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Presidenziali Usa 2016 - Polls d'allevamento



+++++ ULTIMI SONDAGGI E MAPPA++++++
Sondaggi, croce e delizia. Speranza e incubo. La più brutta campagna elettorale degli Stati Uniti rischia di coincidere con la peggiore performance dei sondaggi elettorali anche se non per tutta colpa loro.

Vediamo intanto gli ultimi sondaggi e la mappa delle possibilità di vittoria





Ma anche questi sondaggi vannno presi con le pinze. Perché? Perché martedì notte le anticipazioni di  questi mesi e soprattutto giorni potrebbero essere confermate o drammaticamente smentite. Del resto negli Usa e anche nel resto del mondo, Europa e Italia in particolare, nonostante la bravura degli analisti e la raffinatezza dei metodi usati, sempre più spesso le previsioni sembrano smentite dai risultati reali. L?ultimo esempio arriva dall'Islanda dove il partito dei Pirati sembrava abbastanza tranquillamente vincente e invece è andata in maniera ben diversa. In Spagna Podemos sfondava nella previsioni ma non nelle urne, La Brexit abbiamo visto come è finita, il fenomeno dei Cinquestelle tre anni fa non era stato affatto intuito nelle sue dimensioni reali.
Così Hillary Clinton adesso e data in recupero rispetto a qualche giorno fa dopo l'esplosione del caso "Mailgate". Ma sarà vero? Certo l'ex Segretario di Stato può contare sull'onda favorevole delle settimane scorse che dovrebbe averla aiutata nel voto anticipato: in 30 milioni hanno già votato, 38 stati su 50 consentono questa procedura anche se la Corte Suprema dell'Arizona proprio oggi ha vietato il voto anticipato.
Ma per il resto i sondaggi dicono che il suo vantaggio (presunto) su Trump oscilla fra 1,5 e 5 punti con una media ponderata attorno al 3% tra rilevamenti telefonici o interviste dirette. Ma, come spiega bene questo articolo , quando Obama è stato rieletto contro Mitt Romney in molti Stati la differenza tra voto "annunciato" e reale si è aggirata attorno al 3%. Un margine di errore che potrebbe tranquillamente capovolgere qualsiasi aspettativa. A favore di chi? Di Trump verrebbe da dire, essendo la Clinton in testa, ma anche per Hillary visto che il principio può valere anche laddove il tycoon è dato in vantaggio.
Questo un panorama dei maggiori sondaggi secondo FiveThirtyEight:
Ma la situazione è talmente sospesa ancora che gli azzardi nelle previsioni sono pochi. Lo mostra questa mappa di RealClearPolitics che dà a Hillary sono 216 delegati sicuri, 54 in meno di quelli necessari e 158 ancora in gioco, da testa o croce come si dice in questo caso con Pennsylvania, Ohio, Florida, Nevada, NorthCarolina, Georgia, Michigan incerti (in quella forbice fra 1 e 3 punti dove tutto può accadere)


L'unico che non sembra avere troppe incertezze, ma qui si parla di calcolo di probabilità ed è un'altra cosa, è il guru Nate Silver e le sue possibilità di vittoria:


E se alla fine si arrivasse a un pareggio? La Camera decide il presidente, il Senato il vice: quindi alla casa Bianca, avendo i Repubblicani la maggioranza, andrebbe un loro uomo: Trump? Possibile, ma dovendo comunque trattare con i Democratici feriti la preferenza potrebbe cadere sul terzo incomodo, il repubblicano alternativo al miliardario, Ewan McMullin (chi è)che potrebbe conseguire i 6 delegati dello Utah, lo Stato dove è in grado di vincere. In questo caso sarebbe tutta un'altra Storia, con la maiuscola.




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