Oggi non parliamo di Sanders. Almeno non direttamente. Oggi focalizziamo l'attenzione su una donna, che non è Hillary Clinton. Accendiamo i riflettori sulla senatrice democratica Elizabeth Warren, l'esponente più dura e anche più apprezzata dell'ala sinistra - molto di sinistra - del Partito Democratico.
Ne parliamo perché la Warren, che era l'unico senatore dem a non avere fatto endorsement per la Clinton, ora ha colmato il ritardo. Una mossa che qualcuno ha voluto interpretare - secondo Amber Phillips di The 5minutes Fix, newsletter del Washington Post - come un'apertura che potrebbe fruttare alla senatrice del Massachusetts la poltrona di vicepresidente. I motivi per cui la Clinton potrebbe operare in questa direzione sono numerosi, altrettanti almeno quelli contrari.
Fra questi ultimi, ad esempio, il fatto che il mancato appoggio della Warren finora alla Clinton ha consentito a Sanders di dare battaglia fino in fondo e di mettere il difficoltà l'ex segretario di Stato. In più il team della Clinton è molto compatto e fedele e non apprezza i rifiuti, prima della fine delle primarie, di dichiarare il proprio appoggio alla candidata.
A suo vantaggio però la Warren potrebbe portare argomenti forti: la senatrice è stata una delle migliori e più acerrime paladine del fronte anti Trump e lei stessa ha ribattuto, in modo frizzate e incisivo, alle uscite più clamorose del miliardario, riuscendo però a metterlo all'angolo e svelandone i lati più deboli. Una capacità e una preparazione che potrebbero tornare utili a Hillary.
Ma soprattutto la Warren, con il suo appoggio fino all'ultimo a Sandie, potrebbe far convergere sul ticket i voti dei giovani che hanno sostenuto il senatore del Vermont e condiviso i suoi principi e le sue proposte fortemente progressiste. Insomma potrebbe vincere le perplessità di chi non vuol votare la Clinton. Quest'ultima apprezza la caparbietà e il coraggio della senatrice ultraliberal, si sono viste e apprezzate venerdì mattina e Hillary sa che una combattente come la Warren da vice potrebbe far comodo per consentire di "aprire il fuoco" nelle situazioni più complesse senza che il presidente ne venga coinvolto in prima persona. Ma al tempo stesso, dal punto di vista eminentemente politico, i Democratici sanno che in questo momento Hillary non ha proprio bisogno di guardare troppo a sinistra: quasi l'80 per cento, secondo un sondaggio Abc News-Washington Post, s'identifica oggi in Hillary Clinton.
Chi è la Warren? Ecco cosa ne scrive Il Post italiano e guardate qui il suo sito, ma anche qui e la sua biografia.
Ne parliamo perché la Warren, che era l'unico senatore dem a non avere fatto endorsement per la Clinton, ora ha colmato il ritardo. Una mossa che qualcuno ha voluto interpretare - secondo Amber Phillips di The 5minutes Fix, newsletter del Washington Post - come un'apertura che potrebbe fruttare alla senatrice del Massachusetts la poltrona di vicepresidente. I motivi per cui la Clinton potrebbe operare in questa direzione sono numerosi, altrettanti almeno quelli contrari.
Fra questi ultimi, ad esempio, il fatto che il mancato appoggio della Warren finora alla Clinton ha consentito a Sanders di dare battaglia fino in fondo e di mettere il difficoltà l'ex segretario di Stato. In più il team della Clinton è molto compatto e fedele e non apprezza i rifiuti, prima della fine delle primarie, di dichiarare il proprio appoggio alla candidata.
A suo vantaggio però la Warren potrebbe portare argomenti forti: la senatrice è stata una delle migliori e più acerrime paladine del fronte anti Trump e lei stessa ha ribattuto, in modo frizzate e incisivo, alle uscite più clamorose del miliardario, riuscendo però a metterlo all'angolo e svelandone i lati più deboli. Una capacità e una preparazione che potrebbero tornare utili a Hillary.
Ma soprattutto la Warren, con il suo appoggio fino all'ultimo a Sandie, potrebbe far convergere sul ticket i voti dei giovani che hanno sostenuto il senatore del Vermont e condiviso i suoi principi e le sue proposte fortemente progressiste. Insomma potrebbe vincere le perplessità di chi non vuol votare la Clinton. Quest'ultima apprezza la caparbietà e il coraggio della senatrice ultraliberal, si sono viste e apprezzate venerdì mattina e Hillary sa che una combattente come la Warren da vice potrebbe far comodo per consentire di "aprire il fuoco" nelle situazioni più complesse senza che il presidente ne venga coinvolto in prima persona. Ma al tempo stesso, dal punto di vista eminentemente politico, i Democratici sanno che in questo momento Hillary non ha proprio bisogno di guardare troppo a sinistra: quasi l'80 per cento, secondo un sondaggio Abc News-Washington Post, s'identifica oggi in Hillary Clinton.
Chi è la Warren? Ecco cosa ne scrive Il Post italiano e guardate qui il suo sito, ma anche qui e la sua biografia.
Commenti
Posta un commento