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Usa 2016 - La notte dei vivi morenti

Fra poche ore, in ogni caso, si avranno le idee più chiare su chi potrà andare alla nomination per la corsa alla Casa Bianca e su chi andrà a "morire", politicamente parlando. Nel Gop con tutta probabilità Donald Trump

farà suoi la gran parte dei 358 candidati in palio, anche grazie al meccanismo (solo in casa repubblicana) di chi vince si prende l'intera posta. Il voto riguarda grossi stati come la Florida, l'Illinois, il Missouri, North Carolina (qui resiste il metodo di assegnazione proporzionale) e Ohio. Vedete un po' qui le previsioni di voto (secondo diverse fonti di ricerca) con relativo spread rispetto al concorrente meglio piazzato.
Come si può osservare Trump è dato abbondantemente in testa - con distacchi oltre i 20 punti -  ovunque  fuorché nell'Ohio dove potrebbe prevalere Kasich con un distacco, secondo i vari istituti, fra i 5-6 punti. Per Marco Rubio invece dovrebbe essere, soprattutto con il probabilissimo voltafaccia della sua Florida, la fine della corsa.
Più interessante la sfida in campo Democratico dove sono in palio ben 691 delegati, 214 in Florida, 156 in Illinois, 71 in Missouri, 107 in North Carolina e 143 in Ohio. Hillary Clinton  avrebbe abbastanza distacco in Florida (attorno ai 25 punti), in North Carolina (19 punti di spread) e in Ohio dove però il range di vantaggio è di 14 punti al massimo ma di soli 3 al minimo. Mentre l'ex first lady rischia non poco nei confronti del "socialista" Bernie Sanders in Illinois e Missouri, anzi in quest'ultimo stato il senatore ultrasettantenne è avanti di un punto. Finora la Clinton ha 770 delegati contri i 551 dell'avversario ma il meccanismo di assegnazione proporzionale consentirebbe a Sanders di non perdere troppo terreno se riuscisse a prendere buone percentuali ovunque e magari a strappare uno-due stati.

Comunque poco dopo la mezzanotte italiana si possono seguire i risultati in diretta qui oppure qui o sul New York Times

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  Photo by  Abhinav Bhardwaj  on  Unsplash Rieccomi… felice di rivedervi. Grazie per aver letto Umberto’s Substack! Iscriviti gratuitamente per ricevere nuovi post e supportare il mio lavoro. Iscritto Dove eravamo rimasti? (Per usare una famosa frase conseguente a un enorme errore giudiziario consumato in Italia negli anni 80). Eravamo rimasti alla rielezione di Donald Trump alla Casa Bianca, E alle previsioni sui ciò che sarebbe succo. Ebbene, abbiamo sbagliato tutti. Sbagliato a pensare che sarebbe stata una presidenza simile al Trump 1, magari temperata dalla esperienza e dall’età del soggetto. Sbagliato a pensare che, grazie al suffragio pesante conseguito, sarebbe stata un’America più salda, un po’ più chiusa in se stessa, impegnata a ripartire dai suoi valori, più conservatrice anche rispetto alle ere Bush e perfino Reagan- Sbagliato a pensare che, con una presidenza annunciata come energica e meno “ideologica” (così sarebbe parso opportuno convergere visto che...