Stormy Blitz?
Partiamo dalle ultimissime news: agenti dell'Fbi hanno perquisito lo studio dell'avvocato di Trump Michael Cohen a New York. Lo ha scritto per primo il New York Times. I dati importanti sono due: che nel corso dell'operazione sono stati sequestrati documenti che riguardano i rapporti di Cohen e alcuni suoi clienti. Il secondo è che il blitz è avvenuto su indicazione e rinvio del procuratore speciale Robert S. Mueller, l'uomo che indaga sui rapporti fra il team di Trump ed esponenti russi al fine di influenzare la campagna presidenziale in chiave anti Clinton. Insomma nelle sue indagini Mueller avrebbe scoperto elementi che chiamano in causa Cohen. Su che cosa? Per il momento il suo nome è uscito solo in relazione al pagamento di 130 mila dollari a Stormy Daniels, la pornostar che ebbe una storia con Trump nel 2006, soldi versati in cambio di un impegno di non divulgazione. Ma quali altri segreti di Trump può custodire Cohen? Secondo il Washington Post sarebbero stati sequstrati nastri relativi a conversazioni proprio sul caso della pornostar. Potrebbe aprirsi un caso ancora più dirompente del Russiagate.
Ordigno a tempo
Il presidente Usa annuncia decisioni in 24-48 ore sulla Siria e accusa Assad e la Russia per l’attacco chimico a Douma. Sarebbero stati jet israeliani a bombardare una base siriana con consulenti iraniani. Erdogan, forte anche dell’intesa con Mosca su una centrale nucleare, non arretra o non si ferma ad Afrin e vuole riprendersi alle fette di territorio siriano in modo da creare zone cuscinetto e spingere via i curdi e la loro idea di autonomia. L’Arabia Saudita vuole entrare da protagonista nel gioco siriano per far fronte alla crescente pressione iraniana, Iran che vede l’accordo sul nucleare del 2015 ormai agonizzante soprattutto dopo la nomina del superfalco John Bolton a Segretario di Stato.
Nero più nero
Il premier ungherese uscente, il nazionalista ultraconservatore Viktor Orban, del partito Fidesz, è stato riletto con quasi il 50 per cento dei consenti. In Parlamento ha la maggioranza assoluta e con i due terzi potrebbe cambiare la Costituzione e introdurre altri elementi di quella "democrazia illiberale" che sostiene da sempre. Evidentemente hanno pagato la sua posizione di chiusura - anche fisica - delle frontiere ai migranti, la difesa dell'Europa cristiana contro l'Islam e i successi nella politica economica di espansione e maggiore occupazione. Anche e soprattutto grazie ai succosi contributi della Ue: fra il 2014 e il 2020 potrà spendere 21,9 miliardi di euro, suddivisi in sette programmi operativi: di cui: 15 mld per le regioni meno sviluppate; 6 mld per le politiche di coesione; 463,7 mln per le regioni sviluppate; 361,8 mln per cooperazione territoriale e 49,8 mln per l'impiego giovanile. Questi sono gli elementi che l'hanno portato alla vittoria, più delle lamentele della sinistra sulla restrizione delle libertà civili al fine di assicurarsi una struttura pubblica che sia una macchina di consensi e delle accuse degli ex estremisti di Jobbik sujlla corruzione che si porterebbe via il 30 per cento dei soldi europei. La rielezione è un brutto colpo per l'Europa continentale, per Merkel-Macron anche perché Orban, forte del successo, rilancerà la sfida ai tentativi d'imposizione di una linea d'accoglienza. E con lui vi sarà il gruppo di Visegard .
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