Nancy Pelosi |
NEWS. La Camera ha approvato, quattro ore dopo il Senato il budget che aumenta di 560 mld, sfondando il limite imposto. Il via libera è arrivato grazie a un accordo bipartisan con i Democratici, ma questo ultimi, soprattutto alla Camera sulle ore della leader Nancy Pelosi, in larga parte hanno votato contro, mentre i loro colleghi del Senato hanno in buona parte rispettato l'intesa. Ma tanti dubbi sono emersi anche tra i Repubblicani e c'è anche fra questo ultimi che si è messo di traverso rallentando i lavori Trump ha esultato per i maggiori fondi per la Difesa, i Dem sono soddisfatti per le concessioni sul sociale e la sanità. Ma l'ala più liberal dei Dem lamenta la mancata inclusione del prolungamento del DACA per i Dreamers, per i quali c'è solo un impegno a una riforma dell'immigrazione. (Leggi qui)
La Casa Bianca ha fatto capire che vuole andare verso una soluzione del caso dei Dreamers, i circa 800 mila figli di chi è arrivato illegalmente sul suolo americano. Trump ha cercato di scambiare il prolungamento del programma di protezione DACA approvato da Obama nel 2012 con il via libera dei Dem alla costruzione del Muro al confine messicano.
Non c'è riuscito e adesso la soluzione messa sul tappeto potrebbe essere quanto di abbietto ci possa essere: una discriminazione bella e buona che confermi la cittadinanza, ma solo per chi ha le possibilità . Lo dice il disegno di legge repubblicano secondo il quale, per converso, i Dreamers a basso reddito sarebbero equiparati a una sorta di criminali.
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Ma non è tutto. Il problema adesso è che siamo alle porte - entro venerdì - di un nuovo shutdown, il blocco del governo federale, delle principali agenzie e degli uffici con alcune eccezioni per la sicurezza, la difesa e i servizi essenziali. Il nodo è ancora il rinnovo dei permessi ai Dreamers - sono circa 800 mila - provvedimento chiave di cui si sarebbe discusso (ma era un modo per dire che si sarebbe trovata una soluzione positiva per questi figli di clandestini) in base a un accordo raggiunto al Senato a metà gennaio, dopo tre giorni di shutdown, tra Repubblicani e Democratici.
Trump ha dato un segnale, ma la faccenda si è ingarbugliata a causa di un passaggio da supermassimi: un incremento del budget attorno ai 500 mld di dollari in due anni, una cifra che comprende le spese discrezionali dell'esecutivo e che va ben al di sopra anche di quanto il presidente aveva chiesto per le forze armate. Bene, su questo aumento, che infrange la legge del 2011sul controllo dei bilanci federali, i leader del Congresso hanno trovato un'intesa bipartisan, con i Dem contenti per nuovi fondi per trasporti, risorse idriche, ma anche per il prolungamento dell'assicurazione sanitaria fino al 2028 per i bimbi delle famiglie a basso reddito - CHIP - e per nuovi finanziamenti ai centri sanitari.
Tutto ok dunque? Non proprio, perché in quell'intesa non ci sono i Dreamers e perché l'idea di andare a sforare un bilancio federale che , con la riforma fiscale che ridurrà di 1,5 trilioni le entrate nei prossimi anni, il deficit rischia di salire repentinamente e il debito sforare ogni tetto previsto. Una cosa che non piace a molti repubblicani e neppure ai Dem i quali, inoltre, lamentano l'assenza nell'intesa del prolungamento del DACA. Così la Camera, con la speaker della minoranza Nancy Pelosi, protagonista di un intervento record per lunghezza al fine di bloccare alcune deliberazioni, si appresta a tener duro. Anche a costo di un altro, e stavolta più lungo, shutdown.
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