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Trump, you' re fired!


Avanti un altro.Adesso è toccato al Segretario di Stato Rex Tillerson cadere sotto la mannaia twittatrice e compulsiva del presidente degli Stati Uniti. Chi sarà il prossimo? I bookmaker americani scommettono sugli ex generali, su John Kelly, capo dello staff, e su Herbert R McMaster consigliere per la sicurezza nazionale e sul segretario alla Giustizia Jeff Sessions.
In un delirio di onnipotenza e devastante volontà di un superIo che non prevede ostacoli ai propri sentimenti e alle proprie pulsioni. Negli affari come in politica. Ma se nel primo comparto i danni possono essere anche limitati alle aziende e a chi ci lavora (!) nel secondo, soprattutto se si parla di Stati Uniti, le conseguenze possono essere gravissime per l'intero pianeta e per la pace mondiale.

A chi toccherà ora?

Trump si affida alla Cia, Mike Pompeo arriva a Foggy Bottom e il suo posto è preso da un'altra dura, Gina Haspel, finita nei guai per il centro di detenzione e interrogatori segreto in Thailandia dove si operava con metodi "poco ortodossi", in pratica torturando, dopo l'11 settembre e nell'ambito delle operazioni di rendition. La Haspel era la responsabile del centro thailandese e quando si cominciò ad avere notizie su ciò che accadeva la Haspel avrebbe cercato di distruggere i video e i rapporti che provavano quanto era avvenuto. La donna fu dirottata da un'altra parte, ma si sa sa, era l'epoca Obama...
Come e perché sia avvenuta l'espulsione di Tillerson, non è troppo difficile capirlo. Fin dal suo insediamento Tillerson - proveniente dal settore petrolifero, ex amministratore della ExxonMobil e quindi gran custode dei rapporti d'affari e di ringraziamento per gli appoggi alla linea  anti-ecologista di Trump - non è mai stato un falco. La linea che ha seguito era quella del passato, anche repubblicano: moderata, multilaterale, attenta agli equilibri con i vecchi alleati europei e mediorientali, ma anche consapevole dei danni combinati dall'America dopo l'11 settembre. Una linea decisamente non condivisa da Trump che , in pratica, ha fin da subito esautorato il suo uomo per assumere su se stesso la guida della politica estera Usa. Con tutta probabilità a far deflagrare i rapporti è stato il rapporto con l'Iran del post accordo sul nucleare. Trump, allineato con Israele e con l'Arabia vede l'Iran un pericolo costante e la campagna in Siria, al di là della convenienza iniziale sulla strategia anti Isis, ha finito per dargli ragione mostrando sul terreno l'allargarsi del potere di Teheran e delle sue truppe, adesso troppo vicine a Israele.  Leggi qui

Ma The New Yorker ha un'altra tesi e forti elementi a sostegno: che Tillerson sia stato cacciato dopo aver criticato la linea sulla Russia:
"On Monday, Rex Tillerson, the departing Secretary of State, cut short a visit to Africa to fly back to Washington. Before he left, he remarked that the nerve-gas attack recently carried out on a former Russian spy in Salisbury, England, was a “really egregious act,” but he also said it wasn’t entirely clear who was responsible. (...)
“There is never a justification for this type of attack—the attempted murder of a private citizen on the soil of a sovereign nation—and we are outraged that Russia appears to have again engaged in such behavior,” Tillerson’s statement said. “From Ukraine to Syria—and now the UK—Russia continues to be an irresponsible force of instability in the world, acting with open disregard for the sovereignty of other states and the life of their citizens. We agree that those responsible—both those who committed the crime and those who ordered it—must face appropriately serious consequences. We stand in solidarity with our Allies in the United Kingdom and will continue to coordinate closely our responses.” (The New Yorker)



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