Secondo me un Sì è un errore e se ci pensate ancora un po' potete convincervi che sbagliate. Le Costituzioni sono un patto fra le generazioni delicatissimo ed equilibrato, vanno ritoccate pochissimo e in modo semplice e chiaro.
Cosa che non si è fatto stavolta, nessuno - salvo qualche simil-dittatore (è solo un riferimento storico nessuna assonanza con noi ) - ha mai messo mano a un corpus in modo così massiccio. Anche perché tanti che dicono "voto almeno cambia qualcosa" non calcolano le conseguenze: le leggi si fanno e si disfano, le puoi cambiare presto (anche se sarebbe meglio essere cauti e farle bene subito) ma le Costituzioni no.
Visto che il nostro premier sbandiera i risparmi bastava facesse una legge per ridurre gli stipendi dei parlamentari, tutti, anche dei deputati di cui non riduce neppure il numero. E sul funzionamento delle due camere paritarie, a parte che quando la politica vuole sa fare in fretta (gli esempi ci sono) è sufficiente mettere mano ai regolamenti parlamentari per sveltire, cosa che nessuno dice ma tutti sanno.
E poi governare non è una partita di calcio o i 100 metri, non è un gioco e neppure una gara di velocità e discutere sembrerà noioso ma fa crescere conoscenza e democrazia vera, dal basso. Tutte cose che con il neo populismo dem (perché è questo ciò che fa e dice il premier pro tempore) in questa riforma sono rese più difficili e forse non a caso. Gli italiani se la devono far passare questa voglia di far presto (accade ovunque che le leggi, quelle più incisive poi, siano discusse a lungo, si pensi alla riforma sanitaria di Obama, anni di discussione e poi varata profondamente emendata da Camere avverse al presidente, eppure nessuno ha pensato di eliminare o ridurre il Senato a una mini Camera di riciclati e impuniti), di non discutere a fondo e superficialmente delle cose che riguardano la loro vita, di sperare sempre negli inutili uomini forti.
E mi fermo qui altrimenti mi dicono che sono noioso anch'io che voglio far ragionare e non parlare per slogan come sento molti. Ripensateci e non fatevi illudere dai finti e sterili "cambiamenti" che poi sono sbandierati guarda caso dai soliti potenti, il premier non è certo Pepe Muijca!
Una guida al voto
Cosa che non si è fatto stavolta, nessuno - salvo qualche simil-dittatore (è solo un riferimento storico nessuna assonanza con noi ) - ha mai messo mano a un corpus in modo così massiccio. Anche perché tanti che dicono "voto almeno cambia qualcosa" non calcolano le conseguenze: le leggi si fanno e si disfano, le puoi cambiare presto (anche se sarebbe meglio essere cauti e farle bene subito) ma le Costituzioni no.
Visto che il nostro premier sbandiera i risparmi bastava facesse una legge per ridurre gli stipendi dei parlamentari, tutti, anche dei deputati di cui non riduce neppure il numero. E sul funzionamento delle due camere paritarie, a parte che quando la politica vuole sa fare in fretta (gli esempi ci sono) è sufficiente mettere mano ai regolamenti parlamentari per sveltire, cosa che nessuno dice ma tutti sanno.
E poi governare non è una partita di calcio o i 100 metri, non è un gioco e neppure una gara di velocità e discutere sembrerà noioso ma fa crescere conoscenza e democrazia vera, dal basso. Tutte cose che con il neo populismo dem (perché è questo ciò che fa e dice il premier pro tempore) in questa riforma sono rese più difficili e forse non a caso. Gli italiani se la devono far passare questa voglia di far presto (accade ovunque che le leggi, quelle più incisive poi, siano discusse a lungo, si pensi alla riforma sanitaria di Obama, anni di discussione e poi varata profondamente emendata da Camere avverse al presidente, eppure nessuno ha pensato di eliminare o ridurre il Senato a una mini Camera di riciclati e impuniti), di non discutere a fondo e superficialmente delle cose che riguardano la loro vita, di sperare sempre negli inutili uomini forti.
E mi fermo qui altrimenti mi dicono che sono noioso anch'io che voglio far ragionare e non parlare per slogan come sento molti. Ripensateci e non fatevi illudere dai finti e sterili "cambiamenti" che poi sono sbandierati guarda caso dai soliti potenti, il premier non è certo Pepe Muijca!
Una guida al voto
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