Passa ai contenuti principali

🪖🪖🪖 Il PunT.U.M. Trappolone e trappoline



D-Day +3. La 🇷🇺Russia rallenta, dicono. 

  1. Lo fa perché ha incontrato maggiore resistenza del previsto. 
  2. Perché la sua linea logistica non tiene il ritmo dell'attacco, magari perché danneggiata dagli attacchi.
  3. Lo fa perché l'aveva previsto
Tutto vero, soprattutto l'ultimo punto. 🇺🇦La Russia ha preparato un attacco strategico in riferimento però alla sua strategia politica. Ovvero il cambio di governo a Kiev. Da attuarsi catturando Zielenski, oppure convincendo gli abitanti, spinti dalla paura, a cacciare il presidente o, meglio, riuscendo a convincere/comprarsi l'esercito e fargli fare un colpo di Stato. Arrivando comunque allo stesso obbiettivo: un governo fantoccio, tipo Bielorussia.  

Quindi prima avvertenza, non scioccare troppo la popolazione e tantomeno non provocare stragi ,così da favorire una transizione "normale". Se questa era la volontà, Putin ha fallito. La popolazione sta con il presidente, l'esercito pure, tutti sono decisi a resistere all'ultimo sangue. Quindi si capisce quello che Mosca ha minacciato ieri: adesso facciamo sul serio, in altre parole un attacco forte, violento, incisivo. Facendo arrivare altre truppe, attinte da quei 180 mila effettivi schierati in queste settimane ai confini con la scusa di fantomatiche e non credibili esercitazioni. Infatti finora sono entrati circa 90 mila uomini fra truppe speciali, anfibie, para e fanti di marina e molte reclute giovani, da immolare nei primi scontri. Ora sarebbero pronti i reparti d'assalto, i migliori e più esperti e spietati, pronti alla guerra urbana, esercitatisi in Siria, in Cecenia,

Di fronte a questi ultimi e ai più sofisticati mezzi ben poco serviranno i volontari, i cittadini armati da Zelenski. Sarà un massacro, ma probabilmente questa guardia civica servirà a ritardare la conquista che, se da un lato si dispiega con un'efficace strategia da nord, sud, est e anche ovest, da terra, cielo (parà aviotrasportati negli aeroporti, fanti di marina da mare d'Azov), dall'altro però divide le forze d'assalto in gruppi diversi e più esigui. 

Quindi guadagnare tempo. Zelenski ha bisogno di questo. per dar modo all'Occidente refrattario di mandare, come ha annunciato sabato, armi e dispositivi militari. Cosa che stanno facendo Usa, Gran Bretagna, Francia e ora Germania e forse lo farà anche l'Italia. Non convinta, tanto che manderà forse dispositivi bellici ma non letali!!! Per far sì che sempre l'Occidente vari le sanzioni più dure, in testa il famigerato Swift.

Ha bisogno di guadagnare tempo per consolidare le difese nella parte a ovest del Paese, verso Leopoli dove si cercherà di far vivere l'Ucraina non russificata. Una sorta di "trappola" per attirare le truppe russe su terreni più favorevoli agli ucraini, bloccarli sul terreno, corroderli, consumarli.

Per converso Putin ha fretta. Per quello che si diceva prima, per non subire troppe perdite - difficili anche per la Russia profonda -, per cercare un nuovo equilibrio con l'Occidente in nome delle dipendenze energetiche, ma soprattutto perché non ha intenzione di lasciare troppi uomini di stanza in Ucraina esposti a una guerriglia urbana. Troppi costi, in tutti i sensi, Troppo Afghanistan, quello della ritirata dell'Armata rossa sconfitta, per intenderci. 

Da tutto questo si comprende facilmente che sarà una guerra lunga, dolorosa, carissima. Non solo per l'Ucraina, ma anche - in termini diversi dall'Ucraina ovviamente - per l'Occidente. Con un dubbio, degno di ragionamenti complottisti: e se, per una volta, Vladimir Putin fosse caduto nella peggiore trappola del dopo Guerra Fredda?

Perché non pensare che provocandolo a distanza - la possibilità per l'Ucraina di entrare nella Nato - e conoscendo i problemi interni e di sviluppo economico che ha il Paese del neo zar, non sia stata pianificata una sottile operazione del mondo libero contro Putin? Magari con il "solo" obbiettivo non tanto di umiliare l'orso russo - operazione impensabile anche ai tempi della Guerra Fredda - quanto di arrivare a una sostituzione di Putin con un leader che voglia portare il suo Paese verso un assetto più occidentale, aperto ad America e Ue, più libero e tollerante, senza però più sogni imperiali. E comunque meno disposto a tollerare o a tenere una amicizia stretta con la Cina.

Sogno, illusione? Può darsi, ma combinando i fattori sul campo, le dinamiche economiche e geopolitiche si arriva a un disegno convergente. Che ridisegnerebbe il mondo post Guerra Fredda, a questo punto post populismi, fissando i confini stavolta in base all'economia. Facendo ridiventare centrale l'America. Un trappolone per Putin, dunque. Sulla pelle dell'Ucraina.

Ordinary Russians Don’t Want This War

Commenti

Post popolari in questo blog

Il Sabato Del Villaggio Globale - 3 giugno 2023

  🌍Clima & Ambiente🌴 👉  INC2 Parigi. La guerra della plastica.  UN lays out blueprint to reduce plastic waste 80% by 2040 | Reuters Plastic recycling in focus as treaty talks get underway in Paris | Reuters Paris to ban single-use plastic at 2024 Games | Reuters 👉 Energie rinnovabili .  The world is finally spending more on solar than oil production | MIT Technology Review 👉 Acciaio verde.   How green steel made with electricity could clean up a dirty industry | MIT Technology Review

Il Sabato Del Villaggio Globale - 5 giugno 2021

  In Bielorussia la democrazia ha il volto di donna - VoxEurop Front Page Il mondo ha finito le scorte  Global Shortages During Coronavirus Reveal Failings of Just in Time Manufacturing - The New York Times Economy & Pandemic  Cosa manca al super budget di Biden: la forte espansione della crescita  Here's One Thing Missing from President Biden's Budget: Booming Growth - The New York Times Il futuro dell'ufficio? Ibrido. Forse  How Employers Can Build a Successful Hybrid Workplace Il lavoro da casa resterà  Working from home is here to stay, reports NBER | World Economic Forum Come risolvere il paradosso disoccupati e posti di lavoro scoperti  7 chief economists: how to solve the labour market paradox | World Economic Forum Pandemic & Pandemic I primi giorni della pandemia nelle mail di Fauci  Tony Fauci’s emails from April 2020 released under FOIA - Washington Post Se la fuga del virus dal laboratorio cinese fosse vera, si prepara un terremoto politico If the Wuhan

Il Sabato Del Villaggio Globale - 10 giugno 2023

  💣Guerra & dintorni 👉   Senza limiti. La distruzione parziale o meno, della diga di Kakhovka con il suo strascico di morti, devastazione e crimine anche ambientale, segna l'ennesimo salto di qualità, in negativo, nella disgraziata guerra d'invasione scatenata dalla Russia contro l'Ucraina. Una riprova, seppure ve ne fosse bisogno, che Putin pare intenzionato a non fermarsi davanti a nulla soprattutto ora che, lo si avverte anche da quest'ultimo evento, è messo all'angolo dalle sconfitte, dall'isolamento internazionale - dal mondo che conta comunque, perché sul piano numerico fra Cina, India, in parte Brasile che fanno la parte del leone, metà della popolazione terrestre è arruolata dai governi al suo fianco - e dalle montanti critiche nonché attacchi partigiani al proprio interno.