La storia dell'attentato in Svezia (mai avvenuto) fa ancora ridere. E altre battute-verità alternative verranno e faranno ridere di nuovo, di più il mondo. O piangere.
Perché bisogna stare attenti ad abbandonarsi a una sorta di compiacimento per la palese incapacità di Donald Trump di governare e affrontare in maniera seria e concreta i problemi del mondo. dal punto di vista dell'America, ovviamente.
Le verità-alternative del trumpismo e il cinismo evoliano di Steve Bannon dovranno far preoccupare invece. Perché guerre, conflitti, tragedie sono scoppiati per molto di meno. I drammi dei singoli sono però già reali: basta chiedere a chi negli States non ha la carta verde, è immigrato fuori dalle regole e fuori dalle regole lavora, studia, vive da decenni, si è fatto una famiglia, si è inserito nelle comunità. Su tutti costoro e su molti altri incombono i rastrellamenti di polizia - già iniziati -, le discriminazioni e le violenze istituzionali - anche queste già in piena attuazione -, ma anche i 100 mila uomini della Guardia nazionale che un documento firmato dal capo della Homeland Security John Kelly e scovato dall'Associated press ipotizza nell'ambito delle operazioni connesse al prossimo "Muslim ban".
Ma non siamo che solo all'inizio. La tempesta si annuncia con grosse nubi, però è ancora lontana, abbastanza almeno. Perché per avere un'idea di cosa vorrebbe fare Trump - se glielo consentiranno (vedere i dubbi crescenti anche in ambienti che dovrebbero essere vicini alla destra come in questo caso di un analista della Cia), a partire dal Partito Repubblicano che lo sopporta sempre meno e vede il disastro futuro avvicinarsi a grandi falcate - basta dare un'occhiata qui a 663 promesse, idee e proposte che il miliardario ha sparso a grandi mani durante la sua campagna elettorale. E probabilmente ne è sfuggita qualcuna.
Perché bisogna stare attenti ad abbandonarsi a una sorta di compiacimento per la palese incapacità di Donald Trump di governare e affrontare in maniera seria e concreta i problemi del mondo. dal punto di vista dell'America, ovviamente.
Le verità-alternative del trumpismo e il cinismo evoliano di Steve Bannon dovranno far preoccupare invece. Perché guerre, conflitti, tragedie sono scoppiati per molto di meno. I drammi dei singoli sono però già reali: basta chiedere a chi negli States non ha la carta verde, è immigrato fuori dalle regole e fuori dalle regole lavora, studia, vive da decenni, si è fatto una famiglia, si è inserito nelle comunità. Su tutti costoro e su molti altri incombono i rastrellamenti di polizia - già iniziati -, le discriminazioni e le violenze istituzionali - anche queste già in piena attuazione -, ma anche i 100 mila uomini della Guardia nazionale che un documento firmato dal capo della Homeland Security John Kelly e scovato dall'Associated press ipotizza nell'ambito delle operazioni connesse al prossimo "Muslim ban".
Ma non siamo che solo all'inizio. La tempesta si annuncia con grosse nubi, però è ancora lontana, abbastanza almeno. Perché per avere un'idea di cosa vorrebbe fare Trump - se glielo consentiranno (vedere i dubbi crescenti anche in ambienti che dovrebbero essere vicini alla destra come in questo caso di un analista della Cia), a partire dal Partito Repubblicano che lo sopporta sempre meno e vede il disastro futuro avvicinarsi a grandi falcate - basta dare un'occhiata qui a 663 promesse, idee e proposte che il miliardario ha sparso a grandi mani durante la sua campagna elettorale. E probabilmente ne è sfuggita qualcuna.
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