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Il PunT.U.M. - Fin che c'è guerra non c'è speranza




 4 e 5 aprile  - 39-40esimo giorno

Il giorno nero è arrivato. Inevitabile. Non poteva mancare in una guerra che, come tutte le guerre, è bestiale e crudele. Questa, ancora di più. Non poteva mancare la strage. Sarà la prima, forse non la peggiore. Una macchia ulteriore su Putin, probabilmente la pietra decisiva sul futuro del neozar, sulla residua possibilità di rimettere il suo Paese nel novero del mondo presentabile, almeno in tempi stretti.

👉👉👉La strage di Bucha - 431 morti per ora, fosse comuni Russia-Ukraine war news: Live updates - The Washington Post - è l'ennesima svolta in questa disgraziata vicenda che segna il domani dell'Europa e dell'Occidente come e forse più della  fine Guerra Fredda. Ma potrebbe essere peggio. 

Tuttavia la strage merita una riflessione particolare sul racconto di questa guerra. Quasi al pari di come si è è sviluppata la narrazione della pandemia su scala globale. Bucha rischia di essere venduta sulla falsariga del complottismo che populismi e democrature, passando per il trumpismo, hanno cercato di imporre nella culta della comunicazione e nella formazione delle opinioni pubbliche occidentali. Un articolato disegno che risale al dopo 11 settembre - e al suo anti-islamismo radicale - e messo a punto in principal modo dalla Russia putiniana e con il suo avvallo e i relativi finanziamenti occulti.

Ci sarà tempo per accertare quanto è accaduto a Bucha, magari con una commissione internazionale indipendenteBucha killings, mass graves spark calls for war crime probes in Ukraine - The Washington Post. Ma anche grazie al miglior giornalismo investigativo. Che, al netto del conformismo imperante - ma è sempre stato così con le grandi testate allineate  con i governi - è sempre riuscito in Occidente e nelle democrazie a scoprire le verità scomode e i crimini. Soprattutto quelli perpetrati dagli stessi governi occidentali nelle sventurate e sanguinose, nonché fallimentari guerra scatenate tra la metà del secolo scorso fino a dopo l'11 settembre.

Questa è la migliore risposta a chi ancora cerca qualche appiglio per giustificare o spiegare la Russia di oggi. 

👉My Lai - 16 marzo 1968 - in Vietnam, 350 civili inermi, donne e bambini compresi, furono massacrati dai soldati Usa. Massacro di My Lai, cinquant'anni fa le foto che mostrarono al mondo la vergogna del Vietnam. Il fotografo: "Ai soldati dicevano: Andate e sparate, i vietnamiti non sono umani" - HuffPost Italia . A raccontarlo fu un fotografo americano, le prime foto - così simili a Bucha, le stragi sono purtroppo uguali - apparvero su una testata locale.Poi i grandi quotidiani, i periodici e le tv seguirono. Pagarono in poco e per poco, ma fu il giornalismo a scoprire cosa accadde. Idem in tanti altri casi: Abu Ghraib in Iraq con le sue torture, stragi in Afghanistan, Iraq, Srebrenica nell'ex Jugoslavia, perfino i soldati italiani che abusarono di donne e giovani (spuntarono racconti di parà e perfino foto) in Somalia nel 1993Quando noi “italiani brava gente” torturammo e stuprammo la popolazione somala - THE VISION , i Caschi Blu in Africa. E tantissimi altri casi. Senza scordare quanto ci volle a scoprire le bugie Usa sulle presunte armi di distruzione di massa di Saddam Hussein addirittura presentate, con i crismi della massima verità ufficiale, dal Segretario di Stato Colin Powell all'Onu. 

👉👉👉Succederà mai qualcosa di simile nella Russia di Putin?

Intanto la strage sembra poter dare la spinta decisiva a far crollare i residui dubbi su ulteriori e più strette sanzioni su Mosca da parte di Usa e Ue. Fino al drammatico, ipotetico, 🛢embargo su petrolio e gas russi. attualmente la fonte principale di entrate che consente di tenere a galla l'economia russa .Russia’s oil and gas exports are helping blunt the pain of sanctions - The Washington Post  Servirà questo ulteriore giro di vite quando, sembra, che le sanzioni già applicate per ora abbiano un impatto limitato sull'economia di Putin? Russian ruble recovering from sanctions - The Washington Post

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