Di cosa si tratta non è un mistero: le presunte rivelazioni secretate a colpi di dollari di una ex pornostar e di una playmate, sul fatto di avere avuto una relazione con Donald Trump quando era ancora un tycoon, ben prima di pensare a diventare presidente degli Stati Uniti. Il dato personale peggiore è che queste due relazioni sarebbero avvenute mentre il futuro presidente era già sposato con Melania. I primi effetti di queste rivelazioni si sono avute, appunto, sul piano personale: la first lady a gennaio è sparita per una quindicina di giorni e ha disertato il vertice del Wef di Davos.
Il guaio grosso per Trump presidente va oltre i problemi personali, ovviamente. La questione è nel tentativo che avrebbe fatto lo staff del futuro presidente per tacitare le ragazze coinvolte nello scandalo personale, convincendole a non parlare per non danneggiare la campagna del miliardario. Attivo in questo senso - quasi un reo confesso - è stato l'avvocato di Trump, Michael D. Cohen. Secondo quanto ammesso in parte, lui stesso avrebbe versato 130 mila dollari a Stormy Daniel - nome d'arte di Stephanie Clifford - stella del cinema porno
Intervista a Stormy Daniels sulla Cnn |
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Il problema che sta emergendo, al pari di quanto è accaduto in una singolare sequenza di similitudini in Italia con Silvio Berlusconi, però è molto grave in America: in primo luogo per la natura delle relazioni di Trump e delle ricadute sul suo elettorato più conservatore e meno "machista", soprattutto quello religioso, e sulle donne; poi - ed è questo il peccato più grave ma anche un reato non di poco conto - il tentativo di insabbiare le vicende del passato con l'uso del denaro, tentativo fatto e rivendicato dlal'avvocato Cohen e il sospetto, se non la convinzione, che dietro al legale vi fosse la volontà esplicita del presidente. Intuibile, fin troppo, ma più complessa da provare. Tuttavia, anche senza profili penali, in tempi di scandalo Weinstein e di #MeToo, l'intera vicenda rischia di appannare e non poco la popolarità e la considerazione sul presidente.
La vicenda potrebbe essere solo all'inizio nonostante le smentite della Casa Bianca. Infatti in entrambi i casi le due donne si ritengono libere dall'obbligo di riservatezza profumatamente pagato e potrebbero svelare particolari e circostanze molto imbarazzanti per un presidente, presidente al quale non si perdona nulla. L'effetto sarebbe devastante, pur senza dubbio negato a livello ufficiale. Potrebbe però, unita agli altri elementi più seri e complessi, essere la goccia che fa traboccare il vaso, seppure confinata a una sfera per metà privata. Una prospettiva che nell'anno del Midterm è vista con terrore dai repubblicani già alle prese con il compito di fronteggiare gli altri fonti aperti di Trump.
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