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Non è tutto verde ciò che fa business


I privati si getteranno sulla torta verde con un grande interesse e abbastanza famelici. Non per aspirazioni di salvezza del mondo ma per il semplice business. C'è però un ostacolo non da poco su questa strada e poco messo in evidenza da Cop26: che molta parte della finanza investe e investirà ancora a lungo sulle fonti fossili. Lo farà fino a quando sarà conveniente e fin quando ciò produrrà utili, magari maggiori di quanto possono assicurare all'inizio almeno gli investimenti green. Sostiene Lorenzo Borga di Sky Tg24 , avvertendo che bisogna distinguere ciò che è vero green dal greenwashing , che...

... "il mercato della finanza sostenibile è sulla rampa di lancio. Le emissioni di green bonds, vale a dire le obbligazioni vincolate a spese dedicate all’ambiente, valevano l’anno scorso 300 miliardi di dollari ed entro due anni potrebbero raggiungere la soglia dei mille. Più in generale, gli strumenti finanziari ESG (Environment, Social and corporate Governance), tra cui rientrano anche le obbligazioni verdi, valgono ormai dieci volte tanto e nel terzo trimestre 2021 hanno quasi toccato quota 4mila miliardi di dollari."

  • 🏭Post Cop26 E visto che si parla di Cop26, cosa resta del summit, al di là del giudizio sul risultato? Cosa accadrà ora, cosa faranno i Paesi con gli impegni presi,  come si comporteranno i milioni di giovani di Friday for Future e Greta?  Ma cosa servirà in concreto per limitare l'aumento delle temperatura di 1,5 gradi? Ecco qui la risposta

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