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Il Sabato Del Villaggio Globale - 5 febbraio 2022


Addio Facebook?  Mark Zuckerberg in un solo giorno ha perso qualcosa come 25 mld di dollari! Il titolo è tracollato  dopo i dati che mostrano come l'avvio e la trasformazione dell'universo in Meta non abbia aperto orizzonti rosei e anzi confermando le stime di decrescita - e soprattutto per la prima volta Facebook ha perso utenti Facebook loses users for first time in history - The Washington Post- che hanno tanto allarmato analisti e quindi il mercato.

 Facebook stock drop shows dream of connecting the whole world is dead. - The Washington Post. Ma i segnali che il declino è all'inizio potrebbero venire dalla progressiva affermazione di TikTok (Why Facebook's daily users are falling for the first time as Gen Z and millennials jump ship to TikTok), mentre Instagram e Whatsapp potrebbero non bastare più, oltre a Reality Labs a limitare le perdite e ad assicurare un futuro alto all'azienda. Meta Says Apple’s Privacy Changes Could Cost the Company $10 Billion - The New York Times

💣 Crisi Russia-Ucraina In attesa o meno dell'invasione da parte russa e mentre la tensione continua ad alzarsi almeno quanto si stanno intensificando gli sforzi diplomatici, si determinano meglio i contorni delle possibili e minacciate sanzioni economiche dell'Occidente verso Mosca e anche verso le finanze private dello stesso Putin. C'è un aspetto da non trascurare però: che le sanzioni potrebbero essere devastanti per la Russia, ma anche avere ricadute altrettanto importanti per i mercati, gli Stati e le situazioni finanziarie dove operano i capitali russi. Al punto che potrebbe essere il nuovo, imponente e preoccupante, 📉terremoto finanziario globale mentre non siamo ancora appieno nel post pandemia. U.S. Sanctions Aimed at Russia Could Take a Wide Toll - The New York Times. Tuttavia non mancano gli studiosi perplessi o che dubitano dell'efficacia delle sanzioni oltre che della reale possibilità di imporle con effetti evidenti. Perché le sanzioni non spaventano Mosca – Lavoce.info


Pandemia. Che il vizio e la specialità di truffare sia una caratteristica della vita e del costume italiano è abbastanza noto. Ciò non toglie che  la pratica sia diffusa anche in paesi più attenti a questo tipo di 🕵️‍♀️reati. Che diventano ancora più odiosi quando maturano dentro o a margine delle emergenze. Come quella  del 🦠Covid. Al proposito in America è allarme per questo tipo di raggiriThe FTC Doesn't Have Power To Request Refunds For COVID Scams. Ulteriore problema, sempre negli Usa, è che in passato - a differenza delle scarse armi a disposizione in Italia -  la Federal Trade Commission aveva maggiori poteri per costringere i truffatori a 💲risarcire le vittime. Il guaio è che la Corte Suprema a trazione trumpiana lo scorso anno ha limitato, anzi annullato, questo potere d'intervento e così ora c'è l'appello al Congresso per restituire questi strumenti repressivi alla FTC. The FTC Doesn't Have Power To Request Refunds For COVID Scams
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"Secondo le stime preliminari, il Pil italiano è cresciuto dello 0,6 per cento nel quarto trimestre 2021 rispetto al trimestre precedente e del 6,4 per cento rispetto al quarto trimestre 2020. Considerando i dati destagionalizzati, si stima che il Pil sia cresciuto del 6,5 per cento nel corso del 2021, più di quanto previsto dal Def e dalla Nadef 2021 e dalla maggior parte delle istituzioni internazionali. La crescita nell’ultimo trimestre è stata trainata soprattutto dalla domanda interna, mentre c’è stato un calo della domanda estera. Nonostante la crescita, il Pil è ancora al di sotto dei livelli pre-crisi." (Da lavoce.info)

ECO-nomie Non è un fenomeno ristretto a un solo Paese o concentrato soprattutto in America, in seguito all'emergenza Covid.  Anche l'Italia sta facendo i conti con il fenomeno delle Grandi Dimissioni, più ristretto e concentrato attorno a determinate categorie e livelli di retribuzione. Ecco come ne parlavamo qui:


👉👉👉Ora il sito economico lavoce.info vi torna con un primo identikit delle Grandi Dimissioni. Un primo identikit delle grandi dimissioni – Lavoce.infoAttorno e dentro il fenomeno però si staglia con precisione la questione, drammatica sul piano sociale oltre che su quello economico e ovviamente personale, del lavoro povero, che colpisce chi ha un'occupazione ma percepisce stipendi bassi o ridotti o condizionati al tempo dell'occupazione stessa.Working poor, tra salari bassi e lavori intermittenti* – Lavoce.info
  • Big Out. Intanto negli Usa si registra un alto impatto della connessione fra il Covid - nella fattispecie la sua variante Omicron - e l'abbandono del posto di lavoro: solo a dicembre ben 4,3 mln di americani si sono licenziati. Ma in questo caso l'impatto del 🦠virus ha provocato addii non sulla base di una autonoma scelta, ma sull'onda dello stato di necessità per  assistere parenti, provvedere all'organizzazione familiare compromessa a vari livelli dalle assenze per malattie. Molti di questi posti risulteranno riassorbiti già a gennaio, ma non va dimenticato l'impatto psicologico che potrebbe convincere molti a cercare 👷‍♂️occupazione altrove e scegliere altre fonti di guadagno. Millions of Americans quit their jobs in December - The Washington Post
  • Approvvigionamenti. Ormai l'hanno capito tutti che dietro il botto dell'inflazione  ele impreviste resistenze che la crescita post pandemia sta incontrando vi è la crisi delle merci, degli approvvigionamenti. Il dato più inquietante è che la situazione non tornerà alla normalità troppo presto. Anzi potrebbe non tornare più a quella pre CovidHow We Broke the Supply Chain - The American Prospect - A Normal Supply Chain? It’s ‘Unlikely’ in 2022. - The New York Times. In questo contesto è interessante la storia di come le 🚆ferrovie Usa che potrebbero assurgere a un ruolo fondamentale nella catena degli approvvigionamenti, invece in questo periodo hanno chiuso determinati servizi e licenziato i lavoratori. Perché? How America’s Supply Chains Got Railroaded - The American Prospect
Pianeta Italia. Non basta l'elezione del presidente della Repubblica, con la riconferma di Sergio Mattarella per manifesta incapacità del sistema politico di accordarsi, di trovare altri candidati guardando avanti e non indietro (il pozzo degli ex dc sembra inesauribile); l'Italia vive di sogni e illusioni e lo fa soprattutto restando con il capo volto all'indietro. Così non capisce le dinamiche, le norme e i trend del mondo e quando ne intuisce gli effetti, generalmente nefasti per il paese, si arrabbia e grida al complotto. Invece di parlare chiaro ai cittadini e riconoscere i propri limiti di preparazione e capacità politiche. Il prossimo psicodramma in agguato riguarderà 💰💰💰i fondi del famigerato PNRR, percepito da tanti come il regalo dovuto a un popolo "sfortunato" e abituato a decenni di sussidi e piccoli giochetti finanziari a beneficio di clan, caste e approfittatori se non criminali veri e propri. Ebbene essendo l'Italia cresciuta più di altri - partiva anche molto indietro - avrà un po' meno di fondi a sussidio, ovvero a fondo perduto. Il dramma, come detto, è alle viste con i revanscismi falsi contro l'Europa cattiva pronti a fare capolino a margine di una campagna elettorale già ai nastri di partenza. Eppure nelle critiche e nei piagnistei - l'Italia è da record in questo - si celano altre bugie da ammannire al popolo per illuderlo ancora che siamo i più grandi, i migliori, che i debiti non sono colpa nostra e che i nostri presunti diritti acquisiti non si toccano. Il “diritto acquisito” ai sussidi europei | Phastidio.net

Mondi. Le nazioni hanno memorie corte e di fronte a quanto è accaduto dopo, per larghe fasce della popolazione mondiale, pare perfino che l'11 Settembre sia un pezzo di storia ormai archiviato e parzialmente rimosso. Eppure, al di là della nuova dimenticanza collettiva  in cui è caduto lo stesso Afghanistan (Afghanistan Has Become the World’s Largest Humanitarian Crisis | The New Yorker)- il ritiro disastroso e precipitoso degli Usa è solo dell'agosto scorso -  sfugge che uno dei simulacri sinistri, dei totem inutili e crudeli del post 11 Settembre, esempio di abusi e disprezzo dei diritti umani, è ancora lì, fermo, costoso e inutile, il 👳supercarcere di Guantanamo la cui chiusura era nei progetti e annunciata da Obama, ma ancora lì, aperto e funzionante.

Debiti. Parlare di💸 debiti in tempi normali è sempre difficile e complesso. Ancora di più durante e dopo la fase acuta di una pandemia. Il mondo del resto vive sui debiti, su un debito astronomico che nessuno ripagherà mai. Pil mondiale da 100.000 miliardi nel 2022, ma debito globale al 256% a causa della pandemia - Rai News. In termini numerici si parla di una cifra incredibile, 226 mila mld di dollari, il livello più alto dalla seconda guerra mondiale. Il peggio è che, pur riguardando tutti, investe in maniera diversa i Paesi. Il mondo ha un problema che si chiama debito. Ma c'è chi sta meglio. Scrive Polillo - Formiche.net . 👉Tuttavia, parlando di debiti, c'è un "piccolo" aspetto da affrontare, un aspetto che in America chiama in causa direttamente il presidente Joe Biden e le sue promesse elettorali: il 💲💲💲debito 👨‍🎓studentesco (la sorta di prestito che viene fatto agli studenti per completare gli studi e che poi verrà ripagato con il lavoro negli anni - decenni - successivi) che il dem si era impegnato a condonare in parte o del tutto sia per le ricadute della pandemia che per il peso finanziario che molti devono sopportare nell'attività lavorativa e nella vita che li aspetta. Biden Lags on Plan to Forgive Student Debt, Frustrating Supporters - WSJ.
Ma l'azione di Biden sta trovando numerosi ostacoli, in primis dai rep che giustificano il no con l'ingiustizia verso chi ha ripagato, e anche da agenzie e funzionari (senza dimenticare gli steccati alzati dalla Corte Suprema di fronte a interventi estensivi del governo) che segnalano pericoli e limiti di un condono oltre a chi avverte sul peso💰💰💰 che l'intervento avrebbe sulle casse pubbliche (la spesa ipotizzata per una cancellazione totale si aggira sui 1,6 trl di dollari. Ecco un paio di studi in proposito e i dati statistici:  WP75-Looney_updated_1.pdf - Putting student loan forgiveness in perspective: How costly is it and who benefits?Student Loan Debt: 2021 Statistics and Outlook

L'opinione. Per Nouriel Roubini l'inflazione provocherà 😱danni a obbligazioni e azioni Inflation Will Hurt Both Stocks and Bonds by Nouriel Roubini - Project Syndicate

L'opinione. Le conseguenze mondiali della polarizzazione americana, secondo Ana Palacio The Global Consequences of American Polarization by Ana Palacio - Project Syndicate

Mariangela’s corner (Mariangela Pira Sky Tg24) 





Guerre di Rete. Mentre Russia da una parte e America con Ucraina dall'altra scaldano i motori dei tank per un possibile attacco di Mosca a Kiev, la Rete diventa l'altro terreno di lotta, laddove la guerra è iniziata da tempo e di scatena senza problemi e senza preoccuparsi di danni o vittime (indirette). Ma l'universo web è molto più articolato di quanto si può pensare laddove in particolare si lega alla politica globale. Ecco quindi che Guerre di Rete parla di uno degli ultimi gruppi riconosciuti che hanno fatto irruzione nell'universo del web, della 🕵️‍♀️ cybersicurezza e dell'informazione.  Si tratta dei Cyber Partisans attivisti pro-democrazia, anti Lukashenko ma anche contro il governo nazionalista di Kiev. Guerre di Rete - Ritratto dei Cyber Partisans

Misteri di Rete e Media. Cosa c'è di vero dietro l'uscita di scena di Jeff Zucker il grande capo della 📺CNN? Vera la storia della sua relazione con una manager, ammessa nel corso di una indagine interna sul caso di Chris Cuomo. Ma anche molto altro compresi i rapporti con Andrew Cuomo e la sua caduta da governatore sempre sull'onda del #MeToo e delle condotte sessuali. Ma dietro l'addio - o la cacciata - di Zucker vi è anche il suo ruolo, incredibile per una rete come la CNN, avuto nell'ascesa di Trump, il più fiero avversario e denigratore della stessa Cnn: The Mystery Behind Jeff Zucker’s CNN Resignation. The American Prospect poi invita a non versare lacrime di coccodrillo per questa partenza proprio per l'azione di Zucker nell'affermazione di Trump. Altercation: Shed No Tears for Jeff Zucker, Trump’s Great Enabler

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