T.U.M.
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CONFUSIONE SOTTO IL CIELO ITALIANO
Alla fine il nome del premier del governo 5Stelle-Lega è uscito, anzi confermato: Giuseppe Conte, giurista, cattedra di diritto privato a Firenze e alla Luiss, esperto in materie di diritto amministrativo. Il problema: nonostante le spiegazioni di Di Maio ("era nella squadra dei ministri che abbiamo presentato prima del voto, quindi è stato eletto anche lui da 11 milioni di italiani") sono pura propaganda. E l'irritazione al Quirinale è forte: sia per il forte "suggerimento" al presidente della Repubblica che per la figura del "terzo", uomo senza truppe e chiamato a eseguire il contratto firmato dai due leader, un mero esecutore quando invece la costituzione, art. 95, delinea bene l'autonomia del premier. La vicenda del governo, che sembrava in dirittura, s'ingarbuglia: Mattarella potrebbe ritardare, frenare, addirittura respingere il suggerimento e dara l'incarico a uno dei due leader, cosa che farebbe scoppiare il fragile accordo nonostante la colla del contratto. Intanto lo spread sale a 185, l'Europa attacca l'Italia e denuncia il pericolo del governo populista, le agenzie di rating iniziano il balletto sinistro.
CONFUSIONE SOTTO IL CIELO AMERICANO
Trump dopo un incontro con il vice procuratore generale Rod Rosenstein e del direttore dell'FBI Christopher Wray, attraverso la portavoce Sarah Sanders ha fatto sapere che l'ispettore generale del Dipartimento di Giustizia esaminerà "eventuali irregolarità con le tattiche del Federal Bureau of Investigation o del Dipartimento di Giustizia riguardanti la campagna di Trump". Aumenta dunque la pressione della Casa Bianca su Fbi e, più o meno direttamente, sull'inchiesta del Russiagate. Ma potrebbe essere un boomerang per la presidenza. La decisione tuttavia, mostra anche il livello di nervosismo che ha raggiunto l'ex tycoon, preoccupato di quanto è emerso finora e potrebbe ancora venire alla luce. La scorsa settimana Trump aveva denunciato la presenza di un informatore nello staff della campagna elettorale.
Alla fine il nome del premier del governo 5Stelle-Lega è uscito, anzi confermato: Giuseppe Conte, giurista, cattedra di diritto privato a Firenze e alla Luiss, esperto in materie di diritto amministrativo. Il problema: nonostante le spiegazioni di Di Maio ("era nella squadra dei ministri che abbiamo presentato prima del voto, quindi è stato eletto anche lui da 11 milioni di italiani") sono pura propaganda. E l'irritazione al Quirinale è forte: sia per il forte "suggerimento" al presidente della Repubblica che per la figura del "terzo", uomo senza truppe e chiamato a eseguire il contratto firmato dai due leader, un mero esecutore quando invece la costituzione, art. 95, delinea bene l'autonomia del premier. La vicenda del governo, che sembrava in dirittura, s'ingarbuglia: Mattarella potrebbe ritardare, frenare, addirittura respingere il suggerimento e dara l'incarico a uno dei due leader, cosa che farebbe scoppiare il fragile accordo nonostante la colla del contratto. Intanto lo spread sale a 185, l'Europa attacca l'Italia e denuncia il pericolo del governo populista, le agenzie di rating iniziano il balletto sinistro.
CONFUSIONE SOTTO IL CIELO AMERICANO
Trump dopo un incontro con il vice procuratore generale Rod Rosenstein e del direttore dell'FBI Christopher Wray, attraverso la portavoce Sarah Sanders ha fatto sapere che l'ispettore generale del Dipartimento di Giustizia esaminerà "eventuali irregolarità con le tattiche del Federal Bureau of Investigation o del Dipartimento di Giustizia riguardanti la campagna di Trump". Aumenta dunque la pressione della Casa Bianca su Fbi e, più o meno direttamente, sull'inchiesta del Russiagate. Ma potrebbe essere un boomerang per la presidenza. La decisione tuttavia, mostra anche il livello di nervosismo che ha raggiunto l'ex tycoon, preoccupato di quanto è emerso finora e potrebbe ancora venire alla luce. La scorsa settimana Trump aveva denunciato la presenza di un informatore nello staff della campagna elettorale.
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