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Consigliere per il Caos Nazionale



Alla fine ce l'ha fatta e ha trovato l'uomo che si sacrificherà: Trump ha nominato il generale a riposo H. R. McMaster nuovo consigliere per la sicurezza nazionale al posto del dimissionario Michael Flynn. Trump ha definito McMaster un uomo di tremendo talento e tremenda esperienza 


L'incarico di consigliere per la sicurezza nazionale (Nsc) è sempre stato fra i più difficili per qualsiasi amministrazione Usa. Ma mai come in questo momento. Anzi, dopo l'abbandono di Michael Flynn
, a causa dei suoi rapporti con la Russia e delle telefonate inappropriate quando il nuovo presidente non era ancora insediato, l'individuazione di un nuovo candidato è diventata quasi una mission impossible. Il presidente Trump sta vagliando nuovi nominativi e lo ha fatto anche in questo weekend nel ritiro dorato di Mar-a-Lago a Palm Beach in Florida. Ma la sensazione è di uno sbandamento totale con ricadute ancora incalcolabili sui principali dossier interni e soprattutto internazionali. A complicare il tutto è intervenuto il no dell'ammiraglio in pensione Robert Haward, ufficialmemte per motivi personali. Ma dietro il diniego è emersa la preoccupazione del sostituto di Flynn sulla sua effettiva autonomia di movimento e sulla possibilità di avere un rapporto stretto con il presidente. E ciò a causa del ruolo sempre più pressante e invadente del consulente strategico  Steve Bannon - l'ex ceo del sito Breitbart noto per le sue posizioni di estrema destra, razziste e quasi apertamente fasciste - addirittura introdotto nel consiglio per la sicurezza nazionale nonché per  la posizione del genero di Trump Jared Kushner che ha nelle sue mani perfino i delicatissimi dossier mediorientali.
In questa situazione è difficile che qualcuno accetti a cuor leggero, senza avere garanzie piene sulla titolarità effettiva del suo incarico e sulla possibilità di fare riferimento direttamente al presidente, come del resto è sempre avvenuto. C'è una sovrapposizione di responsabilità, si fa notare in ambienti vicini al Partito Repubblicano, il nuovo consigliere rischia di avere competenze formali, mentre quelle effettive sono in "comproprietà" con gli altri attori. Altri funzionari parlano di un clima di maldicenza e pugnalate alle spalle e di non essere secondi a Bannon e Kushner: un nodo complesso e quasi impossibile da sciogliere senza cambiamenti consistenti nella gestione della West Wing.
"Io ho avuto libero accesso e diretto al presidente ogni volta che ho sentito che era necessario", ha sottolineato Nicholas Rostow, top legal sia con Colin Powell e con Brent Scowcroft quando costoro hanno servito rispettivamente sotto George W. Bush e  Ronald Reagan.
Lo staff, centinaia e centinaia di vecchi ed esperti funzionari, è sotto choc. Anche perché l'impressione è che il presidente non abbia veramente idea dell'importanza e del lavoro delicato che il consigliere per la sicurezza nazionale deve esercitare e il ruolo determinante che questa figura ha nei momenti di crisi internazionali. In più lui stesso non praticamente alcuna esperianza in campo internazionale.
Secondo il sito Politico un ex alto funzionario dell'amministrazione di George W. Bush che sostenuto, dietro la garanzia dell'anonimato, che "nessuna persona seria dovrebbe accettare quell'incarico, è una ricetta per il disastro". Così forse non è un caso che l'ex generale e comandante delle forze Usa in Afghanistan David Petraeus, finora indicato come il più accreditato successore di Flynn, sia in caduta. In questo momento stanno salendo le quotazioni dell'ex generale Keith Kellogg, già consigliere per Trump durante la campagna elettorale e superiore di Flynn, ma Trump ha frenato dicendo che ha altri nomi da esaminare.
Intanto il clima si deteriora giorno dopo giorno. Centinaia di funzionari sono di fatto paralizzati nell'attesa, anche quelli che gestiscono le pratiche più delicate del medio Oriente e dell'Europa: molti temono il licenziamento, altri hanno già abbandonato e si tratta in gran parte di altissimi esperti che ora devono confrontarsi con ciò che un funzionario ha descritto così a Politico:
“Right now it is apocalyptic. These are people who have been doing this for years who are professionals and who know how the system works. And now there is this complete lack of competence and understanding of the system and complete lack of desire to learn it, if not outright hostility.” 










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