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Allonsanfàn... contre Trump


Le colpe degli adulti ricadono sui bambini. Dopo  la deportazione e soprattutto la separazione dai genitori che attraversano illegalmente il confine sud degli Stati Uniti, Trump vuole aggiungere un'altra tacca alla sua personale guerra con i piccoli  figli di immigrati. In un'anticipazione
di un'intervista resa ad Axios per la rete HBO il presidente ha annunciato di voler rivedere il 14esimo emendamento della Costituzione Usa, laddove si riconosce la cittadinanza americana ai figli d'immigrati nati negli States. Il problema nasce allorquando Trump, conscio che la strada per cambiare la Costituzione è impraticabile (servono i 2/3 del Congresso), ha detto di voler emettere in ordine esecutivo, pur senza specificare la tempistica.
Una scelta quella della Casa Bianca che ha lasciato sgomenti la maggior parte degli esperti, compresi quelli Rep a cominciare dallo speaker della Camera Paul Ryan. E anche gli esponenti del GOP non hanno esitato a manifestare disappunto se non contrarietà a questa mossa del loro presidente, mossa che avrebbe preso alla sprovvista lo stesso staff della Casa Bianca, non essendo stato l'argomento discusso e approfondito.
"... many White House officials — including Sarah Sanders, the press secretary — were startled when Trump promised such an order Monday evening in the Axios interview, according to current and former White House officials. The idea had not been under active consideration in recent days, the officials said. There were some discussions inside the West Wing on Tuesday about whether there would be any legal standing to limit birthright citizenship. But most officials hope the issue “just goes away,” a White House official said. “It was not part of some grand midterm plan,” the official said". (The Washington Post)
Perché dunque Trump si è così sbilanciato, pur essendo un personaggio non nuovo alle mosse a sorpresa, in grado spiazzare anche i suoi collaboratori e i ministri, mosse il più delle volte, come da lui stesso rivendicato, ispirate al sentiment che lui coglie nella pubblica opinione.
Ma stavolta la mossa sarebbe soprattutto politica: nel momento in cui Trump, a pochi giorni dal voto di Midterm, manda l'esercito al confine per fermare la marcia delle migliaia di persone dal Centramerica, la sua strategia è tenere alta la discussione sull'immigrazione, accendere i fari sulla sua politica restrittiva. Un modo per spostare il dibattito dalla politica sanitaria dell'Obamacare, ad esempio, ma anche da altri temi caldi, perfino dall'economia che è ampiamente in positivo, ma è cominciata già qualche anno fa con Obama. E un modo per raccogliere consensi nel suo campo, fra il suo popolo spaventato dai clandestini, un'immagine resa fin troppo plastica dalla marcia dei disperati.
“President Trump’s new claim he can unilaterally end the Constitution’s guarantee of citizenship shows Republicans’ spiraling desperation to distract from their assault on Medicare, Medicaid and people with pre-existing conditions,” Pelosi said in statement. (The Washington Post)
Forse volutamente il presidente Usa non ha specificato se e quando firmerà l'ordine esecutivo, magari pensando a una soluzione secondaria: quella che, basandosi su una antica decisione della Corte Suprema che avrebbe dato un'interpretazione diversa da quella adottata per l'affermazione dello ius soli, stabilirebbe che non potrebbero ottenere automaticamente la cittadinanza i figli dei clandestini. "E' ridicolo, è ridicolo" ha detto  Trump nell'intervista per motivare la sua decisione e facendo riferimento al fatto che lo Stato deve provvedere e assicurare i benefici ai bambini per tutta la loro vita.
L'ordine esecutivo, insomma, non dovrebbe avere vita facile contando anche sulla resistenza di molti Rep e sulle eccezioni dei tribunali federali. Ma proprio contro la decisioni di questi ultimi - ovvero quelle che confermerebbero la cittadinanza ordinaria - Trump potrebbe voler giocare la carta definitiva: la Corte Suprema dove ora, con l'elezione di Kavanaugh, la destra ha la maggioranza. A quel punto, con l'ordine esecutivo confermato in base alla vecchia interpretazione, anche la Costituzione sarebbe cambiata. Probabilmente la prima di molte altre volte.
Tuttavia, se l'annuncio avesse come obbiettivo il voto del 6 novembre, potrebbe rivelarsi un boomerang per il presidente e il suo partito. Da un lato perché gli americani hanno cominciato ad abituarsi alle sparate del loro presidente e a riconoscere le esagerazioni, le offese e le vere falsità, dall'altro perché i candidati locali del GOP sono terrorizzati dal fatto che le dichiarazioni (e le bugie) del miliardario potrebbero ottenere l'effetto contrario e allontanare da loro l'elettorato non nativo statunitense.

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