💥 Default. E se gli Stati Uniti fallissero? Sembra un paradosso, ma non lo è. Almeno nei suoi termini economici e nelle, potenziali e devastanti conseguenze. Cosa accade? Succede che il Congresso deve decidere se e come 💲 sospendere il tetto del debito, una misura che serve a impedire l'esplosione delle spese, ma che negli ultimi anni è stata decisa per tre volte sotto Trump. Con il💸 debito cresciuto di 8 trilioni di dollari. Di solito accade che la misura, per impedire il blocco delle agenzie e degli uffici - e quindi della prestazioni - federali, è materia di decisione bipartisan. Ma stavolta i Rep, sapendo che la maggioranza Dem non è ampia e che ci sono sempre gli avversari interni e i battitori liberi, si mettono di traverso. Per ora i Rep si rifiutano di aiutare la maggioranza governativa per ✅spuntare l'approvazione di misure sostenute dalla destra, a cominciare dalla conferma dei tagli di tasse ai più ricchi decisi in era Trump. Ma i Dem alla fine potrebbero decidere di andare avanti da soli gettando sugli avversari tutte le conseguenze di un possibile blocco.
Del resto non è detto che la catastrofe sia a un passo. La Fed è in grado di intervenire con potenza di fuoco illimitata (e gli investitori hanno fiducia quasi illimitata nei Buoni del Tesoro e sono pronti a sottoscriverne quanto serve) e nel caso degli Usa le conseguenze peggiori sarebbero per chi dipende dai sussidi e dagli stipendi federali. Altro aspetto da non trascurare: i mercati NON sono affatto spaventati 😈da questa prospettiva e ciò accresce il sospetto che il Congresso voglia assistere proprio a un eventuale panico dei mercati prima di agire.
Per ora la destra tiene duro e l'allarme sale. A lanciarlo gli ex Steven Mnuchin e Hank Paulson - entrambi con un passato alla Goldman Sachs - che si fanno portatori delle preoccupazioni di economisti e industrie sulle conseguenze di un default storico del debito federale. Axios riporta il giudizio dei due ex segretari al Tesoro (di area Rep): se gli Stati Uniti 💵💵💵non fossero in grado di prendere in prestito denaro per pagare tutte le bollette, gli economisti hanno previsto che ciò porterebbe a una calamità che potrebbe innescare un crollo dei mercati finanziari e far precipitare l'economia in recessione. 👉👉Uno studio parla della possibile perdita fino a 6 mln di posti di lavoro e💸 15 trilioni di dollari di ricchezza. Congress’s failure to lift debt ceiling would devastate U.S. economy, study finds - The Washington Post
Non è da meno il giudizio dell'attuale Segretario al Tesoro, l'ex n.1 della Fed Janet Yallen“Doing so would likely precipitate a historic financial crisis that would compound the damage of the continuing public health emergency. Default could trigger a spike in interest rates, a steep drop in stock prices and other financial turmoil. Our current economic recovery would reverse into recession, with billions of dollars of growth and millions of jobs lost.”
📉 Mercati critici. L'economia sembra voler ripartire sul rimbalzo post pandemico. Non mancano i problemi - l'approvvigionamento e la corsa alle materie prime e ai componenti high tech da parte della Cina - ma l'orizzonte si oscura all'improvviso. E sempre per colpa di Pechino. Lunedì i 💸mercati Usa , e poi del mondo, hanno subito un crollo sull'onda delle paure per la possibile 💹 bancarotta di uno dei più grandi investitori mondiali cinesi, Evergrande, che potrebbe risultare insolvente per mld di dollari 💵 . Stock markets sink on China property market worries - The Washington Post .
Paure in parte ridimensionate a metà settimana quando la, società ha rimborsato 35 mld di dollari e la Banca centrale di pechino ha iniettato denaro nel sistema finanziario Hong Kong stocks surge as China injects more liquidity amid speculation Evergrande to avert full-blown default | South China Morning Post
Il problema sono le prospettive. Un crollo di Evergrande avrebbe ricadute a valanga non solo in Cina - sul mercato immobiliare interno, in particolare - ma sulle imprese, società e quindi sui Paesi che con la Cina hanno rapporti stretti d'interscambio. I dubbi che il caso dell'Evergrande sia solo l'inizio si lega alle altre incertezze, anzi le amplifica: la pandemia non è finita, la ripresa 📊è tutt'altro che consolidata, il debito globale vola a livelli record proprio sulla spinta degli sforzi post Covid, le incertezze usa sul piano per le infrastrutture e la politica della Fed aggiungono benzina al falò che si è acceso. World shares sink as China Evergrande fears spark risk off | Reuters
"The Dow Jones industrial average was down as much as 971 points in afternoon trading before cutting its losses. It closed at 33,970.47, off 614.41 points, or 1.8 percent. The S&P 500 index, which notched back-to-back losses the past two weeks, shed 75.26 points, or 1.7 percent, to settle at 4,357.73. The tech-heavy Nasdaq pulled back even further, falling nearly 2.2 percent, or 330.06 points, to end at 14,713.90." (WaPo)
👉👉👉👉Sullo sfondo poi si sta alzando uno spettro che, negli anni di bassa crescita, era visto con l'aura del salvatore :📈 l'inflazione senza precedenti. I principali esperti, i finanzieri, i Ceo delle aziende stanno rivedendo verso l'alto i budget e le previsioni di crescita di manodopera, materie prime e forniture. Il contro rischia di essere salatissimo e andare a ricadere su una filiera di consumatori che non si è ancora ripresa dalla stagione del virus. Inflation Update: 'Unprecedented' | Seeking Alpha
🏡 S-Boomer immobiliare. Gli ex baby boomer stanno dando il loro contributo alla crisi immobiliare del 2021. Sembra un paradosso, eppure non lo è quando si constata che i boomer hanno più ricchezza immobiliare di qualsiasi altra generazione. Però se in passato gli anziani si trasferivano dai figli o nelle residenze assistite lasciando ai più giovani subentrare (nella fattispecie e baby boomers), oggi non più: i boomer (non più baby) restano saldamente nelle loro abitazioni e non le vendono più. Boomers Are Only Making the 2021 Housing Crisis Worse
La cruna dell'AUKUS. Contratto multimiliardario in pezzi, la Francia che richiama gli ambasciatori, l'Europa che diffida dell'America Dem come prima dubitava di quella trumpiana, la Nato forse entrata in una fase nuova, più delicata e di minori credibilità, incrinata dopo la drammatica fine dell'avventura afghana. Cosa serve di più per vedere nell'accordo strategico in chiave anticinese fra Usa, Regno Unito e Australia la mossa più avventata e gravida di conseguenze per i futuri assetti geopolitici, probabilmente i più controversi dalla fine della Seconda guerra mondiale. The strategic reverberations of the AUKUS deal will be big and lasting | The Economist
Addio Canzerlin L'era Merkel si avvia ad essere archiviata e con essa anche la stagione della Grande Coalizione. In pratica, dopo 16 anni, la Germania potrebbe tornare a un regime "normale", ovvero all'alternanza fra destra e sinistra per guidare il Paese. What You Need to Know About Germany’s National Election - The New York Times - Merkel’s Legacy and the Future of Germany | Council on Foreign Relations
Sulla Merkel e sulle sue sfide perdute, un tema che pochi affrontano nella generale glorificazione del personaggio, c'è un'interessante disanima. The World Won’t Miss Angela Merkel - The Atlantic
I grafici Ispi che raccontano la cancelliera che se ne va 15 grafici per raccontare Merkel e la sua Germania
Ipermondi. Nasce prima l'intelligenza reale o quella artificiale? Domanda retorica, ovvio, ma interessante per il dibattito sui limiti e sui processi di gestione. Ecco un interessante contributo. We first need to understand how the brain works if we want true AI | MIT Technology Review
Mariangela’s corner (Mariangela Pira Sky Tg24)
Usa, Ue e il gigante cinese che rischia la bancarotta 3Fattori - Ep. 291 - Europa, Evergrande e USA
Evergrande, il voto canadese e la Fed cosa farà 3Fattori - Ep. 293 - Evergrande, Banca Centrale Americana, elezioni in Canada
E qui si racconta un po' in dettaglio la Fed 3Fattori - Ep. 295 - Speciale Banca Centrale americana.
Afghano nero. Il tema è sul tavolo da anni e adesso, con la caduta di Kabul, torna a porsi in primo piano se non altro perché la questione della corruzione ai vertici del governo afghano prima del ritorno dei talebani è stata all'origine proprio della vittoria degli islamici radicali. Gli americani in particolare sono stati ciechi e sordi di fronte alla corruzione del governo Ghani e solo ora si stanno rendendo conto dell'errore. The Corruption of the Afghan Presidency - The American Prospect
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