeal reopening of the government, beginning with the Treasury Department and the Internal Revenue Service. This week’s votes will put Republicans in a particularly difficult position because they will spotlight the issue of whether millions of Americans will have trouble receiving their tax refund checks." (The Washington Post)
Il leader della maggioranza alla Camera Steny Hoyer ha detto che"c'è l''opportunità per ogni americano di vedere chi vuole aprire il governo e la nostra responsabilità non è quella di fare ciò che il presidente degli Stati Uniti ci dice di fare. La nostra responsabilità è di fare ciò che pensiamo sia nel migliore interesse del popolo americano e le operazioni efficaci ed efficienti del loro governo".

Ad ogni buon fine sempre il Washington Post ha predisposto una guida-fact checking sulle affermazioni che il presidente farà in diretta tv, un modo per analizzare se dati e circostanze sono vere o false.

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