Il Sabato Del Villaggio Globale - 4 dicembre 2021

Eco-nomy/Eco-logy.  Una sorpresa e non da poco: ciò che rendeva monca la ripresa Usa era la mancanza di lavoratori rispetto a pre pandemia. Molti, troppi stavano lontano dal lavoro. Ora la notizia è che i lavoratori in America 👷‍♂️si stanno riaffacciando sul mercato del lavoro. Nell'ultimo mese i dati dicono che mezzo milione di persone  hanno trovato un'occupazione. Prevale la prudenza, potrebbe essere un fuoco effimero, bisogna vedere se la tendenza si consolida. Ma potrebbe esserci una spiegazione: con l'aumentare dei vaccini e il controllo della pandemia e con qualche certezza in più  sull'assistenza all'infanzia i lavoratori avrebbero ritrovato la tranquillità per cercare di nuovo un'occupazione. Employment Situation Summary - 2021 M11 Results

• Inflazione. E' il 💸nuovo mostro che si aggira per il mondo e colpisce soprattutto, ancora una volta, i ceti più deboli. E questo mentre le banche centrali stanno pensando si aumentare i tassi e attuare una politica macroeconomica più restrittiva il cui unico risultato sarebbe di comprimere di nuovo l'occupazione, che lancia i primi segnali di ripresa anche se incerti e contraddittori, e ridurre i salari. Ma in America in particolare si vuole giocare la paura e i danni dell'inflazione contro il pacchetto di stimoli e sgravi di Biden. Dimenticando che i problemi causati dalla pandemia sono molto peggiori e lo stesso Covid non è sparito. Tutt'altro. Inflation Truths: How Build Back Better will help, not hurt - YouTube

🌬Venti di guerra. 

• Russia e Ucraina. Partiamo dai dati di fatto. La 🇷🇺 Russia accumula truppe e mezzi alle frontiere con l'Ucraina. La prova dai satelliti. Truppe e mezzi in misura molto maggiore di qualsiasi esercitazione. Nel linguaggio diplomatico e strategico una mossa del genere ha soprattutto un significato: quello di esercitare una pressione sull'avversario per trasmettergli paura, condizionarlo nelle sue mosse, intimorirlo, provocare una reazione. Oppure, banalmente, per attaccarlo. Magari attraverso qualche forma non convenzionale. Ed è quanto da mesi sta facendo la Russia alla frontiera con l'Ucraina. Se ne parlava da mesi, nelle ultime settimane sono arrivate le immagini dai satelliti.
  
  
  Quella di Putin è una sfida, a Kiev ma soprattutto alla Ue e alla Nato-Usa per  andare magari a contrattare sul ritiro delle sanzioni. E' vero che se la Russia volesse attaccare, la mossa non sarebbe fra le più intelligenti sul piano militare: infatti è meglio agire di sorpresa, come del resto la stessa Russia ha fatto nel 2014 in Crimea quando Mosca inviò centinaia di "uomini verdi", truppe speciali ma senza insegne e divise che aiutarono a occupare e poi annettere la penisola. Strategia simile usata nel Donbass, la regione ucraina a maggioranza filorussa dove sono nate le repubbliche autoproclamate di Donetsk e Luhansk. Cosa vuole fare la Russia in Ucraina? - Il Post .
  
  
  Il guaio è che si rischia l'incidente e di arrivare al punto di non ritorno. Duro scambio di minacce neppure troppo velate tra il segretario di Stato americano Antony Blinken e il ministro degli esteri russo Sergej Lavrov Blinken-Lavrov, ore cruciali per arginare la crisi tra Mosca e la Nato - Il Sole 24 OREmentre il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg ha chiesto a Mosca una de-escalation. Russian military build-up near Ukraine is 'unprovoked and unexplained': NATO chief | Euronews. Opinione: Opinion | The best response to Russia’s threats is a closer relationship with Ukraine - The Washington Post
• E anche in Bosnia non va bene. L'ultima guerra in Europa è quella che portò alla dissoluzione della Jugoslavia nei primi anni 90. Ora i timori di un nuovo focolaio si riaccendono in Bosnia Erzegovina dove il presidente a rotazione, il nazionalista serbo Milorad Dodik ha minacciato di ritirarsi dalle istituzioni comuni. Sarebbe una secessione di fatto. Cui seguirebbero, con molta facilità, scontri armati. Lo spettro della guerra aleggia di nuovo sulla Bosnia - VoxEurop - Is Bosnia on the Verge of Conflict? | Council on Foreign Relations

🦠 Pandemia. Il nuovo mostro ha un nome evocativo, Omicron. ⏲⏳Nel giro di 24 ore l'altra settimana i mercati hanno 📉 bruciato i progressi di mesi, con un ottimismo che era spinto dal successo dei vaccini💉 che sembravano - e sembrano tuttora - in grado di mettere all'angolo il Covid. Poi è arrivata la doccia fredda di Omicron e per l'economia mondiale si sono aperte le porte dell'abisso, ovvero che possa realizzarsi quel mix fatale di inflazione alta e crescita lenta, altrimenti conosciuta come 💸  stagflazione. I virologi e i primi riscontri hanno mitigato il panico che si era diffuso - che la variante sudafricana a sua volta contraddistinta da alcune decine di altre varianti potesse superare le barriere vaccinali - tuttavia i mercati sono entrati in un cono di prudenza che avevano appena superato. Bloomberg, appena diffusasi la notizia, ha detto che

... le aspettative di aumento dei tassi di interesse per il prossimo anno sono diminuite di almeno 10 punti base per le banche centrali di Stati Uniti, Regno Unito e Australia. 

Ad esempio il 🛢petrolio, dopo mesi di rialzi, il suo 👉prezzo in un giorno si è contratto del 13% anche se alla riapertura del lunedì, di fronte alle notizie meno preoccupanti, ha recuperato un terzo delle perdite. Sullo sfondo però vi è anche la nuova riunione dell'Opec, rinviata di qualche giorno, che potrebbe decidere di aumentare la produzione, così come hanno fatto gli Usa rilasciando 50 mln di barili 🛢 delle riserve strategiche. 

A creare 🚨allarme sono il possibile ritorno alle restrizioni ai 🧳 viaggi, la fiducia e le paure dei consumatori, il rallentamento nelle catena di approvvigionamento e della domanda 🛒. Gli economisti sono prudenti anche perché a giudizio di molti i governi sono meno propensi a tornare alle serrate e anche i limiti imposti ora, grazie alle vaccinazioni, sono più flessibili e meno dannosi per l'economia. In ogni caso in queste condizioni diventa ancora più complesso fare previsioni per il 2022. E ciò non è una buona cosa. 

"Non siamo ancora in stagflazione. Ma un anno in più senza mobilità transfrontaliera e relative interruzioni della catena di approvvigionamento potrebbe spingerci lì". (Alicia Garcia Herrero, capo economista dell'Asia Pacifico con Natixis SA)

• Cosa si sa di Omicron? Ancora poco, dannatamente poco. L'Oms parla di 👉variante di preoccupazione e le ricadute immediate potrebbero essere la 👉riluttanza di altre nazioni a rendere note ulteriori varianti, di fronte alla possibilità di un isolamento da parte del resto del mondo. 
• Mercati e aziende. Altalena. Le ricadute della pandemia, con gli ultimi sviluppi, si annunciano sempre più controverse e incerte per l'economia mondiale e mettono un serio ostacolo sulla strada della ripresa globale. Non si fermerà quest'ultima, ma anche solo un rallentamento prudenziale non è un bel segnale. Per il mondo e per chi si affida alla finanza che infatti 📉affonda le Borse. Con un'eccezione significativa: per gli azionisti delle case farmaceutiche, in particolare quelle che producono i 💉vaccini leader del mercato, Pfizer BionTech e Moderna. Analysis: As Omicron plays havoc with markets, shares of vaccine makers surge | Reuters - Wall St sinks as taper acceleration worries pile onto virus angst | Reuters
• La strategia bloccata. Ci potrebbe essere una strategia, attorno  a uno stanziamento di 2,5 mld di dollari per poter produrre vaccini in tutto il mondo e con essi vaccinare il più possibile ai quattro angoli al fine di non aiutare le varianti. Ma l'amministrazione Biden è ancora ferma. Perché?A $2.5 Billion Plan to Thwart Omicron-Like Variants Is Stalled Inside the Biden Administration | Vanity Fair

🕵 Cybersecurity. La questione della cybersicurezza, i suoi abusi, le società che ne hanno approfittato per spiare giornalisti, governi, oppositori, attivisti fornendo software agli avversari, diventano sempre più centrali. Questa settimana al centro vi è la presa di posizione del nuovo esecutivo 🚦"semaforo" intenzionato a proibire il riconoscimento biometrico negli spazi pubblici al pari delle apparecchiature di valutazione automatizzata basati su AI. 👉(QUI)

La filiera italiana. Dopo la denuncia di Apple contro NSO si sta aprendo un cratere attorno all'uso e abuso del software Pegasus. Tanti i Paesi coinvolti, molti ne sono vittime e tante sono le filiere interessate, quelle industriali private in particolare. Un filone di queste riguarda anche l'Italia. Ed ecco che  Irpimedia (testata indipendente e non profit di giornalismo investigativo transnazionale.) ha prodotto uno speciale su questo sistema, occulto e molto protetto, che si muove sotto traccia in Italia sfruttando e ricorrendo sovente ad ex militari o forze dell'ordine. 👉QUI . Intanto da Israele si ammette lo spyware è statomusato contro diplomatici Usa. NSO Pegasus spyware used to hack U.S. diplomats’ phones - The Washington Post

Ma Irpi Media non segue solo le nuove frontiere della criminalità. Ha messo a fuoco anche il "vecchio" crimine, come le mafie e nella fattispecie la 'ndrangheta si è infiltrata al Nord dell'Italia e ha conquistato e asservito ampie fette di territorio. Con metodi adeguati alla mentalità diversa da quella del Mezzogiorno e anche con  - inedite - complicità o silenzi vigliacchi o interessati. In nome del business a tutti i costi, naturalmente. Ecco la storia dell'Operazione Infinito. Operazione Infinito: il vero volto della ‘ndrangheta lombarda

La storia. La spia che entrò ad Auschwitz, ma non venne creduta The man who volunteered to be imprisoned in Auschwitz - BBC Reel

Informazione. Che non goda di grande salute è ormai cosa ben nota. Che il futuro della stampa, in senso stretto ma anche in quello largo dell'informazione, sia tutt'altro che roseo è un dato altrettanto consolidato. Non solo perché il 📰cartaceo si riduce - non sarebbe un problema se fosse rimpiazzato dall'online - ma soprattutto perché si stanno restringendo gli spazi di libertà nell'informazione. Nelle dittature o negli Stati affetti da democrature - e fin qui è abbastanza comprensibile sebbene non accettabile, è ovvio - ma anche nelle democrazie liberali, sempre più insofferenti ai "cani da guardia" e a un'informazione veramente indipendente. Con un'ulteriore appendice pericolosa: sempre più spesso 🗞giornali e media finiscono, a causa della crisi e dell'esigenza di mettere in sesto i bilanci, nell'orbita e nella proprietà di grandi corporation. Sensibili, è ben facile saperlo, alla pubblicità, ai grandi poteri industriali (quando non si tratta del medesimo soggetto), a interessi occulti. In questa inchiesta del Washington Post Magazine si parte dai 2.200 giornali spariti in America dal 2005 per affrontare con i giornalisti locali il tema delle storie che si sono perdute e di quelle che si potranno perdere nel futuro immediato. Local news deserts are expanding: Here’s what we’ll lose - Washington Post

• Media e politica. Il ruolo della stampa e dei media in generale nel declino della popolarità di Biden. C'è qualcosa di vero in questa affermazione?. Sì. Infatti una lunga analisi del comportamento dei media Usa, anche di quelle progressisti, mostra una strategia o una generale acquiescenza della sinistra all'agenda della destra, di ribaltamento di posizioni storiche (la sinistra più dura e "repressiva" in tema di pandemia e vaccini rispetto alla libertà individuale e collettiva) e di prevalenza delle dichiarazioni, del bla bla politico e delle piccole evidenze rispetto ai contenuti sui temi e sulle decisioni cruciali per i destini delle persone nel giorno per giorno. Altercation: The Media’s Role in Biden’s Popularity Decline

Il video

Come gli animali si stanno evolvendo a causa del cambiamento climatico Watch How Animals Are Evolving Because of Climate Change | Currents | WIRED

Migranti. Il caso delle migliaia di migranti in fuga dai loro Paesi, da fame e guerra e usati come arma umana dalla Bielorussia contro la Polonia e la Ue, ha nel tempo stesso portato a scoprire quanto, nella stessa popolazione polacca non asservita al sovranismo estremo del governo, sia ampio il serbatoio di solidarietà verso chi è debole e indifeso. 👉QUI

⚛Nucleare iraniano. A Vienna 👉riprendono i colloqui fra Iran e i sottoscrittori  del JCPOA - sospesi a giugno per consentire al presidente Ebrahinm Raisi di formare il nuovo governo  -  al fine di valutare la possibilità di far ripartire l'accordo fermato dall'America durante la presidenza Trump. Gli ostacoli sono ancora molti a cominciare dalle condizioni che Teheran potrebbe avanzare di nuovo e dall'atteggiamento di Biden, ancora tutto da scoprire.👉 Il dossier ISPI

La lettera. Il caso dei migranti fra Bielorussia e Polonia in una missiva aperta di Bifo Gentilissimo onorevole Salvini... - Comune-info

L'intervista. Il tempo della giustizia ambientale Il tempo della giustizia ambientale - Comune-info

Mariangela’s corner (Mariangela Pira Sky Tg24) 

3Fattori - Ep. 334 - Inflazione, dati economici europei, Cina

3Fattori - Ep. 333 - Inflazione, colli di bottiglia e Erdogan

3Fattori - Ep. 332 - Omicron, prezzi che salgono, Banca Centrale USA