Bisogna dire che la coerenza non è la cifra principale di questo governo. Così ha fatto un po' di senso sentire il ministro Gentiloni predicare calma e riflessione e negare che nella compagine renziana vi sia voglia di far rullare i tamburi, in sostanza negando che la spedizione
di uomini sul terreno sia già pronta (corpi speciali esclusi) e dire tutto questo proprio mentre accanto a lui sedeva la titolare della Difesa, Roberta Pinotti che a metà febbraio in pratica ammise che si sarebbero potuti mandare non meno di cinquemila uomini e che l'Italia avrebbe potuto avere la guida della coalizione, Concetti ribaditi una settimana e poco più dopo dall'ambasciatore americano e ora smentiti da tutti, sepolti sotto cumuli di retorica. E prudenza. "Con me presidente 5 mila uomini in Libia non andranno" ha avuto l'ardire di affermare il premier nell'intervista a Barbara D'Urso , salvo poi correre a farsi il selfi e presumibilmente dimenticare tutto.
Sì perché dopo le dichiarazioni di guerra (auspicata dagli eventi) del ministro sembrava che nel gito di pochissimo tempo i nostri fossero pronti a salpare : lo vuole la situazione , fra le motivazioni, la guerra al terrorismo soprattutto lo vogliono di americani (argomento pricinpe e difficilmente aggirabile), lo vogliono gli altri alleati, lo rivendica la pancia ex Ds (è bastato sentire Napolitano e il suo attacco al "pacifismo di vecchio stampo", ma dov'era nel dopoguerra questo ex dirigente del Pci che parlava di pace un giorno sì e l'altro pure?). Ma più di questo per Renzi conta qualcos'altro: i sondaggi (81% di no) e i costi di una missione che potrebbe, da sola, costare come le altre messe insieme, ovvero sul miliardo di euro. Un aspetto quest'ultimo da non dimenticare proprio mentre la Ue chiede in sostanza una manovra (nascosta per carità chiamiamole correzioni) per ridurre il deficit e l'Italia vuole un super-sconto pronta anche a buttare nel carnaio le spese per i migranti (sperando farsele togliere dal conteggio, almeno per la parte italiana e non dei fondi europei). Così intanto si parla e si parla, ma non sarà all'infinito come ha avvertito sinistramente l'ex presidente della Repubblica e gli stessi Renzi e Gentiloni che predicano "fermezza, prudenza e responsabilità" evitando di usare il termine "guerra" ( che altro sarebbe?) e insistendo su un'operazione di "sicurezza" (cosa vuol dire?), ma solo su richiesta specifica di un legittimo governo nazionale, alla fine cedranno
di uomini sul terreno sia già pronta (corpi speciali esclusi) e dire tutto questo proprio mentre accanto a lui sedeva la titolare della Difesa, Roberta Pinotti che a metà febbraio in pratica ammise che si sarebbero potuti mandare non meno di cinquemila uomini e che l'Italia avrebbe potuto avere la guida della coalizione, Concetti ribaditi una settimana e poco più dopo dall'ambasciatore americano e ora smentiti da tutti, sepolti sotto cumuli di retorica. E prudenza. "Con me presidente 5 mila uomini in Libia non andranno" ha avuto l'ardire di affermare il premier nell'intervista a Barbara D'Urso , salvo poi correre a farsi il selfi e presumibilmente dimenticare tutto.
Sì perché dopo le dichiarazioni di guerra (auspicata dagli eventi) del ministro sembrava che nel gito di pochissimo tempo i nostri fossero pronti a salpare : lo vuole la situazione , fra le motivazioni, la guerra al terrorismo soprattutto lo vogliono di americani (argomento pricinpe e difficilmente aggirabile), lo vogliono gli altri alleati, lo rivendica la pancia ex Ds (è bastato sentire Napolitano e il suo attacco al "pacifismo di vecchio stampo", ma dov'era nel dopoguerra questo ex dirigente del Pci che parlava di pace un giorno sì e l'altro pure?). Ma più di questo per Renzi conta qualcos'altro: i sondaggi (81% di no) e i costi di una missione che potrebbe, da sola, costare come le altre messe insieme, ovvero sul miliardo di euro. Un aspetto quest'ultimo da non dimenticare proprio mentre la Ue chiede in sostanza una manovra (nascosta per carità chiamiamole correzioni) per ridurre il deficit e l'Italia vuole un super-sconto pronta anche a buttare nel carnaio le spese per i migranti (sperando farsele togliere dal conteggio, almeno per la parte italiana e non dei fondi europei). Così intanto si parla e si parla, ma non sarà all'infinito come ha avvertito sinistramente l'ex presidente della Repubblica e gli stessi Renzi e Gentiloni che predicano "fermezza, prudenza e responsabilità" evitando di usare il termine "guerra" ( che altro sarebbe?) e insistendo su un'operazione di "sicurezza" (cosa vuol dire?), ma solo su richiesta specifica di un legittimo governo nazionale, alla fine cedranno
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