La California va alla guerra con Trump. E ci va salendo in auto. Un'auto pulita. Quella che vuole rispettare gli standard sulle emissioni come voluto all'epoca di Obama, standard che ora l'amministrazione vorrebbe cambiare in quanto giudicati dall'Epa - l'agenzia per la protezione ambientale - l' "troppo rigidi e vincolanti" per le aziende automobilistiche. Così il procuratore generale della California Xavier Becerra sta lanciando una causa contro il governo federale. W altroi sedici Stati più il distretto di Columbia si sono schierati con la California e sono pronti afare lo stesso.
Questa che si annuncia come una delle contrapposizioni più forti tra potere federale del presidente e gli Stati vuole contrastare la volontà dell'Epa di riscrivere i limiti sulle emissioni di biossido di carbonio. Becerra ha negato di voler scatenare una guerra contro Trump, ma ha detto che la posta è troppo alta "per le nostre famiglie, la nostra salute e il pianeta". Obama aveva mantenuto gli standard Epa e ribadito che erano corretti, il tutto deciso una settimana prima dell'insediamento del nuovo presidente che, nel marzo scorso, sulla pressione delle case costruttrici di auto ha dato loro ragione annunciando la revisione.
Becerra, annunciando il ricorso in forza dell'autorità di decisione statale sulla qualità dell'aria ottenuta fin dal 1970, era affiancato anche dal governatore californiano, Jerry Brown che ha detto :
"Pruitt and I suppose his boss Mr. Trump, they want people to buy more gas, to create more pollution. The fires, the rising sea levels, the mudslides” and other “turmoil that’s going to come about -- this is real stuff. If Pruitt and Trump don’t get it, they need to go.”
Il problema, al di là del contenzioso legale, è che la scelta californiana - sesta economia mondiale, tra l'altro - e e degli altri Stati decisi a mantenere standard più alti e a decidere in proprio su questo è che tutti insieme rappresentando il 43% delle vendite di auto nuovo negli Stati Uniti, sostiene Bloomberg. E sempre Bloomberg riporta i critici secondo i quali una revisione in questoi momento metterebbe l'industria dell'auto americana in condizioni di maggiore debolezza rispetto alle scelte e quindi ai modelli dell'industria europea e cinese.
Sempre Bloomberg riporta il parere del professore Dan Sperling, docente di trasporti all'Università della California:
"You’re going to back off from investing in the most advanced technologies just at the time the European and Chinese companies have their pedal to the floor. The U.S. is on the verge of ceding its leadership in the global auto industry”The New York Times
Herald Times
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