La realtà del lavoro negli States è diversa da quanto la maggior parte degli europei pensa, ma paradossalmente anche molto simile. Perché questa contraddizione?
La verità che da questa parte dell'oceano emerge con fatica, o è nascosta proprio, è che metà dei lavoratori americani guadagnano poco, troppo poco o meglio in questi anni di crisi hanno perso una fetta di reddito non indifferente. Ciò altro non è che il fenomeno della progressiva riduzione e in certi casi sparizione, della classe media.
La storia illustrata nel pezzo del Washington Post è esemplare di una realtà americana che sfugge ai nostri stereotipi sovente basata sulle vicende veicolate dall'industria dello spettacolo di Hollywood.
Contemporaneamente accade che, con in Europa e in Italia, ci sia una barriera apparentemente incomprensibile fra posti di lavoro disponibili e disoccupati, Oggi negli Stati Uniti i primi sono circa 6,2 milioni, i secondi 7 milioni. Eppure i due mondi non si incontrano e non si elidono. Perché?
Una spiegazione la trovate qui
La risposta sta nei salari e nelle progressiva resistenza cui si assiste anche negli Usa a rifiutare lavori in orari o giorni poco apprezzati (fine settimana, la domenica, di notte), particolarmente stressanti o che non sono adeguatamente retribuiti in base alla complessità del compito, anche se si tratta di occupazioni a basso livello di specializzazione. Cosa accade allora? Che con sempre maggiore frequenza si fa ricorso ai robot oppure le aziende vorrebbero rivolgersi agli immigrati, con il problema però, appena insorto, della politica nettamente contraria della presidenza Trump.
Le aziende stesse però lamentano anche la scarsa preparazione dei lavoratori e ne mettono in discussione la scarsa "fedeltà".
La risposta di chi cerca un'occupazione ma non accetta quelle offerte dalla aziende è la richiesta di un maggior salario.
"When businesses give this anecdotal evidence that they can’t find the workers they want, the first thing I would ask them is: Have you increased your pay?" says economist Elise Gould of the Economic Policy Institute, a liberal think tank.Le aziende non alzano i salari e vorrebbero più applicazione e maggiore attaccamento. Ma la strada sembra quella sbagliata anche perché il livello dei salari per la metà della tipologia dei posti di lavoro che dovrebbe fra incontrare offerta e domanda, si annuncia inferiore a 25 mila dollari annui. Inoltre nella ricerca dei lavoratori spesso dalle aziende arriva un comportamento che discrimina in base alla razza, al sesso e all'età. Fattori che non è sempre semplice denunciare come ostativi perché vengono celati in molti modi.
E negli altri Paesi? Secondo una ricerca de The Guardian nelle principali nazioni si è acuita la distanza fra anziani e giovani in tema di reddito, a vantaggio - naturalmente - dei primi.
E in Italia? Peggio degli altri. Basta leggere questa inchiesta o questa affermazione del Fmi
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