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Rientro o non rientro? Questo è il problema

 


 🦠Pandemia forever? La decisione è per certi aspetti inattesa. Anche per la società che l'ha presa. Si parla di Apple, dunque un faro nel mondo della new economy, delle nuove frontiere del tech e dell'AI, insomma Apple. La compagnia di Cupertino ha deciso infatti di posticipare a tempo indefinito il ritorno in ufficio dei suoi dipendenti 👨‍💼, di fatto istituzionalizzando il lavoro da remoto (Apple indefinitely postpones workers' office return (NASDAQ:AAPL) | Seeking Alpha). Finora era stata fissata dal data del primo febbraio e nel frattempo lanciato un modello ibrido con la presenza in sede di almeno tre giorni alla settimana. Tutto fermo, ora, anzi retromarcia.

E la scelta la dice lunga sui timori del mondo produttivo, anche di quello più flessibile, attento ai bisogni e alla culta del personale come Apple, rispetto al Covid e alle sue 🦠varianti, di cui Omicron potrebbe essere solo la capofila di una schiera più o meno folta. Destinata comunque a condizionare il mondo non solo nei prossimi mesi ma anche negli anni futuri. Che, detto per inciso, sarebbero i tempi normali - nella storia per chi ha deciso di studiarla o di ascoltare gli esperti - in cui una epidemia si sviluppa, si allarga, muta, viene combattuta fino a  quando o la scienza trova il modo di sconfiggerla oppure lei stessa, i virus che la animano e determinano, decidono di estinguersi o ridursi a patologia cronica e poco letale. 

  • Comma 22. Una situazione vissuta male dalle 🏭aziende che come annota Erica Pandey di Axios, in questi mesi hanno spesso mld per far elaborare piani su piani ai consulenti del lavoro, annunciando più volte il ritorno in ufficio salvo doversi smentire poco dopo seguendo le ondate del Covid. 
(...) "Companies are in kind of a Catch-22. On the one hand, employees are wanting transparency. They want a plan. (...) But every time we think we're coming out of this, and companies go to flip the switch on return-to-work, something comes up. Then, firms end up having to walk back their words, further frustrating or confusing workers." (Brad Bell, director of the Center for Advanced Human Resource Studies at Cornell)

Così molte imprese stanno seguendo le orme di Apple  The End of a Return-to-Office Date - The New York Times. C'è anche altro, riporta ancora Axios: infatti il problema è doppio perché se da un lato chi è all'inizio della carriera non vede l'ora di tornare in 💼ufficio per costruirsi la strada, dall'altro la grande maggioranza dei dipendenti  preferisce la soluzione mix, un po' in presenza un po' da remoto. E c'è anche altro. Spiega infatti  Brian Kropp, responsabile risorse umane di Gartner che la soluzione ibrida non è sempre semplice da attuare e ci potrebbero volere due-tre anni. Non è solo un problema tecnologico, avverte Kropp.

(...) "È una questione di coerenza e uniformità di esperienza. (...) Quando alcuni lavoratori sono a casa e altri sono in ufficio, le aziende devono affrontare problemi come la perdita di visione diretta e memoria dei lavoratori remoti e persino di incarichi di progetti o promozioni rispetto ai colleghi presenti in ufficio".

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