Cosa è successo?
Ma intanto i giudizi divergono anche se Trump cerca di approfittarne sostenendo che il Memo lo scagiona completamente sul caso Russiagate. Una dichiarazione che rischia di far perdere di vista contenuto e genesi del documento, due elementi che analizzati a fondo potrebbero rivelarsi e trasformare il documento stesso in un boomerang per la presidenza.
Con il Nunes Memo Trump vince
La sorpresa del Nunes Memo
Ma il Nunes Memo potrebbe anche rivelarsi un disastro nelle sue rivelazioni. Troppi i punti deboli, lo stesso Nunes è abbastanza discusso per costituire una valida alternativa accusatoria rispetto al lavoro del procuratore speciale Mueller. Però, anche se Trumplo lo ha rilasciato senza approfondire troppo la questione della sicurezza e delle rivelazioni delicate, il Memo potrebbe raggiungere lo scopo per il quale è stato elaborato: appoggiare la base repubblicana, già all'83 per cento convinta che l'indagine sul Russiagate sia una "caccia alle streghe", che non ci sono elementi per mettere in difficoltà il presidente e in questo modo produrre una pressione indiretta sui parlamentari del Gop che devono prendere in esame le valutazioni del procuratore speciale.
Il WaPo avanza i dubbi
Cosa c'è e cosa non c'è nel Memo
Anche POLITICO parla di "disastro" e molti repubblicani riconoscono che non solo il memo non smonta le indagini di Mueller, ma alla fine potrebbe finire per avvalorarle. In particolare Il documento spiega che l'indagine dell'FBI non è cominciata con il dossier controverso - finanziato dai democratici e commissionato dall'ex funzionario dell'intelligence britannica Christopher Steele - ma dopo che alcuni funzionari australiani avevano avuto alcuni indizi dei possibili rapporti/influenza dei russi sul voto attraverso stretti contatti con il team di Trump e con le persone a lui più vicine, indizi suggeriti dal responsabile della campagna elettoraledi Trump George Papadopoulos durante un incontro del tutto casuale nell'aprile 2016 .
Chi è più drastico e accusa Trump di aver riportato gli Usa nel periodo più nero della "caccia alle streghe" dai tempi di McCarthy è Carl Bernstein, uno dei due reporter del Washington Post che scoprirono il caso Watergate.
Ecco cosa dice Bernstein
Non meno tenero è l'ex capo della Cia Leo Panetta secondo cui, come ha detto in un'intervista alla Cbs, un comportamento del genere non ha precedenti e la spregiudicatezza di Trump e dei repuubblicani, terrorizzati che l'inchiesta di Mueller vada avanti, rischia di provocare gravissimi danni al Comitato Intelligence della Camera e sulle informazioni classificate.
"I think, I think the release of this memo is going to do some very serious damage, damage to the intelligence committee and the bipartisanship that is necessary in order to do oversight of classified information – damage because the president and the Congress now have a position of distrust with the Justice Department and the FBI – damage to the FISA process which has been important to our national security, and all of this sends a terrible message to our allies who are going to worry about sharing classified information that is so easily released as part of this political effort, and it's also frankly going to encourage our enemies who will see this as a breakdown in our national security process." (Cbs News)
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