Come Nizza, come altri che verranno. Stavolta il bilancio è meno grave, ma non per questo meno impattante. Il 14 luglio si è colpito durante la festa nazionale francese, stavolta ai mercatini di Natale di Berlino.
L'attacco
si è verificato alle 20,15 a Breitscheidplatz, nei pressi della Kurfuerstendamm, vicino alla chiesa intitolata al Kaiser Guglielmo, la zona dello shopping e dei grandi magazzini KaDeWe, nelle vicinanze c'è anche il centro commerciale Europa Center. Un Tir polacco partito dall'Italia, ha superato gli sbarramenti ed è entrato nella zona del mercatino: a 65 km orari ha investito la folla finché non si è schiantato. A bordo, ucciso, un passeggero - forse l'autista originario polacco -, il guidatore era fuggito dopo l'impatto ma è stato preso. Sarebbe un pakistano che potrebbe aver ammazzato il vero autista del mezzo.
Il bilancio definitivo è di 12 morti e 48 feriti, alcuni gravi.
L'Europa torna a tremare, dopo Nizza, dopo Bruxelles, dopo Parigi, dopo gli attentati minori. Dopo l'uccisione, sempre ieri, lunedì 19, dell'ambasciatore russo ad Ankara. Altro episodio questo della giornata nera che ha segnato il ritorno in primo piano dell'Isis ormai in ritirata dalla zona di Aleppo dove si mescolava ai ribelli e sotto assedio a Mosul.
A aggiungere ulteriore preoccupazione c'è un altro fatto: la possibile reazione al terrorismo, ovvero che l'islamofobia propugnata e diffusa dalle destre nel mondo e ora con la sponda dell'America di Trump scateni attacchi paralleli e indiscriminati contro i musulmani. Sempre ieri a Zurigo un uomo vestito di nero e con il volto coperto ha sparato dopo aver fatto irruzione in una moschea: tre feriti gravi. Non si se può essere un attacco anti Islam ma fosse la situazione è destinata a peggiorare. In fretta.
I precedenti: Nizza
L'attacco
si è verificato alle 20,15 a Breitscheidplatz, nei pressi della Kurfuerstendamm, vicino alla chiesa intitolata al Kaiser Guglielmo, la zona dello shopping e dei grandi magazzini KaDeWe, nelle vicinanze c'è anche il centro commerciale Europa Center. Un Tir polacco partito dall'Italia, ha superato gli sbarramenti ed è entrato nella zona del mercatino: a 65 km orari ha investito la folla finché non si è schiantato. A bordo, ucciso, un passeggero - forse l'autista originario polacco -, il guidatore era fuggito dopo l'impatto ma è stato preso. Sarebbe un pakistano che potrebbe aver ammazzato il vero autista del mezzo.
Il bilancio definitivo è di 12 morti e 48 feriti, alcuni gravi.
L'Europa torna a tremare, dopo Nizza, dopo Bruxelles, dopo Parigi, dopo gli attentati minori. Dopo l'uccisione, sempre ieri, lunedì 19, dell'ambasciatore russo ad Ankara. Altro episodio questo della giornata nera che ha segnato il ritorno in primo piano dell'Isis ormai in ritirata dalla zona di Aleppo dove si mescolava ai ribelli e sotto assedio a Mosul.
A aggiungere ulteriore preoccupazione c'è un altro fatto: la possibile reazione al terrorismo, ovvero che l'islamofobia propugnata e diffusa dalle destre nel mondo e ora con la sponda dell'America di Trump scateni attacchi paralleli e indiscriminati contro i musulmani. Sempre ieri a Zurigo un uomo vestito di nero e con il volto coperto ha sparato dopo aver fatto irruzione in una moschea: tre feriti gravi. Non si se può essere un attacco anti Islam ma fosse la situazione è destinata a peggiorare. In fretta.
I precedenti: Nizza
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