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TumPost Diary April 10, 2018


Stormy Blitz?

Partiamo dalle ultimissime news: agenti dell'Fbi hanno perquisito lo studio dell'avvocato di Trump Michael Cohen a New York. Lo ha scritto per primo il New York Times. I dati importanti sono due: che nel corso dell'operazione sono stati sequestrati documenti che riguardano i rapporti di Cohen e alcuni suoi clienti. Il secondo è che  il blitz è avvenuto su indicazione e rinvio  del procuratore speciale Robert S. Mueller, l'uomo che indaga sui rapporti fra il team di Trump ed esponenti russi al fine di influenzare la campagna presidenziale in chiave anti Clinton. Insomma nelle sue indagini Mueller avrebbe  scoperto elementi che chiamano in causa Cohen. Su che cosa? Per il momento il suo nome è uscito solo in relazione al pagamento di 130 mila dollari  a Stormy Daniels, la pornostar che ebbe una storia con Trump nel 2006, soldi versati in cambio di un impegno di non divulgazione. Ma quali altri segreti di Trump può custodire Cohen? Secondo il Washington Post sarebbero stati sequstrati nastri relativi a conversazioni proprio sul caso della pornostar. Potrebbe aprirsi un caso ancora più dirompente del Russiagate.

Ordigno a tempo 

Il presidente Usa annuncia decisioni in 24-48 ore sulla Siria e accusa Assad e la Russia per l’attacco chimico a Douma. Sarebbero stati jet israeliani a bombardare una base siriana con consulenti iraniani.  Erdogan, forte anche dell’intesa con Mosca su una centrale nucleare, non arretra o non si ferma ad Afrin e vuole riprendersi alle fette di territorio siriano in modo da creare zone cuscinetto e spingere via i curdi e la loro idea di autonomia. L’Arabia Saudita vuole entrare da protagonista nel gioco siriano per far fronte alla crescente pressione iraniana, Iran che vede l’accordo sul nucleare del 2015 ormai agonizzante soprattutto dopo la nomina del superfalco John Bolton a Segretario di Stato.

Nero più nero

Il premier ungherese uscente, il nazionalista ultraconservatore  Viktor Orban, del partito Fidesz, è stato riletto con quasi il 50 per cento dei consenti. In Parlamento ha la maggioranza assoluta e con i due terzi potrebbe cambiare la Costituzione  e introdurre altri elementi di quella "democrazia illiberale" che sostiene da sempre. Evidentemente hanno pagato la sua posizione di chiusura - anche fisica - delle frontiere ai migranti, la difesa dell'Europa cristiana contro l'Islam e i successi nella politica economica di espansione e maggiore occupazione. Anche e soprattutto grazie ai succosi contributi della Ue: fra il 2014 e il 2020 potrà spendere 21,9 miliardi di euro, suddivisi in sette programmi operativi: di cui:  15 mld per le regioni meno sviluppate;  6 mld per le politiche di coesione;  463,7 mln per le regioni sviluppate;  361,8 mln per cooperazione territoriale e  49,8 mln per l'impiego giovanile. Questi sono gli elementi che l'hanno portato alla vittoria, più delle lamentele della sinistra sulla restrizione delle libertà civili al fine di assicurarsi una struttura pubblica che sia una macchina di consensi e delle accuse degli ex estremisti di Jobbik sujlla corruzione che si porterebbe via il 30 per cento dei soldi europei. La rielezione è un brutto colpo per l'Europa continentale, per Merkel-Macron anche perché Orban, forte del successo, rilancerà la sfida ai tentativi d'imposizione di una linea d'accoglienza. E con lui vi sarà il gruppo di Visegard .

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  Photo by  Abhinav Bhardwaj  on  Unsplash Rieccomi… felice di rivedervi. Grazie per aver letto Umberto’s Substack! Iscriviti gratuitamente per ricevere nuovi post e supportare il mio lavoro. Iscritto Dove eravamo rimasti? (Per usare una famosa frase conseguente a un enorme errore giudiziario consumato in Italia negli anni 80). Eravamo rimasti alla rielezione di Donald Trump alla Casa Bianca, E alle previsioni sui ciò che sarebbe succo. Ebbene, abbiamo sbagliato tutti. Sbagliato a pensare che sarebbe stata una presidenza simile al Trump 1, magari temperata dalla esperienza e dall’età del soggetto. Sbagliato a pensare che, grazie al suffragio pesante conseguito, sarebbe stata un’America più salda, un po’ più chiusa in se stessa, impegnata a ripartire dai suoi valori, più conservatrice anche rispetto alle ere Bush e perfino Reagan- Sbagliato a pensare che, con una presidenza annunciata come energica e meno “ideologica” (così sarebbe parso opportuno convergere visto che...