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Il PunT.U.M. - Pazienti e impazienti

 


3 maggio

L'esercito di Putin marcia piano. grandi bombardamenti di artiglieria, missili e attacchi aerei per spianare la strada - e far strage di civili - e conquistare un villaggio alla volta, la strategia dei nuovi comandanti è più attenta. Se è vero come dicono fonti britanniche che dall'inizio dell'"operazione sociale" il 24 febbraio, i russi hanno perso un quarto degli effettivi, neppure un dittatore come Putin può permettersi troppi funerali con l'opinione pubblica che presto o tardi potrebbe - e potrà - chiedergli conto. 

Quindi la conquista del Donbass va adagio. Però potrebbe essere inesorabile. Troppa la disparità di forze in campo e adesso anche la capacità logistica, organizzativa e delle comunicazioni dei russi sono migliorate. Di conseguenza  avanzata lenta ma meno dispendiosa di vite e più letale per gli ucraini. Non solo per la pioggia di bombe, ma anche perché Mosca sta colpendo non solo caserme, ma fabbriche, depositi di armi, centro logistici e le strade e le ferrovie da dove arrivano i rifornimenti occidentali.

Però Kiev può contare su questi nuovi mezzi, sofisticati e in grado di infliggere nel tempo danno consistenti ai russi. In più, anche grazie al lavoro dell'intelligence e dei corpi speciali, qualche episodio di guerra tocca perfino il territorio russo. Nella fattispecie Belgorod, a ridosso delle frontiera e in altre zone dove si verificano esplosioni e attentati che mettono fuori uso centro logistici, militari, depositi di carburante. Belgorod e la guerra «segreta» degli ucraini in Russia: così la resistenza mette in crisi Mosca- Corriere.it

👉Con questo andamento la guerra durerà tanto, mesi, anni fin quando non si raggiungerà una sorta di equilibrio e di stremo da ambo le parti che farà ritenere, più a Mosca che a Kiev, che è ora di trattare. da un punto di forza secondo Putin che infatti mira a prendersi più territorio possibile che non vorrà mai più restituire: la Crimea, il Donbass, l'intero Sud con Odessa, forse la Transnistria. Per questo nei giorni scorsi è filtrata la notizia,- da verificare forse più un'ipotesi -, che il neozar sia pronto a dichiarare la guerra totale all'Ucraina e proclamare la mobilitazione generale. Insomma far assumere alla Russia il volto e la veste di un Paese in guerra. Non solo con l'Ucraina ma con l'intero Occidente.

Per questo avremo davanti mesi, anni,  di guerra e di relative conseguenze. Tensioni, provocazioni, forse addirittura attentati in Occidente, crisi politica e soprattutto economica. 

Putin gioca anche su questo, almeno nella sua azione di rimessa, pressing con fake e propaganda, contro l'Occidente. Cercando di dividere e muovendosi per trarre il massimo vantaggio dai problemi economici post pandemia che con mosse accorte finisce per far credere siano dovuti alla "folle" reazione alla Russia. Un metodo sofisticato che poggia sui rapporti costruiti da Putin nei vent'anni di frequentazione. Cerca il ventre molle: l'Ungheria, innanzitutto, dell'amico e sodale - come ideologia - Viktor Orban, l'Italia poi, sempre divisa, dubbiosa, superficiale e poco disposta a  battaglie anche ideali. La Francia poteva essere la candidata migliore con la vittoria di Marine Le Pen, ma poi - anche da qui - la strategia di Putin ha dovuto incassare una sconfitta.

Il problema son o i tempi lunghi: la Russia può aspettare, soffrirà per le sanzioni e le battaglie, però il neozar la motiva con l'attacco del mondo al Paese. Il resto del mondo no, le democrazie devono fare i conti con cittadini stressati e piegati dal Covid, poi dall'inflazione post pandemia e ora dalle ricadute della guerra. 👉Con molti cittadini - e l'Italia è abbastanza un esempio - che dicono che non mangiano con i diritti umani, la libertà occidentale. Ma questa è una reazione tutta italiana e il dibattito dei dubbiosi e dei nuovi pacifisti della Destra avviene in pratica solo qui. In America, per ora, il sostegno alle sanzioni è forte, ma non si vuole lo scontro armato con Mosca. 2022-04-28 Trend for release - DocumentCloud. E questo avvalora la preoccupazione generalizzata delle finte o vere polemiche di annunci e indiscrezioni sulle armi nucleari. Big majority of Americans support sanctions on Russia, aid to Ukraine - The Washington Post

Se l'opinione pubblica italiana si mostra impaziente - due mesi di guerra sono troppi, come i primi tempi del Covid, gli italiani non vogliono fare i conti con un mondo diverso dai loro sogni e dalle loro illusioni, anche collettive -  altrove il dibattito si muove su altri versanti. Ad esempio non sono pochi gli analisti che 'interrogano sul perché, nonostante la forza e i numeri preponderanti, la Russia sembra talvolta esitare, non colpire in modo ancora più duro e devastante. Russia’s War Has Been Brutal, but Putin Has Shown Some Restraint. Why? - The New York Times Escluso il senso di umanità - le prove di crimini sono  ampie e incontrovertibili -, potrebbe essere il residuo di una tattica che vuole suggerire qualche spiraglio di trattativa. Naturalmente a partire dalle posizioni consolidate di Mosca. Ma forse la verità sta nella sopravvalutazione che si aveva dell'esercito russo e della sua forza offensiva e logistica, della sua "modernità" e nella contemporanea iniziale ricaduta delle sanzioni occidentali. As Russia’s Military Stumbles, Its Adversaries Take Note - The New York Times



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