Passa ai contenuti principali

Usa 2016 - Polls game. Ma è un gioco?

Prima dell'accettazione della candidatura ufficiale da parte di Hillary Clinton, un po' di sondaggi americani
riassunti da RealClearPolitics in attesa di quelli post convention di Philadelphia e dopo i discorsi di Obama e il lancio della stessa Hillary.


E queste sono le previsioni e le percentuali di vittoria del guru delle statistiche elettorali Ralph Nader e di FiveThirtyEight 
Da notare che fino a qualche giorno fa la percentuale di vittoria di Hillary era data  oltre il 58% (vedere qui il grafico): nel grafico in basso si vede come la forbice si sta riducendo e soprattutto sono in bilico alcuni stati-chiave, quelli della Rust Belt, la cintura della ruggine, Ohio, Pennsylvania, West Virginia e Indiana,laddove l'industria manifatturiera è stata falcidiata dalla Grande Crisi e con essa i ceti operai. 

Commenti

Post popolari in questo blog

WEF Davos 2019 - Giorno 1

Al via Il World Economic Forum di Davos, senza gli Stati Uniti e con l'ombra sovranista che incombe in particolare sul Vecchio Continente mentre nel contempo sembra attenuarsi la concezione globalista che è il topic dello stesso Wef.

Quale pace?

Bisogna intendersi sulle parole e sulla propaganda. Troppa quest'ultima nei due anni di guerra a Gaza. In ogni caso il piano Trump è approssimativo, aperto a mille interpretazioni. E arriva tardi

Il declino trumpiano

  Photo by  Abhinav Bhardwaj  on  Unsplash Rieccomi… felice di rivedervi. Grazie per aver letto Umberto’s Substack! Iscriviti gratuitamente per ricevere nuovi post e supportare il mio lavoro. Iscritto Dove eravamo rimasti? (Per usare una famosa frase conseguente a un enorme errore giudiziario consumato in Italia negli anni 80). Eravamo rimasti alla rielezione di Donald Trump alla Casa Bianca, E alle previsioni sui ciò che sarebbe succo. Ebbene, abbiamo sbagliato tutti. Sbagliato a pensare che sarebbe stata una presidenza simile al Trump 1, magari temperata dalla esperienza e dall’età del soggetto. Sbagliato a pensare che, grazie al suffragio pesante conseguito, sarebbe stata un’America più salda, un po’ più chiusa in se stessa, impegnata a ripartire dai suoi valori, più conservatrice anche rispetto alle ere Bush e perfino Reagan- Sbagliato a pensare che, con una presidenza annunciata come energica e meno “ideologica” (così sarebbe parso opportuno convergere visto che...