TumPost Sunday
Pasticcio arabo. Il caso Khashoggi continua a dominare. Dopo che il Segretario di Stato ha messo a punto con Turchia e Riad una spiegazione passabile per giustificare il massacro del giornalista dissidente all'interno del consolato di Istanbul, l'Arabia ha ammesso che il giornalista è stato ucciso nel corso di una colluttazione.
Inoltre hanno arrestato una decina di persone che sarebbero state coinvolte e sono stati licenziati due alto esponenti dei servizi segreti e della sicurezza della corona. Il tutto per dare un'idea che la casa regnante - l'ammissione e gli arresti sono stati annunciati in sostanza da re Salman e non dal principe ereditario MBS considerato l'ispiratore dell'assassinio - non ha voluto celare nulla. Ma la versione fa acqua da tutte le parti e la pressione internazionale non accenna a diminuire contribuendo a compromettere ogni giorno di più l'immagine e la credibilità dell'Arabia e mettendo sempre più nei guai l'amministrazione Trump. Negli Usa così l'opposizione attacca la Casa Bianca accusandola di essere troppo accondiscendente con la casa reale. (Washington Post) . Intanto Riad, nel momento di massima crisi, ha pagato 100 mln di dollari agli Usa per gli sforzi di stabilizzazione nel nord ovest della Siria, con una tempistica fin troppo sospetta. (Washington Post)
Passo falso. La senatrice Dem del Massachusetts Elisabeth Warren,
in pista per raggiungere la nomination del 2020 e sfidare Trump, fino a qualche giorno fa cominciava ad essere il possibile candidato più organizzato e in gamba, il più adatto alla grande sfida. Fino a qualche giorno fa, però. Poi l'esponente dell'ala radicale, di sinistra, dei Dem ha raccontato di aver fatto il test del Dna per provare la suo origine di americana nativa. Per le sue sventolate ascendenze native Trump arrivò, e lo fa tuttora, a prenderla in giro chiamandola Pocahontas. Però la mossa di trasparenza non ha ottenuto il risultato voluto: le tribù hanno respinto il metodo del Dna che da solo, non può superare i parametri stabiliti in proprio dalle minoranze per collocare qualcuno nella discendenza tribale. Ma la mossa della Warren non è piaciuta a tanti anche del suo partito, perché avrebbe cercato di confermare quanto affermato anni fa in occasione della sua carriera giuridica. Per gli analisti non ve ne era bisogno, perché sembra in questo modo riaffermare che la sua carriera si è basata sull'appartenenza alla minoranza quando invece, a giudizio unanime, è ritenuta la migliore nel campo giuridico e societario. E così ora forse si è giocata la candidatura, rendendo felice l'ala moderata del partito. (New York Times)
Onda su onda. E se alla fine l'onda blu si fermasse sulla riva, finendo nella risacca rossa? Sempre più analisti politici si stanno interrogando negli Usa se nel voto di Midterm a novembre. l'annunciata vittoria dei Dem (blu) alla Camera e forse anche al Senato, potrebbe rivelarsi alla fine come l'ennesima sconfitta, dopo quella epocale di Hillary Clinton due anni fa. A dare la spinta ai rossi del Gop sarebbe stato il caso Kavanaugh, nato in origine anche da qualche calcolo dem, il quale avrebbe finito poi per radunare e compattare le truppe disperse dei Rep. E il sogno di conquistare almeno la Camera potrebbe rivelarsi più complesso e rivelare ai Dem che gli scandali, dal Russiagate al Kavanaugh, e i movimenti di piazza, come #MeToo, alla fine non sono decisivi per mobilitare l'elettorato d'opinione. (Washington Post)
Con l'elmetto. Nel 2018 l'amministrazione Trump finirà per spendere 55 mld di dollari un spese militari, con un incremento del 33% sull'anno precedente quando la spesa di fermo a 42 mld. LO sostiene un report della Defence Cooperation Agency. Ciò, nonostante il presidente abbia fatto della lotta al multilateralismo Usa - e quindi la non automatica ingerenza/intervento degli Stati Uniti nelle crisi mondiali - uno dei suoi cavalli di battaglia.
Fallimento offresi. Sears Holdings Corp ha presentato istanza di fallimento sulla base di un piano che porterà alla chiusura di circa 142 dei suoi 700 negozi entro la fine dell'anno e un pesante ridimensionamento del personale che oggi conta 70 mila dipendenti. Sears è lo storico marchio che dominava i centri commerciali, il cui sistema di vendita tradizionale è stato messo alle corde dall'era dell'acquisto on line. La crisi fa seguito a un decennio di calo dei ricavi - non realizza utili dal 2011 - che ha visto anche la chiusura di centinaia di negozi e continui tentativi del miliardario Eddie Lampert di riportare in auge e in attivo la società acquisita nel 2005 per 11 mld di dollari.
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