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TumPost Diary May 13, 2018

TumPost Diary

PARIGI. Il terrorismo colpisce ancora l'Europa. E ancora una volta la Francia e Parigi. UN terrorista islamico ha colpito cinque passanti, uccidendone uno e ferendone altri quattro prima di essere abbattuto dalla polizia. L'attacco è avvenuto nel cuore della capitale, nei pressi dell'Opera. L'episodio riporta in alto l'allarme in Europa in particolare nei Paesi in prima linea nella guerra contro il sedicente Califfato. Ma riapre la discussione sulle misure di sicurezza nelle città, la prevenzione - e su questo i servizi segreti francesi hanno mostrato più volte falle o trascuratezze -, sul ruolo dei giovani  di origine araba o comunque di fede islamica nati in Occidente, sui migranti, sul ritorno del foreign fighters. E sulla nostra libertà in tempi di terrorismi fai-da-te.

USA. In America la Casa Bianca rifiuta di scusarsi con il senatore repubblicano John McCain per le frasi offensive, legate alla sua malattia, pronunciate da un'assistente di Trump. Senza vergogna. McCain, seppure malato, non risparmia di far pesare la sua autorevolezza. Ad esempio quando ha invitato i repubblicani a non far passare l'ultima nomina di Trump, quella del capo della Cia, in quanto Gina Haspel avrebbe condiviso le pratiche di tortura durante gli interrogatori all'epoca delle rendition e a tutt'oggi si rifiuta di prendere in considerazione una revisione sullo stesso tema e di fare chiarezza.

ITALIA.  Proseguono le trattative fra Lega e M5s. Questi ultimi cercano di vincere le resistenze interne, dell'ala sinistra, di chi si sente a disagio con Salvini e teme che la politica aggressiva e populista di quest'ultimi finisca per svuotare il bacino di protesta dei Cinquestelle. Per ora - ieri l'incontro al Pirellone -sono stati messi a punti una ventina di punti, su molti dei quali però non c'è ancora accordo. Così come manca un'identità condivisa del premier da dare a Mattarella. Impressioni: il governo potrebbe anche non nascere, troppe le diffidenze e le dirigenza checché se ne pensi. Ma se nasce il premier "terzo" dovrà passare il tempo a cercare di non perdere il sostegno dei partiti non suoi per riuscire a portare avanti i punti del programma. Sarà comunque una partita complessa. Il voto in autunno potrebbe non essersi allontanato troppo. E i mercati molto probabilmente non avranno pazienza fino ad allora, soprattutto con flat tax e spese senza copertura effettiva. E poi è tornato il fattore B. Berlusconi è candidabile, presto tornerà in Senato ma soprattutto potrebbe essere tentato di affrontare di nuovo il voto, convinto di prendere più consensi. Così Salvini potrebbe tornare  appieno in un centrodestra magari diventato maggioritario.




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  Photo by  Abhinav Bhardwaj  on  Unsplash Rieccomi… felice di rivedervi. Grazie per aver letto Umberto’s Substack! Iscriviti gratuitamente per ricevere nuovi post e supportare il mio lavoro. Iscritto Dove eravamo rimasti? (Per usare una famosa frase conseguente a un enorme errore giudiziario consumato in Italia negli anni 80). Eravamo rimasti alla rielezione di Donald Trump alla Casa Bianca, E alle previsioni sui ciò che sarebbe succo. Ebbene, abbiamo sbagliato tutti. Sbagliato a pensare che sarebbe stata una presidenza simile al Trump 1, magari temperata dalla esperienza e dall’età del soggetto. Sbagliato a pensare che, grazie al suffragio pesante conseguito, sarebbe stata un’America più salda, un po’ più chiusa in se stessa, impegnata a ripartire dai suoi valori, più conservatrice anche rispetto alle ere Bush e perfino Reagan- Sbagliato a pensare che, con una presidenza annunciata come energica e meno “ideologica” (così sarebbe parso opportuno convergere visto che...