della politica d'assalto e spregiudicata attuata dall'attuale inquilino della Casa Bianca alle prese con le battute finali della campagna elettorale di Midterm.
Cosa succede? Accade che decine di cittadini e piccole milizie private stanno rispondendo alla sorta di "appello" lanciato da Trump nei giorni scorsi quando ha denunciato il pericolo dell'"invasione" da parte delle carovane di migranti del Centroamerica in marcia verso il confine sud degli Stati Uniti attraverso il Messico. Trump ha parlato di gruppi criminali e combattenti mediorientali infiltrati tra le famiglie, le donne e i bimbi della carovana, distante ancora molto dal confine va sottolineato. Le sue parole per difendere l'ordine e il Paese da questa "invasione"sono state interpretate da queste milizie locali, in Texas soprattutto ma anche da altri Stati vicini - un paio di volontari sarebbero arrivati per fino dal Canada - come una chiamata alle armi. E questi gruppi, armati come lo consente la Costituzione Usa, si stanno organizzando con tende e attrezzature per portarsi verso il confine e "dare una mano alla polizia e all'esercito a contenere l'invasione", come hanno fatto sapere.
A parlarne è stato il Washington Post che ha raccolto molte testimonianze di questi cittadini.
“We’ll observe and report, and offer aid in any way we can,” said Shannon McGauley, a bail bondsman in the Dallas suburbs who is president of the Texas Minutemen. McGauley said he was preparing to head for the Rio Grande in coming days. “We’ve proved ourselves before, and we’ll prove ourselves again,” he said. The Texas Minutemen, according to McGauley, have 100 volunteers en route to the Rio Grande who want to help stop the migrants, with more likely on the way.“I can’t put a number on it,” McGauley said. “My phone’s been ringing nonstop for the last seven days. You got other militias, and husbands and wives, people coming from Oregon, Indiana. We’ve even got two from Canada.” (The Washington Post)I volontari, armati, si accamperanno nei pressi del Rio Grande e non è ancora chiaro fino a dove e come si potrà esplicare la loro volontà di collaborazione con le guardie di frontiera, la polizia e l'esercito - ovvero i 15 mila uomini inviati da Trump - quando arriveranno le carovane dei migranti. Secondo una di queste organizzazioni, il Minuteman Project, (che risale alla Rivoluzione americana) i volontari collaboreranno segnalando l'ingresso illegale di migranti. Ma al tempo stesso l'associazione sottolinea che i volontari potranno essere armati, come prevede e consente la Costituzione.
"... the Minuteman Project spokesperson said that while the organization is “always looking to have a better security and immigration program in the United States,” Trump has “shown he is fighting to keep those efforts moving in the right direction.”
In its call to action for supporters to make their way to the southern border, the Minuteman Project tells members: “Remember, defending your nation’s sovereignty and its heralded stature as ‘a nation of laws’ does not make you a racist, a bigot, a xenophobe, a Nazi, a fascist… or any of the various epithets commonly used by our adversaries to falsely deface our patriotic virtue. “The real fascists and xenophobes are those who openly hate us because we love our country just as we love our families and our communities," (Newsweek)
Le iniziative che si moltiplicano stanno però preoccupando proprio le autorità che temono "incidenti" e il successivo dilagare della polemica e l'esplodere della tensione sociale. Gli esperti militari intanto calcolano che solo una piccola parte dei circa 7 mila migranti della principale colonna in marcia arriveranno al confine, non più del 20%. Lo ricorda sempre Newsweek che ha scovato documenti riservati del Dipartimento della Difesa e della Sicurezza Nazionale dove l'intelligence prepara la strategia per fronteggiare la possibile infiltrazione di gruppi criminali e trafficanti di droga o esseri umani, ma dall'altro evidenzia la possibile presenza di circa 200 membri delle milizie, alcuni dei quali arrivano a depredare i depositi della Guardia nazionale.
I rapporti ricordano che proteste pacifiche si sono sempre tenute nei pressi del confine, da parte di gruppi di destra o di sinistra. Ma stavolta potrebbe essere diverso proprio perché queste milizie di estrema destra sono determinate a raggiungere il confine, armate.
La presenza, l'arrivo delle milizie oltre ad essere un problema per le forze dell'ordine e per l'esercito schierato, sono fonte di timori anche per la popolazione. Popolazione della zona che, seppure abituata da anni a vedere migranti con pochi documenti e tanta fame, non è affatto rassicurata dalla presenza di volontari armati estranei che possono - e spesso lo fanno - violare i ranch per accamparsi o per cercare di individuare possibili immigrati clandestini penetrati nella zona e così facendo danneggiare le coltivazioni o agire armati e pronti a sparare a pochi metri dalla case. Così le milizie non sono viste di buon occhio neppure da chi, da anni, vede migranti attraversare le sue proprietà, nonostante la presenza di una barriera di protezione a pochi metri di distanza.
“The militia just needs to stay where they are,” said Metz, a Republican. “We don’t need fanatical people. We don’t need anybody here with guns. Why do they have guns? I have dealt with illegals for 30 years, and all of them have been scared, asking for help. The militias need to stay up north where they belong. We have no use for them here. They might shoot someone or hurt someone.” (The Washington Post)
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